{"id":1343,"date":"2001-01-19T00:00:00","date_gmt":"2001-01-19T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=1343"},"modified":"2001-01-19T00:00:00","modified_gmt":"2001-01-19T00:00:00","slug":"cassa-di-risparmio-nuovo-consiglio-dammministrazione","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/cassa-di-risparmio-nuovo-consiglio-dammministrazione\/","title":{"rendered":"Cassa di risparmio: nuovo Consiglio d’ammministrazione"},"content":{"rendered":"
Dopo una gestazione non facile n\u00e9 indolore, gioved\u00ec mattina, 11 gennaio 2001, fumata bianca per il nuovo Consiglio di amministrazione della Cassa di Risparmio di Orvieto. C’\u00e8 chi dice che di sorprese, poche ce ne siano state e chi invece sostiene che ce ne siano state abbastanza, data la variet\u00e0 e l’incidenza dei moventi ispiratori. Comunque qualcosa di nuovo sicuramente c’\u00e8 stato, in confronto alle passate edizioni. Per onore di cronaca, trattandosi di questioni interne di un Istituto cittadino ragguardevole, alle buone sorti del quale siamo particolarmente legati e sensibili, ci limiteremo a riportare gli esiti delle elezioni cos\u00ec come sono stati registrati. Il Consiglio di Indirizzo della Fondazione Cassa di risparmio di Orvieto, allora, ha nominato l’arch. Torquato Terracina presidente e consiglieri il p.i. Libero Bisacca, imprenditore, Vincenzo Ciampani, imprenditore, il dott. Carlo Tatta , ex Consigliere comunale della Dc e ex Consigliere dell’Opera del Duomo, e il dott. Mario Pettinelli, ex primario di medicina e cardiologia dell’Ospedale di Orvieto. Tutti nomi di persone di sicura e provata onorabilit\u00e0, distintisi nell’attivit\u00e0 pubblica per “aver maturato una concreta esperienza operativa nell’ ambito della libera professione o in campo imprenditoriale o didattico o direttivo”, come richiesto ovviamente dallo statuto, e quindi di larga accezione nella cornice della citt\u00e0. Ce ne compiacciamo vivamente con loro e con il nobile consesso che li ha espressi, formulando i migliori auguri anche in vista dei nuovi compiti ed accresciuti impegni, usciti dai disposti delle successive leggi Ciampi e Amato in materia di rinnovamento degli enti bancari. Non sono ancora al completo gli organi statutari della Fondazione: sar\u00e0 necessario ora che l’assemblea dei Soci si riunisca per eleggere i sostituti di Terracina e Bisacca, usciti dal Consiglio d’indirizzo quali membri da doversi dimettere per assumere il nuovo incarico. Anche queste elezioni non saranno certamente platoniche, perch\u00e9 l’assemblea dei Soci \u00e8 ben consapevole del peso che i due organi supremi dovranno sostenere e dei problemi che soprattutto il Comitato d’Indirizzo dovr\u00e0 affrontare. Oltre alla revisione dello statuto, sul quale quanto prima vorremmo ritornarci per ovviare al rilevamento di una mancanza di particolare riguardo alla Chiesa di Orvieto-Todi come ente avente diritto a doversi riconoscere pi\u00f9 che degno partecipe, sopra questo organo soprattutto incider\u00e0 il peso della gestione del ricavato dalla vendita, resa necessaria dalle nuove disposizioni, del 75% delle partecipazioni azionarie all’attivit\u00e0 bancaria della Fondazione orvietana alla partner Cassa di risparmio di Firenze, investendolo nei settori previsti dallo statuto. Una somma di enorme peso e spessore che dovr\u00e0 avere ripercussioni notevoli per il benessere e lo sviluppo della citt\u00e0. Data la buona volont\u00e0 e l’illuminata saggezza di quanti saranno chiamati con la loro scelta a decidere ancora per il meglio, ci auguriamo, che tutto avvenga secondo le pi\u00f9 ottimistiche attese dell’onorata tradizione dell’Istituto e i pi\u00f9 intelligenti e salutari riflessi per la comunit\u00e0 orvietana.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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