{"id":1181,"date":"2001-10-12T00:00:00","date_gmt":"2001-10-12T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=1181"},"modified":"2001-10-12T00:00:00","modified_gmt":"2001-10-12T00:00:00","slug":"un-monaco-benedettino-pittore-innamorato-del-mistero-pasquale","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/un-monaco-benedettino-pittore-innamorato-del-mistero-pasquale\/","title":{"rendered":"Un monaco benedettino pittore innamorato del mistero pasquale"},"content":{"rendered":"
Proprio in questi giorni la nuova chiesa di Cristo Risorto vede l’artista brasiliano Ruberval, che \u00e8 anche monaco benedettino, alle prese con il suo progetto pittorico vincente, che sar\u00e0 completato definitivamente tra qualche settimana. Lo abbiamo avvicinato proprio un attimo prima di iniziare i lavori e gli abbiamo rivolto alcune domande, scoprendo un uomo delicato, colto e gentile che, con semplicit\u00e0, fede e una grossa sensibilit\u00e0 artistica ha risposto alle nostre domande.Ponendoci di fronte alla richiesta di eseguire affreschi per questa chiesa umbertidese a che cosa si \u00e8 ispirato, a cosa ha pensato?”Quando ho ricevuto per la prima volta l’ invito ufficiale per partecipare a questo concorso per dipingere dei soggetti per la chiesa di Cristo Risorto, rivoltomi da mons. Lupini, ho subito provato gioia, perch\u00e9 mi trovavo a mio agio con il soggetto richiesto: Cristo che risuscita dalla morte. Gi\u00e0 il mio monastero si chiama “Monastero della Risurrezione” e, il Mistero pasquale, per noi benedettini rappresenta qualcosa di speciale. Mi spiego: sia la “discesa agli inferi”, che per me \u00e8 il centro della vita cristiana, sia le molte altre apparizioni di Ges\u00f9 Risorto, sono i punti pi\u00f9 importanti della vita di ogni cristiano e quindi ho subito gioito come conseguenza al tema che mi si proponeva”.Come ha dato una forma a questa realt\u00e0 e perch\u00e9 la sua permanenza a Umbertide durante la realizzazione dell’opera? “Prima sono stato dal Vescovo per ricevere la sua benedizione e poi sono venuto nella chiesa di Cristo Risorto in cui rester\u00f2 per diverso tempo. E questo perch\u00e9 ho bisogno di “sentire”, respirare gli umori di questa comunit\u00e0. Non sono un artista asettico, che si chiude nel suo studio per lavorare. Ho bisogno di conformarmi con questa gente. Non dipinger\u00f2 solamente. Far\u00f2 anche delle passeggiate per la citt\u00e0, berr\u00f2 il caff\u00e8, parler\u00f2 con la gente… per cercare di conoscere almeno in parte la comunit\u00e0 di questa parrocchia, per rivelarmi a essa e vederne la risposta. Faccio il paragone con la musica. Ogni comunit\u00e0, ogni persona di questa comunit\u00e0 ha un “sottofondo musicale” che io voglio riuscire a sentire. Quindi, riuscito a sintonizzarmi a quello che cerco, far\u00f2 qualcosa di fedele alla tradizione, a tutto ci\u00f2 che la Chiesa ha fatto e la Chiesa fa, ma, ripeto, non un qualcosa che sia “stonato”, non con l’architettura dell’architetto Abruzzini, ma con lo spirito della comunit\u00e0”. Si sposter\u00e0 ovviamente anche in altre citt\u00e0 della nostra regione… “Certamente. Almeno due giorni alla settimana andr\u00f2 a Gubbio, citt\u00e0 stupenda e che racchiude degli scenari fantastici (dove far\u00f2 anche molte fotografie). E poi in altre ancora; perch\u00e9 ci sono molte citt\u00e0 con una ‘personalit\u00e0’ in questa terra”. Come strutturer\u00e0 i dipinti nella chiesa, quali saranno le altre scene, oltre alla “discesa agli inferi” che abbiamo visto nella parte centrale dietro l’altare maggiore? “L’idea compositiva prevede nel centro il Cristo Risorto che discende agli inferi e riporta a nuova e pi\u00f9 completa vita, togliendoli dalle tenebre, Adamo e Eva (i progenitori che erano decaduti col peccato). Questa \u00e8 una scena simbolica, ma, come sappiamo, quello che \u00e8 simbolico, non vuol dire che non sia reale; e questo \u00e8 il ‘Mistero’ di Cristo Risorto. Poi, le altre scene sono proprio la concretizzazione nella vita della Chiesa di questa discesa. Lo stesso mistero celebrato nel pannello orizzontale, sar\u00e0 nei verticali, quindi Cristo che scende agli inferi di Tommaso, lo toglie dalla sua incredulit\u00e0 e lo riporta alla vera conoscenza. Tutti gli altri sono incontri; perch\u00e9 del Cristo Risorto non abbiamo un racconto, se cos\u00ec si pu\u00f2 dire. Nel vangelo c’\u00e8 la morte, la tomba e dopo le apparizioni; sembra che ci sia un “vuoto” che nessun evangelista ha voluto descrivere come \u00e8 stato. I padri antichi dicono come nessuno ha visto come Cristo \u00e8 uscito dal grembo della Vergine Maria. La Scrittura ha messo un ‘velo di pudore’ su questa vicenda. Cos\u00ec nessuno ha visto come Cristo esca dal grembo della terra”. La “trasformo” in teologo. Allora questo non \u00e8 importante… “No, questo non \u00e8 importante; lo \u00e8 quello che cambia la nostra vita. Ogni cristiano deve fare l’esperienza del Cristo Risorto. A un certo punto della nostra vita ci aspetta una esperienza, un incontro con Lui nella nostra vita. Lui soltanto ci pu\u00f2 trovare nei nostri inferi. Cos\u00ec come la ‘croce’ \u00e8 un mistero pubblico, la Resurrezione \u00e8 un mistero personale, oppure comunitario (di una comunit\u00e0 credente…)”. Quali saranno i pannelli che metter\u00e0 lateralmente sopra la teofonia che ci ha detto? “Nella parte laterale, alla sinistra di chi guarda, sistemer\u00f2 l’Apparizione alla Madonna e l’Apparizione alle pie donne. Dall’altro lato, l’Apparizione di Ges\u00f9 a San Tommaso e poi il mandato di Cristo agli apostoli prima di salire al Cielo”. Ringraziamo padre Ruberval e invitiamo chi non l’avesse ancora fatto a visitare la chiesa di Cristo Risorto a Umbertide.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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