{"id":10944,"date":"2012-05-25T13:03:17","date_gmt":"2012-05-25T11:03:17","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=10944"},"modified":"2015-05-13T15:51:33","modified_gmt":"2015-05-13T13:51:33","slug":"welfare-da-riformare-bene-pero","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/welfare-da-riformare-bene-pero\/","title":{"rendered":"Welfare da riformare. Bene, per\u00f2"},"content":{"rendered":"

\"\"<\/a>La crisi economica colpisce i pi\u00f9 deboli con il taglio dei servizi socio-sanitari, socio-educativi e assistenziali, e questo si traduce anche in un calo dell\u2019occupazione nelle cooperative sociali, che assicurano servizi essenziali. Eppure la situazione pu\u00f2 cambiare, se la crisi diventa l\u2019occasione per fare finalmente una seria riforma del welfare regionale. Lo sostengono i presidenti delle cooperative sociali Federsolidariet\u00e0-Confcooperative e Arcst-Legacoop regionali che si sono incontrati la settimana scorsa per fare il punto sulla situazione in Umbria.<\/p>\n

\u201cUna situazione che – hanno scritto in un comunicato congiunto Carlo Di Somma e Andrea Bernardoni -, a fronte delle risorse che calano drasticamente, rende sempre pi\u00f9 difficile continuare a dare le risposte adeguate ai soggetti deboli della nostra societ\u00e0\u201d. \u201cAnziani non autosufficienti, disabili e minori vedono sempre pi\u00f9 calare i servizi ad essi un tempo dedicati – afferma Di Somma – con conseguenze non indifferenti anche per quanti lavorano nella cooperazione sociale, che \u00e8 dovuta ricorrere massicciamente alla cassa integrazione. Peraltro, l\u2019eventuale assenza di risorse per la cassa integrazione in deroga, per la restante parte dell\u2019anno, potrebbe far esplodere una crisi occupazionale di grande entit\u00e0\u201d.<\/p>\n

\u201cIl rischio della perdita dei posti di lavoro – sottolineano insieme – \u00e8 una delle principali preoccupazioni dei presidenti delle cooperative. Un ulteriore elemento di criticit\u00e0 \u00e8 legato alla sempre maggiore difficolt\u00e0 delle stesse a vedersi riconoscere dalle Asl e dai Comuni umbri gli adeguamenti contrattuali previsti da norme regionali e da leggi nazionali. Questa tendenza, unita ai ritardi di pagamento da parte delle Amministrazioni pubbliche, sta compromettendo la solidit\u00e0 economica delle cooperative sociali dell\u2019Umbria\u201d. Dall\u2019incontro, quindi, \u00e8 scaturito come per uscire dalla situazione di grande criticit\u00e0 \u00e8 necessario un cambio di passo da parte di tutti gli attori in campo. \u201cNon \u00e8 pi\u00f9 rinviabile – affermano ancora Bernardoni e Di Somma – una seria riforma del welfare regionale, che agisca sul principio di sussidiariet\u00e0 e riveda il rapporto tra attori pubblici e operatori del privato sociale, effettuando scelte coraggiose che permettano un adeguamento alle nuove sfide della societ\u00e0 e dell\u2019economia, coniugando l\u2019efficacia sociale e la sostenibilit\u00e0 economica\u201d.<\/p>\n

\u201cNegli ultimi anni si \u00e8 avviato \u2013 aggiunge Andrea Bernardoni -, in Italia e in Umbria, un percorso di riforma del welfare \u2018per sottrazione\u2019, in cui, senza un disegno condiviso, i servizi di welfare sono stati progressivamente tagliati, a volte in modo indiscriminato. A danno dei cittadini pi\u00f9 deboli, spesso privi di voce e di rappresentanza. \u00c8 giunta l\u2019ora di invertire la rotta, dando piena attuazione a quanto previsto nel Dap (Documento annuale di programmazione) in materia di accreditamento e di riforma del sistema sanitario regionale, destinando le risorse disponibili al finanziamento dei servizi di welfare piuttosto che ai trasferimenti monetari\u201d.<\/p>\n

\u201cVa in questa direzione la scelta della Giunta regionale di puntare con decisione sull\u2019accreditamento dei servizi sociali e socio-sanitari – concludono i due presidenti -. Questa strada deve essere percorsa con decisione e velocit\u00e0, con l\u2019obiettivo di riformare l\u2019intero sistema del welfare regionale, ridefinendo priorit\u00e0, standard e risorse necessarie per rilanciare il welfare regionale, riportandolo ai livelli qualitativi a cui gli umbri sono abituati\u201d.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

La crisi economica colpisce i pi\u00f9 deboli con il taglio dei servizi socio-sanitari, socio-educativi e assistenziali, e questo si traduce anche in un calo dell\u2019occupazione nelle cooperative sociali, che assicurano servizi essenziali. Eppure la situazione pu\u00f2 cambiare, se la crisi diventa l\u2019occasione per fare finalmente una seria riforma del welfare regionale. Lo sostengono i presidenti […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[5,10],"tags":[2570,2492,2320,1464,1089],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/10944"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/1"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=10944"}],"version-history":[{"count":3,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/10944\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":33347,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/10944\/revisions\/33347"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=10944"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=10944"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=10944"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}