{"id":12861,"date":"2012-09-20T16:25:12","date_gmt":"2012-09-20T14:25:12","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=12861"},"modified":"2015-06-15T13:00:53","modified_gmt":"2015-06-15T11:00:53","slug":"fu-consegnato-per-salvarci","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/fu-consegnato-per-salvarci\/","title":{"rendered":"Fu \u201cconsegnato\u201d per salvarci"},"content":{"rendered":"

Domenica scorsa abbiamo lasciato Ges\u00f9 con il gruppo dei discepoli ai piedi del monte Hermon, all\u2019estremo nord del territorio; oggi lo incontriamo di ritorno, che attraversa la Galilea, in direzione del lago di Tiberiade. Marco sottolinea che cercava di farlo in incognito, perch\u00e9 stava istruendo i discepoli su qualcosa di molto riservato (Mc<\/em> 9,30). Parlava loro infatti, per la seconda volta, della propria morte e risurrezione. Tuttavia, rispetto a come aveva fatto la prima volta, pochi giorni prima, aggiunse un particolare shockante: \u201cIl Figlio dell\u2019uomo viene consegnato in mano ad uomini\u2026\u201d.<\/p>\n

Gli studiosi fanno notare che qui la forma passiva del verbo \u201cconsegnare\u201d suppone che il soggetto agente sia Dio Padre. Il Padre \u201cconsegna\u201d suo Figlio agli uomini, per salvare l\u2019Uomo. Con questa sottolineatura, l\u2019evangelista ci introduce discretamente nella vicenda misteriosa della Passione. Il brano del libro della Sapienza<\/em>, che la liturgia ci propone oggi come prima lettura, la anticipa profeticamente: \u201cCondanniamolo ad una morte infamante, perch\u00e9, secondo le sue parole, il soccorso gli verr\u00e0\u201d (Sap<\/em> 2,20). E il soccorso gli venne, quando il Padre lo risuscit\u00f2 dalla morte. Marco nota che i discepoli non capivano quel discorso e avevano timore di interrogarlo sull\u2019argomento.<\/p>\n

Sembra abbastanza chiaro che, mentre da una parte non capivano, perch\u00e9 era tutto troppo fuori dai loro schemi mentali, dall\u2019altra preferivano non approfondire. Qualche giorno prima (8,34) ricordavano di averlo sentito dire che se qualcuno voleva andare con Lui, doveva prendere la propria croce e seguirlo. Adesso questo discorso del \u201cconsegnarsi\u201d sembrava veramente eccessivo. Meglio, appunto, per il momento, non approfondire. (Non \u00e8 forse anche il nostro modo di comportarci? Quando sospettiamo che un discorso rischia di metterci troppo in discussione, preferiamo soprassedere). I discepoli capiranno tutto dopo la Risurrezione e la Pentecoste; dopo cio\u00e8 che lo Spirito santo avr\u00e0 aperto la loro mente alla novit\u00e0 del Regno: allora lo seguiranno fino in fondo.<\/p>\n

La scena successiva<\/strong> si svolge a Cafarnao, territorio di confine fra il mondo giudaico e quello pagano; e proprio per questo adottata da Ges\u00f9 come \u201cquartier generale\u201d della sua evangelizzazione. Aveva anche una casa, dove era ospite: quella di Simon Pietro (casa che gli archeologi hanno ritrovato). \u00c8 l\u00ec che si fermano dopo la traversata della Galilea superiore; che non avevano certo fatto in silenzio. Ges\u00f9 domanda: quale era l\u2019argomento di conversazione lungo la strada? Scena muta. Marco precisa che lungo la strada avevano discusso su chi fosse il pi\u00f9 grande. Non era raro, all\u2019epoca, che in conversazione, a tavola, a passeggio\u2026 si discutesse su chi fosse il pi\u00f9 degno di onore, chi dovesse avere la precedenza nei banchetti, in sinagoga, nelle processioni; a chi toccasse svolgere determinati servizi e chi invece avesse diritto di essere servito. I discepoli condividevano il modo di vedere corrente, di ieri e di oggi: la competizione. Da essa nascono rivalit\u00e0, e violenza.<\/p>\n

Le disgrazie dell\u2019uomo spesso si generano dal confronto: quando considera se stesso superiore all\u2019altro, ecco l\u2019orgoglio; quando si considera inferiore, ecco l\u2019invidia. Questo avviene sul piano individuale, sociale, internazionale. L\u2019esigenza di essere comunque il numero uno, nel dominare il mercato, controllare l\u2019economia, avvelena la vita dell\u2019umanit\u00e0, con un numero incalcolabile di vittime. I discepoli altercavano per sapere chi fosse il primo fra loro: si muovevano nella logica della competizione, come schiacciare l\u2019altro; mentre Ges\u00f9 stava parlando del suo arresto, della sua morte, della sua risurrezione. Veramente non potevano capire. Ges\u00f9 capovolge integralmente l\u2019ottica: \u201cSe qualcuno vuole essere il primo, sia l\u2019ultimo di tutti e il servitore di tutti\u201d.<\/p>\n

Discorso sovversivo e rivoluzionario, che purtroppo siamo abituati ad ascoltare come parola incomprensibile e impraticabile. \u00c8 pur vero che \u00e8 entrata nel linguaggio corrente; ma solo dopo essere stata depurata della sua portata scandalosa. I governanti di un Paese, ad esempio, si fanno chiamare \u201cministri\u201d, che alla lettera vuol dire \u201cservitori\u201d; perfino il Papa nei documenti ufficiali aveva il titolo di \u201cServo dei servi di Dio\u201d. Non cos\u00ec Ges\u00f9, che pi\u00f9 tardi ratificher\u00e0 le sue parole con scelte concrete e coerenti. Lui, il primo, si far\u00e0 realmente l\u2019ultimo di tutti; entrer\u00e0 a far parte della schiera delle vittime di un sistema oppressivo. Ges\u00f9 riassume nella sua persona tutti coloro che sono sacrificati alla ragion di Stato, alla fame di prestigio e di ricchezza. Possiamo riconoscerlo in tutti gli esclusi, gli indifesi; in tutti quelli che non contano per il mondo, ma contano davanti a Dio.<\/p>\n

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Domenica scorsa abbiamo lasciato Ges\u00f9 con il gruppo dei discepoli ai piedi del monte Hermon, all\u2019estremo nord del territorio; oggi lo incontriamo di ritorno, che attraversa la Galilea, in direzione del lago di Tiberiade. Marco sottolinea che cercava di farlo in incognito, perch\u00e9 stava istruendo i discepoli su qualcosa di molto riservato (Mc 9,30). Parlava […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[492],"tags":[],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/12861"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/1"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=12861"}],"version-history":[{"count":2,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/12861\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":35729,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/12861\/revisions\/35729"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=12861"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=12861"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=12861"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}