L\u2019Istituto zooprofilattico umbro marchigiano si sta adeguando alle nuove esigenze di efficienza e trasparenza dei servizi, in considerazione dei cambiamenti della sanit\u00e0 pubblica. Il 27 aprile sono stati presentati gli obiettivi raggiunti presso la sezione provinciale di Perugia.<\/p>\n
L\u2019Ente sanitario che opera nell\u2019ambito della sicurezza alimentare e della salute degli animali, svolge indagini di laboratorio per valutare la qualit\u00e0 delle produzioni agroalimentari o per determinare la presenza di malattie negli animali, con particolare attenzione nei confronti delle infezioni trasmissibili all\u2019uomo. Negli ultimi anni, attraverso un sistema di misurazione delle prestazioni, basato su dati oggettivi e capace di supportare i processi decisionali l\u2019Izsum, affiancato dal Laboratorio management e Sanit\u00e0, della Scuola superiore Sant\u2019Anna di Pisa, \u00e8 stato tra i primi a sviluppare un \u201csistema di misurazione e valutazione delle perfomance\u201d in grado di misurare l\u2019efficienza e la qualit\u00e0 dei servizi sanitari erogati, sia in relazione al territorio in cui opera, sia nel quadro complessivo del Sistema sanitario nazionale.<\/p>\n
Nel 2010 \u00e8 emerso che questo Istituto, grazie ad una ottimizzazione delle attivit\u00e0 di laboratorio e delle risorse professionali, \u00e8 tra i migliori per efficacia ed efficienza. Ci lavorano 222 professionisti (tra veterinari, biologi, chimici, informatici, amministrativi, tecnici di laboratorio) oltre a circa 60 borsisti, tirocinanti e collaboratori. Con 35 ricerche aperte e 258 metodologie accreditate, soltanto nel 2011 ha effettuato un totale di circa 905mila analisi. La maggior parte delle richieste sono arrivate dalle Asl (49,38%), seguite dall\u2019Associazione regionale degli allevatori (27,65%) e dagli ambulatori veterinari (11,46%). Pu\u00f2 vantare, inoltre, eccellenze scientifiche, come il Centro di referenza che si occupa dello studio e la diagnosi delle pesti suine con sede a Perugia, (Cerep) riconosciuto come laboratorio di riferimento nazionale. A tutto ci\u00f2 vanno aggiunti utili destinati a investimenti in immobili e attrezzature scientifiche che, ad oggi, ammontano a 10 milioni di euro.<\/p>\n
\u201cSiamo molto soddisfatti di questi risultati – ha commentato Silvano Severini, direttore generale dell\u2019Istituto – in questi ultimi due anni abbiamo seguito una politica di investimenti che ha usato risorse proprie. La scelta \u00e8 quella di offrire servizi ad elevato contenuto di conoscenza e innovazione nella sanit\u00e0 pubblica, certificando la trasparenza ai cittadini sui risultati conseguiti e operare perch\u00e9 i livelli essenziali di assistenza siano garantiti con equit\u00e0\u201d.<\/p>\n
Dall\u2019incontro \u00e8 emerso, altres\u00ec, un nuovo programma che agevola i piccoli allevatori che operano in territori svantaggiati: \u201cI soggetti che si rivolgono a noi per effettuare attivit\u00e0 analitiche di laboratorio – ha spiegato Severini- possono richiedere la stipula di un contratto di convenzione che, presupponendo un rapporto continuativo con l\u2019Ente, garantisce una maggiore efficienza ed efficacia del servizio. Sul valore delle prestazioni \u00e8 applicato lo sconto del 20%\u201d.<\/p>\n
Qual \u00e8 la situazione degli allevamenti umbri? \u201cAttualmente, non c\u2019\u00e8 nessuna emergenza \u2013 ha affermato in chiusura Telemaco Cenci, Direttore sanitario dell\u2019Istituto \u2013 se si esclude qualche piccolo focolaio di brucellosi nei bovini e il nuovo diffondersi della lesmaniosi, una malattia parassitaria che colpisce i cani, verso la quale, per\u00f2, sono gi\u00e0 attivi sistemi di sorveglianza a livello comunitario, oltre all\u2019utilizzo di speciali collari\u201d.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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