{"id":10916,"date":"2012-05-25T12:17:17","date_gmt":"2012-05-25T10:17:17","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=10916"},"modified":"2012-05-25T12:17:17","modified_gmt":"2012-05-25T10:17:17","slug":"addio-a-tatiana","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/addio-a-tatiana\/","title":{"rendered":"Addio a Tatiana"},"content":{"rendered":"
Tatiana era la pi\u00f9 bella ragazza della mia comunit\u00e0. Una ragazza russa. \u201cEra\u201d, perch\u00e9 il 17 maggio scorso un infarto l\u2019ha uccisa, a 38 anni, nella Comunit\u00e0 residenziale di Padule, quella retta da don Roberto Revelant. Alla 8 di mattina. In pochi minuti. Anche io sono corso subito. Le operatrici singhiozzavano forte senza pudore. Irina la teneva in braccio, sollevandola dal letto, ed era scossa da singhiozzi profondi, mentre un lamento lungo e protratto, senza forma, le usciva di bocca.<\/p>\n
Avevano (avevamo) fatto di tutto perch\u00e9 quel poco di vita che riusciva ancora ad attivare fosse il pi\u00f9 possibile piena.<\/p>\n
Perch\u00e9 Tatiana Mechkova, la pi\u00f9 bella ragazza della mia comunit\u00e0, era stata colpita da un handicap duro e molteplice nel pauroso incidente stradale che aveva sub\u00ecto mentre viaggiava \u201ccon il suo uomo\u201d. Talmente \u201csuo\u201d che da quel giorno era scomparso.<\/p>\n
Viveva come rattrappita sulla sua carrozzina speciale, con le braccia totalmente rigide e la testa quasi sempre reclinata. A volte delle contrazioni improvvise la facevano soffrire, e in quei momenti piangeva forte, poi il sorriso tornava, limpido.<\/p>\n
E mangiava di gusto, davvero! \u201cSorridi, Tati!\u201d, e lei faceva il muso di topo. \u201cCome va, Tati?\u201d. \u201cBene\u201d. Sempre bene.<\/p>\n
\u00c8 stata una giornata molto brutta. Poi la sera ci siamo riuniti per dire il rosario e io ho provato un qualcosa che – credo – non prover\u00f2 pi\u00f9 in vita mia. Una commozione mista ad ammirazione, un dolore intriso di entusiasmo: s\u00ec, di entusiasmo, perch\u00e9 il fatto che l\u2019avessero pettinata e truccata, rendendola bellissima, l\u2019ho subito inteso come una doverosa ribellione alla morte, una protesta ma pi\u00f9 forte di quella che in tv (ricordate?) ci fece vedere Claudio Villa: Vita sei bella, morte fai schifo! Fiori dappertutto.<\/p>\n
Era bellissima, Tatiana. Bellissima. Atletica, sicuramente pi\u00f9 alta di un un metro e 80; una nazionale di volley: la postura che aveva sulla sua carrozzina non permetteva di rendersene conto. Era bellissima. Io non riuscivo a staccare gli occhi da quel volto, fulgido di pace, mentre tutti rispondevamo a don Roberto che diceva il rosario, e saliva di litania in litania: \u201cPrega per lei! Prega per lei!\u201d.<\/p>\n
Madre meravigliosa, prega per lei! Regina della famiglia, prega per lei! Aiuto dei peccatori, prega per lei! Per lei e per il suo uomo, che non ha perso un minuto per abbandonarla…<\/p>\n
Ho baciato il rosario che portava intrecciato tra le mani. Avrei voluto dirle ancora una volta: \u201cTati, sorridi!\u201d. Sarebbe stato inutile, lei gi\u00e0 sorrideva al suo Dio, suo davvero, quello che aveva incontrato in ogni liturgia eucaristica, in parrocchia o in comunit\u00e0. Addio, Tati! Ad Deum!<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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