{"id":10942,"date":"2012-05-25T13:00:14","date_gmt":"2012-05-25T11:00:14","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=10942"},"modified":"2023-06-01T16:47:42","modified_gmt":"2023-06-01T14:47:42","slug":"fratel-carlo-perche-il-deserto","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/fratel-carlo-perche-il-deserto\/","title":{"rendered":"Fratel Carlo, perch\u00e9 il deserto?"},"content":{"rendered":"
Spesso si dice – ed \u00e8 esatto – che l\u2019Umbria \u00e8 una terra di santi, mistici, monaci e ci riferiamo sempre ai grandi del passato. Non tutti invece conoscono santi pi\u00f9 vicini e attuali, santi del nostro tempo, sepolti sotto le zolle nella nostra terra. Ho avuto occasione domenica scorsa (vedi articolo a pag. 11) di visitare l\u2019eremo di San Girolamo a Spello, sotto la pioggia. Mi sono intrattenuto per alcuni minuti, con l\u2019ombrello aperto, davanti alla tomba di fratel Carlo Carretto, posta accanto a quella di fratel Ermete: due pietre bianche con su solo il nome e una croce. Fratel Carlo \u00e8 conosciuto e amato da molti in Italia e nel mondo. Si dice che sia l\u2019autore religioso italiano che ha prodotto e venduto il maggior numero di libri nel secolo scorso.<\/p>\n
Moltissime persone ne conservano il ricordo con entusiasmo e lo considerano un maestro e una guida. Altri nutrono nei suoi confronti qualche riserva, a causa di scelte difformi dalle linee ufficiali della gerarchia cattolica. La libert\u00e0 di coscienza \u00e8 un carattere che egli ha conservato anche quando gli procurava sofferenza. Rifuggiva ogni forma di ipocrisia e accomodamento. A suo modo, una forma di intransigentismo, che fin da giovane lo port\u00f2 ad abbandonare i Salesiani perch\u00e9 – come raccont\u00f2 in una confidenza al prof. Fausto Santeusanio durante la sua ultima malattia – nel collegio, durante la messa, ai ragazzi facevano recitare il rosario mentre il sacerdote celebrava per conto suo. Ma la sua libert\u00e0 di coscienza l\u2019ha dimostrata nella scelta del \u201cdeserto\u201d abbandonando la guida e ogni impegno nell\u2019Azione cattolica e nella vita dell\u2019apostolato laicale. Un colpo di testa? Un\u2019improvvisa chiamata di Dio? Una fuga? Una plateale contestazione? Una forma di individualismo devoto? Tanto si \u00e8 detto e scritto. Paolo Trionfini, studioso serio di questo suggestivo personaggio, ha sciolto i nodi dicendo che non si trattava d\u2019altro che di amore totale e assoluto: \u201cinnamorato di Dio\u201d. In lui Dio ha sempre vinto. Ci\u00f2 che delinea meglio il suo stato spirituale \u00e8 il versetto del Salmo 130 (131): \u201cCome un bimbo svezzato in braccio a sua madre, cos\u00ec \u00e8 l\u2019anima mia\u201d.<\/p>\n
A questo punto gli interrogativi si compongono in un quadro pi\u00f9 ampio e profondo, che non spetta a noi qui descrivere. Si pone invece la questione se anche prima, quando era al pi\u00f9 alto vertice del cattolicesimo italiano, alla guida di un popolo di giovani pronti come \u201cesercito all\u2019altar\u201d per la difesa della fede e dei valori cristiani, per il bene della societ\u00e0 e la difesa contro il materialismo ateo, fosse ugualmente \u201cinnamorato di Dio\u201d. Ma certamente. Come dubitarne? Molti di noi, tuttavia, allora non compresero. Nella scelta del deserto e dell\u2019abbandono della dura lotta quotidiana sembr\u00f2 adombrarsi, da parte di chi rimase ad operare in trincea alla difesa della cittadella cristiana in pericolo, una specie di tradimento. Chi ha avuto ragione? \u00c8 facile dire che le scelte fatte per amore, alla luce dello Spirito, sono dono di libert\u00e0, segno di maturit\u00e0 e di vita. Ma, oggi pi\u00f9 che mai, riandando al passato con discernimento, si deve dire che il deserto di fratel Carlo ha aiutato molti a non perdere l\u2019anima dietro alle lusinghe della politica e del successo, nutrendosi di silenzio e di Parola. Ma altres\u00ec che l\u2019impegno di chi si \u00e8 sporcato le mani ed ha rischiato di perdersi dietro le lotte politiche, anche dando la vita come Moro, ha consentito l\u2019esercizio della profezia, insieme alla tenuta delle istituzioni democratiche di un intero Paese.<\/p>\n
Elio Bromuri<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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