{"id":12300,"date":"2012-07-26T12:50:42","date_gmt":"2012-07-26T10:50:42","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=12300"},"modified":"2012-07-26T12:50:43","modified_gmt":"2012-07-26T10:50:43","slug":"chi-fu-costantino-la-risposta-la-da-spello","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/chi-fu-costantino-la-risposta-la-da-spello\/","title":{"rendered":"Chi fu Costantino? La risposta la d\u00e0 Spello"},"content":{"rendered":"
\"\"<\/a>
Il Rescritto di Spello<\/figcaption><\/figure>\n

L’Umbria al tempo dell\u2019imperatore Costantino \u00e8 il tema della mostra archeologica che verr\u00e0 inaugurata il 28 luglio<\/strong> a Spello. \u201cAurea Umbria. Una regione dell\u2019Impero nell\u2019\u00e8ra di Costantino\u201d \u00e8 il titolo dell\u2019esposizione che viene organizzata a circa 1700 anni dal regno di Costantino il Grande (306 – 337). Sul personaggio gi\u00e0 nell\u2019aprile 2011 si era svolto all\u2019Universit\u00e0 di Perugia un convegno internazionale al quale parteciparono studiosi da tutto il mondo. Ora, in occasione dell\u2019evento di Spello sar\u00e0 anche possibile percorrere un itinerario storico tra musei, monumenti e siti archeologici in altri 30 Comuni della regione. \u201cLa mostra – spiega Giorgio Bonamente<\/strong>, del comitato scientifico, e preside della facolt\u00e0 di Lettere dell\u2019ateneo perugino – si pone come obiettivo quello di raccontare un periodo storico che va dal III al VI secolo d. C., poco conosciuto, del quale si stanno occupando da anni studiosi di tutto il mondo e al centro del quale si colloca l\u2019et\u00e0 costantiniana. In questo modo anche l\u2019Umbria ha voluto partecipare agli studi, con un gruppo di docenti universitari che hanno poi promosso questa esposizione. Essa raccoglie una serie di materiali archeologici, e non solo, che consentiranno di far vedere come, grazie alla riorganizzazione istituzionale, economica e sociale promossa dall\u2019imperatore romano, l\u2019Umbria, cos\u00ec come tutto l\u2019Impero, espresse una grande vitalit\u00e0. La ricerca storica e archeologica di questo periodo ha infatti permesso di configurare un\u2019et\u00e0 tardo-antica \u2018aurea\u2019 e non di decadenza, come invece la storiografia moderna ha a lungo proposto. Un\u2019epoca di notevole vitalit\u00e0, testimoniata da ville, ricchi mosaici, teste marmoree, vari oggetti di lusso delle aristocrazie locali, esposte in occasione della mostra… ma soprattutto un periodo in cui si diffuse in maniera forte il cristianesimo, il cui riconoscimento e la cui legalizzazione si devono proprio a Costantino. Una societ\u00e0 in cui l\u2019\u00e9lite, ma anche il ceto subalterno, aderisce sempre pi\u00f9 al cristianesimo\u201d.<\/p>\n

Perch\u00e9 Spello?<\/strong><\/p>\n

\u201cA Spello c\u2019\u00e8 un monumento, il cosiddetto Rescritto di Costantino<\/em> (una tavola marmorea su cui \u00e8 incisa una lunga iscrizione) con il quale l\u2019imperatore consent\u00ec alla citt\u00e0 di Spello – siamo intorno al 335, verso la fine della sua vita – di fregiarsi del nome della famiglia imperiale, cio\u00e8 Flavia Costans<\/em>, sostituendolo a quello di Hispellum<\/em>. Alla citt\u00e0 venne concesso di essere il luogo d\u2019incontro della delegazione imperiale, diventando in un certo senso il capoluogo diplomatico rappresentativo di tutta l\u2019Umbria, dove celebrare i ludi<\/em> annuali senza doversi recare a Volsinii<\/em> (l\u2019attuale Bolsena). Il Rescritto \u00e8 un documento del quale non ci si voleva quasi occupare, ma in realt\u00e0 ci d\u00e0 informazioni importanti. In particolare, dimostra che nella prima fase della diffusione del cristianesimo come religione ufficiale – da Costantino in poi – non c\u2019\u00e8 stata quella contrapposizione tra cristiani e pagani che si trover\u00e0 invece nei secoli successivi. Inoltre si dice: \u2018Ma come? Costantino, imperatore cristiano, consente che a Spello esista ancora il culto imperiale?\u2019. Certo, era un imperatore, e come tale doveva comportarsi, seguendo le tradizioni che richiedevano la dimostrazione del rispetto e della fedelt\u00e0, senza vedere in questo una contraddizione, perch\u00e9 comunque Costantino si professava filo-cristiano\u201d.<\/p>\n

Da questa mostra sperate di ottenere ulteriori informazioni sulla cristianizzazione dell\u2019Umbria?<\/strong><\/p>\n

\u201cStudi su questo periodo sono gi\u00e0 stati fatti, e la realizzazione di questa mostra non ci potr\u00e0 dire di pi\u00f9 di quello che gi\u00e0 sappiamo, perch\u00e9 i documenti sono molto sparuti. I testi di Patristica osservano poco la situazione umbra. Se avessimo avuto un grande vescovo umbro che avesse lasciato dei testi su questo argomento, forse ne avremmo saputo di pi\u00f9. Conosciamo meglio realt\u00e0 come l\u2019Africa o quella di altre regioni dell\u2019Impero, ma poco dell\u2019Umbria\u201d.<\/p>\n

70 reperti archeologici che non erano mai stati esposti insieme prima d\u2019ora<\/h3>\n

La mostra di Spello \u00e8 curata da Valerio Massimo Manfredi<\/strong>, archeologo, scrittore, nonch\u00e9 conduttore di varie trasmissioni televisive. Nel palazzo comunale verranno ospitati i materiali provenienti da vari musei dell\u2019Umbria, e non solo, in rappresentanza dello spazio geografico dell\u2019Umbria augustea (ossia la Regio VI<\/em>). Materiali, in tutto 70 reperti riuniti per la prima volta, che racconteranno di una societ\u00e0 in cui pagani e cristiani provarono in vario modo a dialogare.<\/p>\n

Tre le sezioni espositive: \u201cSegni e forme della presenza imperiale\u201d, \u201cSociet\u00e0 e individui. Rappresentazioni di \u00e9lite e ceti subalterni\u201d, \u201cConfini fluidi e conflitti di interpretazione dell\u2019immaginario tardoantico. Cultura visuale e pratiche sociali in Umbria tra pagani e cristiani\u201d.<\/p>\n

Della prima sezione<\/strong> fanno parte iscrizioni onorarie di et\u00e0 imperiale, steli sepolcrali, urne, e un sarcofago con imago clipeata<\/em>, cio\u00e8 il ritratto di un defunto entro uno scudo. In una sala apposita sar\u00e0 possibile vedere il famoso Rescritto<\/em> di Spello, insieme a due ritratti in marmo bianco rappresentanti una figura maschile della fine dell\u2019et\u00e0 repubblicana ed una femminile di et\u00e0 giulio-claudia.<\/p>\n

La seconda sezione<\/strong> \u00e8 dedicata all\u2019auto-rappresentazione delle \u00e9lite e della loro vita sociale. Ad esempio, ritratti di notabili o membri dell\u2019aristocrazia, come il ritratto feminile proveniente da Fossombrone, basi di statue con dediche delle citt\u00e0 umbre a correctores, curatores<\/em> e patroni.<\/p>\n

La terza sezione<\/strong> ospita materiali legati ai culti cristiani e pagani, per mostrare l\u2019ampio panorama delle credenze e delle mentalit\u00e0, che si riflette in lucerne, iscrizioni, rilievi, sarcofagi e suppellettili. Tra questi occupano un posto significativo il rilievo \u201cmitraico\u201d di Terni e le opere del Tesoro di Canoscio provenienti dal Museo diocesano di Citt\u00e0 di Castello. Si tratta di oggetti liturgici donati da una coppia di sposi dell\u2019Umbria settentrionale nel VI secolo d. C. alla comunit\u00e0 ecclesiastica, poi occultati e rinvenuti a Canoscio nel 1935.<\/p>\n

Con lo stesso biglietto<\/strong> per l\u2019accesso alla mostra sar\u00e0 possibile visitare a Spello anche i mosaici della villa romana in localit\u00e0 Sant\u2019Anna, la cappella Baglioni in Santa Maria Maggiore, la Pinacoteca civica e il palazzo comunale antico.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

L’Umbria al tempo dell\u2019imperatore Costantino \u00e8 il tema della mostra archeologica che verr\u00e0 inaugurata il 28 luglio a Spello. \u201cAurea Umbria. Una regione dell\u2019Impero nell\u2019\u00e8ra di Costantino\u201d \u00e8 il titolo dell\u2019esposizione che viene organizzata a circa 1700 anni dal regno di Costantino il Grande (306 – 337). Sul personaggio gi\u00e0 nell\u2019aprile 2011 si era svolto […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[7,1084],"tags":[],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/12300"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/1"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=12300"}],"version-history":[{"count":0,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/12300\/revisions"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=12300"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=12300"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=12300"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}