{"id":13196,"date":"2012-10-04T14:39:20","date_gmt":"2012-10-04T12:39:20","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=13196"},"modified":"2015-05-27T12:25:17","modified_gmt":"2015-05-27T10:25:17","slug":"no-allomofobia-no-alle-famiglie-omosessuali","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/no-allomofobia-no-alle-famiglie-omosessuali\/","title":{"rendered":"No all\u2019omofobia, no alle famiglie omosessuali"},"content":{"rendered":"

La sfida – scrive il quotidiano cattolico La Croix<\/em> – era quella di \u201ctrovare il tono giusto\u201d per esprimere la propria convinzione circa i fondamenti antropologici che secondo la visione cattolica reggono la societ\u00e0, senza per\u00f2 cadere nel rischio di fomentare una \u201comofobia in aumento\u201d. Nasce cos\u00ec il documento che il Consiglio \u201cfamiglia e societ\u00e0\u201d della Conferenza episcopale francese ha pubblicato il 27 settembre. In 10 pagine la Chiesa di Francia spiega e prende ufficialmente posizione sul dibattito in corso nel Paese circa l\u2019apertura del matrimonio e dell\u2019adozione alle coppie omosessuali annunciata dal Governo. Si tratta di una Nota intitolata Allargare il matrimonio alle persone dello stesso sesso: apriamo il dibattito!<\/em> La Nota – si legge nella presentazione che ne fa il portavoce dei vescovi francesi, mons. Bernad Podvin<\/strong> – \u00e8 frutto di una \u201cconvergenza di competenze pluridisciplinari\u201d, propone al Paese \u201cuna analisi\u201d perch\u00e9, nello spirito del Concilio Vaticano II, la Chiesa aspira a partecipare in modo \u201ccostruttivo alle questione vitali della societ\u00e0\u201d. Il testo \u00e8 stato oggetto di un approfondito confronto prima di essere reso pubblico con l\u2019approvazione del presidente della Conferenza episcopale, card. Andr\u00e9 Vingt-Trois<\/strong>. \u00c8 innanzitutto un invito ad aprire un dibattito prima che la questione diventi legge: \u201cL\u2019apertura del matrimonio alle persone dello stesso sesso e la possibilit\u00e0 per loro di accedere alla adozione \u00e8 una questione seria. Una tale decisione – si legge nel documento – avrebbe conseguenze importanti sui bambini, l\u2019equilibrio delle famiglie e la coesione sociale. Sarebbe riduttivo giustificare la modifica del diritto che regge il matrimonio e la famiglia prendendo in considerazione il solo aspetto della non-discriminazione e del principio di uguaglianza. La societ\u00e0 – prosegue il testo – si trova di fronte ad una situazione nuova e inedita. L\u2019omosessualit\u00e0 \u00e8 sempre esistita, ma fino a qualche tempo fa non c\u2019erano rivendicazioni da parte delle persone omosessuali circa la possibilit\u00e0 di dare un quadro giuridico ad una relazione destinata a iscriversi nel tempo, n\u00e9 di vedersi investire di una autorit\u00e0 genitoriale. Spetta al potere politico accogliere la richiesta e darvi la risposta pi\u00f9 adeguata. Ma questa risposta \u00e8 il risultato di una scelta politica\u201d e in quanto tale – affermano i Vescovi – richiede un \u201cserio dibattito democratico\u201d cos\u00ec da far emergere \u201cla miglior risposta nell\u2019interesse di tutti\u201d.<\/p>\n

Parte della nota<\/strong> dei Vescovi francesi \u00e8 riservata al rifiuto dell\u2019omofobia e al rispetto delle persone omosessuali. Discriminazioni e angherie nei loro confronti – scrivono – \u201cnon sono oggi pi\u00f9 tollerabili\u201d e il Diritto giustamente condanna ogni forma di discriminazione e incitazione all\u2019odio soprattutto in ragione dell\u2019orientamento sessuale. Purtroppo per\u00f2 \u201cbisogna ammettere – proseguono i presuli francesi – che l\u2019omofobia non \u00e8 ancora scomparsa nella nostra societ\u00e0\u201d perch\u00e9 \u201ci pregiudizi sono duri da superare e le mentalit\u00e0 cambiano lentamente\u201d. La Nota francese si spinge ancora oltre, fino ad affermare che \u201cla diversit\u00e0 delle pratiche omosessuali non deve impedire dal prendere sul serio le aspirazioni di coloro che auspicano di impegnarsi in un legame stabile\u201d. Insomma, la Chiesa comprende \u201cil desiderio di un impegno alla fedelt\u00e0 di un affetto, l\u2019attaccamento sincero, la cura dell\u2019altro, una solidariet\u00e0 che supera la riduzione della relazione omosessuale ad una semplice relazione erotica\u201d, ma \u201cquesta comprensione non permette di ignorare le differenze\u201d. I Vescovi ritengono in sostanza che l\u2019alterit\u00e0 uomo\/donna, la ricchezza che essa rappresenta per la societ\u00e0 e il bene dei bambini, l\u2019origine della vita nella procreazione naturale \u201cnon possono passare sotto silenzio\u201d. La Nota ribadisce dunque l\u2019impegno della Chiesa nei confronti delle persone omosessuali, e che essa \u201ccontinuer\u00e0 a dare il suo contributo alla lotta contro ogni forma di omofobia e di discriminazione\u201d. Tuttavia – afferma – pretendere di regolare questi problemi ignorando le differenze fra le persone, \u201cappare una scelta ideologica pericolosa\u201d. Il principale compito del potere politico – sottolineano i Vescovi – \u00e8 difendere non solo i diritti e le libert\u00e0 individuali, ma anche e soprattutto il bene comune e \u201cil bene comune non \u00e8 la somma degli interessi individuali\u201d, bens\u00ec il bene dell\u2019intera comunit\u00e0. E conclude: \u201cUna evoluzione del diritto di famiglia \u00e8 sempre possibile. Ma piuttosto che cedere alle pressioni dei vari gruppi, la Francia si farebbe onore se instaurasse un vero e proprio dibattito sulla societ\u00e0 e cercasse una soluzione originale che renda giustizia al riconoscimento delle persone omosessuali senza minare le fondamenta antropologiche della societ\u00e0\u201d.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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