{"id":13628,"date":"2012-10-31T13:52:27","date_gmt":"2012-10-31T11:52:27","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=13628"},"modified":"2012-10-31T13:52:30","modified_gmt":"2012-10-31T11:52:30","slug":"sinodo-la-chiesa-sperimenta-la-propria-cattolicita","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/sinodo-la-chiesa-sperimenta-la-propria-cattolicita\/","title":{"rendered":"Sinodo: la Chiesa sperimenta la propria \u201ccattolicit\u00e0\u201d"},"content":{"rendered":"
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Il Papa durante la celebrazione della messa conclusiva del Sinodo<\/figcaption><\/figure>\n

Si \u00e8 conclusa domenica 28 ottobre con la messa celebrata dal Papa nella basilica vaticana la 13a Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi sulla nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana. Per un primo bilancio dei lavori sinodali abbiamo rivolto alcune domande a mons. Nikola Eterovic<\/strong>, segretario generale del Sinodo dei vescovi.<\/p>\n

Eccellenza, \u00e8 possibile tracciare un primo bilancio di quest\u2019Assemblea?<\/strong><\/p>\n

\u201cIl bilancio \u00e8 del tutto positivo. In primo luogo i partecipanti all\u2019Assemblea hanno sperimentato la \u2018cattolicit\u00e0\u2019 della Chiesa: all\u2019assise sinodale hanno infatti partecipato rappresentanti dell\u2019episcopato di tutti e cinque i Continenti. A essi occorre aggiungere anche i capi delle Chiese orientali cattoliche. Vi hanno preso parte anche vari uditori e uditrici, come pure esperti di varie nazionalit\u00e0, lingue e culture. Essi hanno condiviso la loro esperienza personale e comunitaria della fede cristiana vissuta nelle rispettive Chiese particolari. Se ne percepiva in modo concreto l\u2019unit\u00e0 della fede nella variet\u00e0 arricchente delle sue espressioni. I partecipanti all\u2019Assemblea hanno poi vissuto una squisita comunione ecclesiale. Sotto l\u2019attenta presidenza di Benedetto XVI, capo del collegio episcopale e Pastore della Chiesa universale, i vescovi e gli altri partecipanti si sentivano a casa loro, liberi di condividere le gioie e le preoccupazioni delle Chiese nei Paesi di provenienza. In un ambiente di preghiera, ascolto, dialogo e approfondita riflessione, si \u00e8 sentita la presenza dello Spirito santo, principale protagonista dell\u2019Assemblea sinodale che ha, in definitiva, guidato i nostri lavori. Occorre tenere presente tale realt\u00e0 anche per valutare in modo adeguato i documenti che i Padri sinodali hanno approvato. Pur essendo importanti, essi non esauriscono la ricca esperienza sinodale\u201d.<\/p>\n

La nuova evangelizzazione \u00e8 stata analizzata da diversi punti di vista. Quali sono stati i temi maggiormente sottolineati?<\/strong><\/p>\n

\u201cIl rinnovamento spirituale dei cristiani e della Chiesa<\/em>. Tutti siamo invitati alla santit\u00e0. Tutti dobbiamo pertanto convertirci per diventare autentici discepoli del Signore. I veri evangelizzatori sono i santi. Essi sapranno trovare linguaggi adeguati per annunciare Ges\u00f9 Cristo e il suo Vangelo all\u2019uomo contemporaneo. I Padri sinodali hanno sottolineato il ruolo fondamentale della famiglia cristiana<\/em> nella trasmissione della fede. \u00c8 stato poi messo in luce il ruolo essenziale della parrocchia<\/em> nella vita ecclesiale. Insieme con metodi tradizionali della pastorale, sempre validi, occorre promuovere anche una sana creativit\u00e0 per cercare di avvicinare a Ges\u00f9 Cristo e alla sua Chiesa quelle persone battezzate che per\u00f2 non vivono le esigenze della loro fede. La vita autentica dei cristiani dovrebbe attirare anche loro alle rispettive comunit\u00e0 perch\u00e9 possano riscoprire la gioia di essere cristiani a livello personale, familiare e sociale\u201d.<\/p>\n

Che significato ha avuto la presenza di \u201cdelegati fraterni\u201d al Sinodo?<\/strong><\/p>\n

\u201cLa loro presenza ha sottolineato la dimensione ecumenica dell\u2019Assise. Per la prima volta, a un Sinodo dei vescovi della Chiesa cattolica hanno partecipato due capi delle Chiese e comunit\u00e0 ecclesiali che non sono in piena unione con la Chiesa cattolica: Bartolomeo I, arcivescovo di Costantinopoli e Patriarca ecumenico, e Rowan Douglas Williams, arcivescovo di Canterbury e Primate di tutta l\u2019Inghilterra e della Comunione anglicana. Inoltre hanno partecipato 15 delegati fraterni. L\u2019evangelizzazione impegna tutti i cristiani. La loro maggiore fedelt\u00e0 a Ges\u00f9 Cristo e, dunque, la loro maggiore unit\u00e0 favorir\u00e0 notevolmente l\u2019impegno urgente della nuova evangelizzazione del mondo contemporaneo\u201d.<\/p>\n

I Padri sinodali hanno consegnato al Papa 58 \u201cPropositiones\u201d con preghiera di redigere un documento presentando a tutta la Chiesa i risultati del Sinodo. Nel frattempo, quali sono le attese e le scelte prioritarie per le comunit\u00e0?<\/strong><\/p>\n

\u201cI Padri sinodali sono chiamati a diffondere lo spirito dell\u2019Assemblea sinodale in seno alle proprie Conferenze episcopali e ai Sinodi delle Chiese orientali cattoliche. Ovviamente, potranno fare ci\u00f2 presentando in modo appropriato i documenti del Sinodo, soprattutto il Messaggio al popolo di Dio<\/em>\u00a0che \u00e8 stato accolto unanimemente. Esso \u00e8 stato tradotto nelle 5 lingue ufficiali del Sinodo dei vescovi. Molti Padri sinodali si sono impegnati per far tradurre tale documento in altre lingue, affinch\u00e9 i fedeli possano essere tempestivamente informati sulle riflessioni sinodali in attesa dell\u2019esortazione apostolica post-sinodale che, a suo tempo, il Santo Padre pubblicher\u00e0. Per benevolenza del Sommo Pontefice \u00e8 stata pubblicata anche una versione non ufficiale in lingua inglese delle Proposizioni<\/em> approvate dai Padri sinodali. La versione originale in latino \u00e8 destinata al Romano Pontefice e non sar\u00e0 pubblicata\u201d.<\/p>\n

\"\"<\/a>
Giuseppe Betori<\/figcaption><\/figure>\n

Ottimisti grazie al Risorto<\/h3>\n

Nessuna \u201cvisione catastrofistica\u201d: dal Sinodo dei vescovi \u00e8 emersa \u201cla consapevolezza che la Chiesa \u00e8 viva, che ha grandi esperienze, che vanno pi\u00f9 comunicate e condivise\u201d. Lo ha detto il card. Giuseppe Betori<\/strong>, arcivescovo di Firenze, durante la conferenza stampa di presentazione del Messaggio al popolo di Dio<\/em>, venerd\u00ec 26 in sala stampa vaticana. Tra la bozza del Messaggio<\/em> e il testo definitivo, approvato per acclamazione – ha rivelato il card. Betori – c\u2019\u00e8 proprio la frase \u201cla Chiesa \u00e8 viva\u201d, che uno dei Padri sinodali ha voluto che venisse espressamente inserita. \u201cNon c\u2019era cecit\u00e0 nel Sinodo, nessuno ha finto che non ci fossero problemi – ha precisato mons. Luis Antonio Tagle<\/strong>, arcivescovo di Manila e futuro cardinale. – Ma l\u2019ottimismo non ci ha mai abbandonati. Ci d\u00e0 un senso di serenit\u00e0, la spinta per trovare le modalit\u00e0 di affrontare anche gli scandali che hanno colpito la Chiesa\u201d. Il leitmotiv<\/em> del Messaggio<\/em>, ha aggiunto il card. Betori, \u00e8 che \u201cil Signore guida la storia con il suo Spirito: \u00e8 il Risorto vivente nella storia degli uomini. Ci\u00f2 d\u00e0 serenit\u00e0 e coraggio ai credenti di affrontare anche le problematiche pi\u00f9 nuove. Non possiamo aver paura; se l\u2019avessimo, negheremmo la presenza di Cristo nella storia\u201d.<\/p>\n

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