{"id":12322,"date":"2012-07-26T13:34:11","date_gmt":"2012-07-26T11:34:11","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=12322"},"modified":"2015-06-09T14:07:34","modified_gmt":"2015-06-09T12:07:34","slug":"come-cambia-la-fede-in-italia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/come-cambia-la-fede-in-italia\/","title":{"rendered":"Come cambia la fede in Italia"},"content":{"rendered":"
Mi hanno raccontato, con senso di delusione e rammarico, di due famiglie praticanti cattoliche che di punto in bianco non si sono pi\u00f9 viste in chiesa; poi con il tam-tam tipico dei paesi si \u00e8 saputo che erano approdate ad un\u2019altra fede. Alle amiche hanno detto che, in fondo, si tratta della stessa fede; ma si sa che – di fatto – si sono ribattezzate<\/em> e frequentano un\u2019altra comunit\u00e0. Un\u2019altra storia riguarda un universitario che si \u00e8 rattristato per il fatto che i suoi genitori sono entrati in una comunit\u00e0 pentecostale. Passaggi da una comunit\u00e0 religiosa ad un\u2019altra ci sono sempre stati, e si chiamano in modo generico \u201cconversioni\u201d. Il fenomeno oggi \u00e8 aumentato e accelerato a causa di ogni sorta di offerta religiosa. I sociologi hanno coniato la formula \u201cmercato delle religioni\u201d. In Italia ha fatto un bello studio Enzo Pesce, uno dei sociologi pi\u00f9 esperti in materia, che ha pubblicato per le edizioni Paoline un agile libro dal titolo Vecchi e nuovi d\u00e8i. La geografia religiosa dell\u2019Italia che cambia<\/em>. Salva la tutela della libert\u00e0 religiosa, che \u00e8 un bene antropologico e sociale di altissimo valore, in ambito cattolico ci si deve prima di tutto risvegliare dall\u2019idea che tutti i fedeli siano cristiani e che tutti i cristiani siano cattolici. Si deve distinguere tra coloro che sono cattolici e frequentano la vita della comunit\u00e0; quelli che sono vicini, con i quali abbiamo rapporti di fraternit\u00e0 e scambi di dialogo; e coloro che sono lontani, che dobbiamo rispettare e amare, pur sapendo che alcuni di loro ci guardano con indifferenza o con sospetto o con livore e odio, pronti a combattere per eliminare ogni traccia di cristianesimo. Il fatto religioso oggi non \u00e8 pi\u00f9 un dato semplice e diffuso, coinvolgente e aggregante. Siamo in pieno pluralismo, che rischia di generare indifferenza o un distratto relativismo che serpeggia tra molti cattolici, per i quali tutto va bene nel rispetto della singolarit\u00e0 delle coscienze. Questo non \u00e8 il senso di ci\u00f2 che si deve intendere per ecumenismo. Tutti i movimenti settari e fondamentalisti, infatti, lo rifiutano, perch\u00e9 si fonda sul rispetto reciproco e sul dialogo ed ha come regola l\u2019esclusione del proselitismo. \u00c8 un patto dichiarato in tanti documenti congiunti tra le Chiese che hanno intrapreso una ricerca e una collaborazione per una maggiore unione in Cristo, per cui nessuno va a dir male della Chiesa sorella per trascinarne via i fedeli e indurli ad una \u201cconversione\u201d. Tra la nostra gente ci sono molti soggetti che si dichiarano cristiani e fanno un\u2019insistente propaganda. Noi possiamo dire con san Paolo: \u201cpurch\u00e9 Cristo sia annunciato\u201d. Ma nello stesso tempo dobbiamo anche considerare il danno che fanno alla comunit\u00e0 con la divisione che provocano, con le aspre critiche ad alcuni aspetti fondamentali della fede e della tradizione cattolica. Non si dica che questi fenomeni, come pensano alcuni tradizionalisti, sono frutto dell\u2019ecumenismo. Ecumenismo e proselitismo sono in antitesi tra loro. Semmai, dal punto di vista cattolico, ci si deve domandare perch\u00e9 persone – si suppone – in buona fede si sentano attratte da gruppi di cui spesso non conoscono n\u00e9 l\u2019origine n\u00e9 la vera identit\u00e0 n\u00e9 la dottrina. Una riflessione in questa direzione dovrebbe essere fatta, altrimenti di quale nuova evangelizzazione si pu\u00f2 parlare? Corriamo il rischio di avviare un dialogo con i Gentili nel Cortile a loro consentito, e di trovarci di fronte ad un popolo di Dio frastornato e diviso, incapace di capire, e che si pone la domanda: \u201cPerch\u00e9 questi e quelli, diversi e separati?\u201d.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Mi hanno raccontato, con senso di delusione e rammarico, di due famiglie praticanti cattoliche che di punto in bianco non si sono pi\u00f9 viste in chiesa; poi con il tam-tam tipico dei paesi si \u00e8 saputo che erano approdate ad un\u2019altra fede. 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