{"id":1186,"date":"2001-10-19T00:00:00","date_gmt":"2001-10-19T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=1186"},"modified":"2001-10-19T00:00:00","modified_gmt":"2001-10-19T00:00:00","slug":"ciampi-agli-umbri-avete-un-patrimonio-straordinario-di-civilta","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/ciampi-agli-umbri-avete-un-patrimonio-straordinario-di-civilta\/","title":{"rendered":"Ciampi agli umbri: “avete un patrimonio straordinario di civilt\u00e0”"},"content":{"rendered":"

E’ stata l’Umbria dell’universit\u00e0, del lavoro e dell’industria, del volontariato e della gente che ancora vive in container e casette di legno ad accogliere e salutare il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, in visita alla regione insieme alla moglie Franca. Due giornate molto intense, iniziate nella serata di domenica, proprio mentre i trecentomila della marcia della pace Perugia-Assisi salivano su auto e bus per tornare a casa. Proprio a loro \u00e8 andato il primo pensiero del Capo dello Stato che ha inviato un telegramma ai coordinatori della Tavola della pace. “E’ indispensabile riscoprire e diffondere la cultura della cooperazione e della solidariet\u00e0 – ha scritto Ciampi – in modo da potenziare il sistema di istituzioni mondiali e renderlo capace di soddisfare pienamente la domanda di governo, di sviluppo, di giustizia sociale, di sicurezza e di pace”. L’INCONTRO CON GLI AMMINISTRATORIIl Presidente ha accennato alla marcia anche di fronte ai sindaci e agli amministratori riuniti luned\u00ec mattina nella Sala dei Notari di Perugia. In particolare ha richiamato l’attenzione dei presenti sullo slogan dell’iniziativa: “Cibo, acqua e lavoro per tutti”. Esprimendo apprezzamento per il territorio regionale, ha parlato dell’Umbria come di “uno scrigno prezioso che racchiude, in un piccolo spazio, tante piccole, grandissime citt\u00e0, un patrimonio straordinario di civilt\u00e0”. Con i vertici istituzionali umbri Ciampi ha parlato anche di risanamento dei conti pubblici, di Europa e di politica interna, auspicando la ripresa del dialogo fra le forze politiche che dovrebbero impegnarsi a sviluppare un’azione coingiunta per risolvere i problemi delle infrastrutture e dello sviluppo. IL SALUTO DEGLI ENTI LOCALILe tensioni internazionali, la marcia della pace, la ricostruzione dopo il terremoto. Sono stati i temi principali degli interventi dei vertici istituzionali umbri a Palazzo dei Priori. Il sindaco di Perugia, Locchi, ha ricordato la marcia e ha sottolineato che “il terrorismo si combatte su pi\u00f9 fronti, anche togliendo a chi lo pratica la sua linfa vitale”. Il presidente della Provincia di Perugia, Cozzari, ha parlato invece della ricostruzione, sostenendo che il dopo-terremoto “occupa gran parte delle attenzioni dei diversi livelli istituzionali”. La presidente della Giunta regionale, Lorenzetti, infine, ha detto che il federalismo scelto con il referendum “consente di far esprimere al meglio capacit\u00e0 e peculiarit\u00e0 di ogni societ\u00e0 regionale, contribuendo significativamente alla stessa coesione e unit\u00e0 nazionale”. La Lorenzetti ha anche ricordato a Ciampi che l’Umbria soffre di “criticit\u00e0” storiche, come la carenza delle infrastrutture di comunicazione, le dimensioni delle imprese che, essendo medio piccole, pagano un prezzo alto per competere sui mercati, i ritardi nei processi di innovazione e nella ricerca scientifica. NELLE AULE UNIVERSITARIEUno spazio importante della sua visita Ciampi l’ha voluto riservare ai due atenei perugini. Alla Stranieri, il Capo dello Stato ha esaltato il ruolo strategico e baricentrico dell’istituzione, proprio nel mezzo del Belpaese. “Perugia \u00e8 un buon punto di partenza – ha detto a circa duecento studenti di vari paesi del mondo – per il vostro viaggio di scoperta dell’Italia, a cominciare dalla sua lingua”. Il rettore Paola Bianchi De Vecchi ha ricordato che l’ateneo di Palazzo Gallenga “oggi pu\u00f2 essere considerato non solo la pi\u00f9 antica, ma anche la pi\u00f9 qualificata istituzione impegnata nelle attivit\u00e0 di insegnamento e di ricerca scientifica finalizzate alla diffusione della lingua, della cultura e della civilt\u00e0 italiane”. Nella Sala del Dottorato di piazza dell’Universit\u00e0, invece, il rettore Francesco Bistoni ha auspicato l’arrivo di “nuove e pi\u00f9 adeguate risorse umane e finanziarie” per completare il processo di rinnovamento. VISITA AI TERREMOTATIL’incontro pi\u00f9 toccante e sincero con la gente umbra Ciampi l’ha avuto nel folignate, dove ha voluto visitare chi vive ancora oggi quotidianamente i problemi della ricostruzione. Dopo un momento istituzionale al Comune di Foligno per l’inaugurazione del recupero della Sala consiliare e un saluto ai figuranti della Giostra della Quintana, il Presidente ha raggiunto in auto il paesino di Scopoli, uno dei pi\u00f9 lesionati dal sisma del 1997. Durante la visita al campo che accoglie ancora gran parte degli abitanti del borgo, non pi\u00f9 in container di latta ma in casette di legno, ha tranquillizzato la gente che aveva espresso perplessit\u00e0 per la scarsa attenzione della prossima finanziaria ai problemi della ricostruzione in Umbria e ha commentato positivamente quanto fatto fino ad ora dagli amministratori umbri. “La ricostruzione in questi quattro anni – ha detto Ciampi – \u00e8 andata avanti in modo appropriato con il contributo di tutti. Oltre met\u00e0 del cammino \u00e8 stato percorso. Certo, troppe famiglie, pi\u00f9 di mille, sono ancora alloggiate nei container. Speriamo che per loro sia l’ultimo inverno”. Il Presidente della Repubblica nella giornata di marted\u00ec ha visitato Terni “Dire Terni, per molti italiani, \u00e8 dire acciaio. Era cos\u00ec negli anni della mia giovinezza, \u00e8 cos\u00ec ancora oggi, dopo non poche traversie, che avete largamente superato, grazie all’altissima specializzazione della vostra manodopera, grazie alle vostre capacit\u00e0 imprenditoriali, grazie alla forza di quegli ‘spiriti vitali’ che sono alle origini di ogni storia di sviluppo industriale, e in ultima analisi grazie alla vostra voglia di lavorare”. Lo ha affermato il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nella sua visita a Terni, nel suo primo incontro con la citt\u00e0. Giunto con la consorte, signora Franca, il Presidente \u00e8 stato accolto a palazzo Gazzoli dalle massime autorit\u00e0 della Regione e della citt\u00e0. Il saluto del sindaco Paolo Raffaelli ha esaltato la cultura industriale della citt\u00e0 che, per\u00f2, si sta trasformando per divenire cultura della citt\u00e0 dei servizi non mancando, tuttavia, di sottolineare come esistano problemi di crisi che caratterizzano alcune realt\u00e0 industriali come la Bosco, la Societ\u00e0 delle fucine, la Viasystems, taluni comparti industriali. Ciampi, da parte sua, ha voluto rilevare come Terni sia stata capace di “far nascere a fianco di attivit\u00e0 tradizionali una molteplicit\u00e0 di imprese, in settori totalmente diversi dell’attivit\u00e0 produttiva” precisando come questa vicenda, complessa e difficile, sia “un esempio da manuale di storia industriale a cavallo fra due secoli; una storia che oggi – possiamo dirlo con sicurezza – avete saputo condurre a buon fine”. Ed al presidente della Giunta regionale, Maria Rita Lorenzetti, che aveva sottolineato “una significativa presenza di imprese multinazionali” che danno vita a una “globalizzazione che non \u00e8 un astratto concetto”, Ciampi ha indirettamente risposto asserendo che la citt\u00e0 ha avuto “uno dei contratti d’area dell’Italia centro-settentrionale e saputo costruire un’industria attrezzata, attraente per costi e servizi”. Ci\u00f2 perch\u00e9 a una forte cultura industriale, disponibilit\u00e0 di manodopera altamente qualificata, si aggiunge un ambiente che offre “quel bene insostituibile che \u00e8 l’ordine e la sicurezza”. Nel libro d’oro del Comune, il Presidente ha voluto lasciare una testimonianza della sua stima per la citt\u00e0 rilevando l’abnegazione di una comunit\u00e0 che aveva subito danni gravissimi nel corso della seconda guerra mondiale, cos\u00ec come in precedenza aveva sottolineato con soddisfazione l’iniziativa presa dalla stessa citt\u00e0, unitamente a altri 14 comuni ricadenti nel territorio diocesano, della diocesi e della Comunit\u00e0 di Sant’Egidio, per un impegno nella lotta contro l’Aids nel Mozambico. Poi la visita in cattedrale, accolto dal vescovo diocesano mons. Vincenzo Paglia. Un incontro tra amici, tra persone che si stimano. Il Vescovo ha mostrato al Presidente e alla consorte la croce astile medioevale recentemente restaurata, quindi ha detto di “affidare la presidenza al patrono di Terni, San Valentino. Abbiamo bisogno di pace e di amore e San Valentino \u00e8 patrono dell’amore”.Nel suo saluto, Ciampi ha ringraziato il Vescovo “non solo per quello che fa a favore della diocesi ma anche per quello che fa per la pace nel mondo”. L’intensa giornata del Presidente ha visto anche l’incontro con il volontariato dell’Umbria. “Senza di voi la solitudine di molti anziani sarebbe soltanto desolazione; senza di voi i pi\u00f9 elementari diritti di moltitudini di bambini privi di ogni risorsa non verrebbero in alcun modo riconosciuti – ha detto Ciampi – le pene di categorie emarginate e respinte dalla societ\u00e0 non troverebbero sollievo nella solidariet\u00e0 umana, fonte di speranza; le limitazioni degli handicappati, e il tormento delle loro famiglie, non sarebbero leniti dalla vostra calda presenza; le sofferenze di intere popolazioni colpite da disastri naturali, o vittime di conflitti e guerre, risulterebbero intollerabili”. Da qui un caldo ringraziamento ai rappresentanti del volontariato. Non poteva certo mancare una visita del Presidente nello stabilimento Acciai Speciali Terni. Ricevuto dal vertice della dirigenza aziendale, il Presidente ha rilevato “l’importanza del dialogo per risolvere i problemi” evidenziando ancora una volta l’alta professionalit\u00e0 delle maestranze. Infine ad ammirare la cascata delle Marmore a conclusione di una visita che, come ha detto il Sindaco, costituisce “un segnale importante di attenzione e un incoraggiamento ad andare avanti con maggiore vigore e determinazione”.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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