{"id":12955,"date":"2012-09-27T14:06:48","date_gmt":"2012-09-27T12:06:48","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=12955"},"modified":"2021-05-20T18:21:41","modified_gmt":"2021-05-20T16:21:41","slug":"apre-lemporio-della-solidarieta","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/apre-lemporio-della-solidarieta\/","title":{"rendered":"Apre l\u2019Emporio della solidariet\u00e0"},"content":{"rendered":"
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La presentazione dell\u2019emporio presso il Centro studi \u201cCarlo Liviero\u201d<\/figcaption><\/figure>\n

Per cercare di porre un rimedio al crescente disagio economico-sociale derivante dall\u2019attuale situazione di crisi, il prossimo 13 ottobre, nell\u2019ex chiesa di San Giorgio, nel rione San Giacomo, aprir\u00e0 a Citt\u00e0 di Castello l\u2019\u201cEmporio della solidariet\u00e0\u201d. Questa iniziativa \u00e8 nata circa un anno fa da un\u2019idea di Gaetano Zucchini<\/strong> e sar\u00e0 realizzata in collaborazione con i vari Comuni altotiberini, dei quali Citt\u00e0 di Castello sar\u00e0 il capofila, e la Caritas diocesana tifernate ed eugubina, visto che anche il Comune di Umbertide sar\u00e0 coinvolto nel progetto. L\u2019esperienza di empori di questo genere \u00e8 gi\u00e0 consolidata in altre realt\u00e0 italiane, e proprio su questi esempi sar\u00e0 strutturato anche quello di Citt\u00e0 di Castello, che \u00e8 stato presentato lo scorso luned\u00ec 17 settembre in un incontro svoltosi al Centro studi Carlo Liviero, cui hanno partecipato anche il vescovo Domenico Cancian e il direttore della Caritas diocesana don Paolino Trani. Gli \u201cEmpori della solidariet\u00e0\u201d rappresentano un nuovo stile di solidariet\u00e0, sia per il modo in cui si propongono che per la loro forma di organizzazione. L\u2019iniziativa, infatti – come ha spiegato il vice direttore della Caritas diocesana Pierluigi Bruschi<\/strong> – avr\u00e0 la finalit\u00e0 di andare incontro alle esigenze delle famiglie con modalit\u00e0 diverse rispetto alla distribuzione del tradizionale pacco viveri o al servizio mensa del Banco alimentare, che tra l\u2019altro risulta poco agibile per i poveri \u2018non assoluti\u2019. Il nuovo progetto dovr\u00e0 allora servire per far superare a molte pi\u00f9 persone alcune difficolt\u00e0 psicologiche legate all\u2019uso degli attuali sistemi di solidariet\u00e0; e dall\u2019altro lato, attraverso controlli pi\u00f9 capillari, dovr\u00e0 rendere pi\u00f9 attentamente verificabile la presenza di qualche \u2018furbo\u2019 tra quanti faranno richiesta di accedere all\u2019emporio\u201d. Fra i possibili utenti del nuovo servizio erogato dalla Caritas, grazie anche alla collaborazione con i servizi sociali dei Comuni coinvolti, oltre ad anziani, invalidi, donne sole con bambini e immigrati sono state individuate gi\u00e0 380 famiglie. L\u2019\u201cEmporio della solidariet\u00e0\u201d consiste in una sorta di supermarket dove i singoli e le famiglie in difficolt\u00e0 possono fare spesa gratuitamente, attraverso una tessera a punti a scalare, sul modello di una carta di credito. Per ottenere tale tessera i richiedenti dovranno fare domanda presso il proprio parroco e compilare una scheda sul proprio status economico. Le varie richieste saranno poi valutate da una Commissione formata dai rappresentanti dei servizi sociali dei Comuni altotiberini coinvolti e dalla stessa Caritas; da tutto questo sar\u00e0 infine stilata una graduatoria dei richiedenti. I punti nelle tessere saranno pertanto distribuiti in modo diverso, a seconda del bisogno dei vari singoli o nuclei familiari, e scalati a seguito di ogni \u201cspesa\u201d effettuata. Per il funzionamento dell\u2019emporio i Comuni altotiberini aderenti all\u2019iniziativa verseranno ciascuno una quota, ma, oltre a questo, gi\u00e0 molti volontari, la grande distribuzione del territorio, alcune aziende e anche le banche sono state o saranno coinvolte in questo progetto. Come ricorda il vice direttore della Caritas tifernate, infatti, se dalle linee di supermercati come Coop, Conad o A&O arriveranno all\u2019emporio i prodotti in scadenza e non pi\u00f9 commercializzabili, ma ancora commestibili, alcune aziende agroalimentari cederanno a prezzi vantaggiosi o gratuitamente alcuni dei propri prodotti. Le banche e gli altri imprenditori del territorio saranno poi coinvolti nella realizzazione di un fondo cassa cui attingere per fare gli acquisti necessari.<\/p>\n

Orari & attivit\u00e0<\/h3>\n

Il nuovo \u201cEmporio della solidariet\u00e0\u201d di Citt\u00e0 di Castello, per la gestione, conter\u00e0 su una trentina di volontari, divisi in tre gruppi: per approvvigionamento, immagazzinamento e distribuzione. Per il momento questi volontari permetteranno l\u2019apertura<\/strong> per tre mezze giornate a settimana, il marted\u00ec e gioved\u00ec pomeriggio e il sabato mattina. Oltre alla solidariet\u00e0, l\u2019emporio avr\u00e0 anche altri fini, come detto nell\u2019incontro del 17 settembre: uno dei pi\u00f9 importanti sar\u00e0 quello di proporre ai suoi \u201cclienti\u201d, e a tutta la citt\u00e0, una nuova educazione al consumo e alla conservazione degli alimenti, per evitare quanto pi\u00f9 possibile ogni forma di spreco.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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