{"id":10684,"date":"2012-05-18T13:05:23","date_gmt":"2012-05-18T11:05:23","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=10684"},"modified":"2015-06-15T14:40:33","modified_gmt":"2015-06-15T12:40:33","slug":"sali-al-cielo-con-i-prigionieri","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/sali-al-cielo-con-i-prigionieri\/","title":{"rendered":"Sal\u00ec al cielo con i prigionieri"},"content":{"rendered":"
La lettura evangelica di oggi \u00e8 presa dai versetti finali del Vangelo secondo Marco. Dopo aver riferito le parole con cui Ges\u00f9 si congeda dai suoi discepoli, l\u2019evangelista riprende la narrazione interrotta, scrivendo che \u201cil Signore Ges\u00f9\u2026 fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio\u201d. Nella prima lettura, il libro degli Atti degli apostoli drammatizza ulteriormente la scena, aggiungendo che \u201cuna nube lo sottrasse al loro sguardo\u201d (At 1,9). Queste parole pongono qualche problema di comprensione alle nostre orecchie moderne. In realt\u00e0, quando le Scritture sante scrivono la parola \u201ccielo\u201d non fanno riferimento a quella che siamo soliti chiamare volta celeste, ma ad una dimensione ultraterrena, difficile per noi da immaginare, abituati come siamo a visualizzare tutto.<\/p>\n
Il cielo \u00e8 \u201cl\u00e0\u201d dove Dio \u201cabita\u201d. Ma non possiamo localizzarlo. Al tempo di Ges\u00f9, gli ebrei credevamo fermamente che Dio fosse presente nel tempio di Gerusalemme. Poi Ges\u00f9 afferm\u00f2 che il Tempio sarebbe stato distrutto e che il suo Corpo sarebbe stato il vero tempio. Pi\u00f9 tardi i cristiani compresero che il corpo di ciascun credente battezzato \u00e8 tempio dello Spirito santo (1 Cor<\/em> 6,19). Nel giorno dell\u2019Ascensione, Ges\u00f9 semplicemente cess\u00f2 di farsi vedere dai discepoli, pur rimanendo presente e operante nella comunit\u00e0, e in tutti quelli che lo riconoscono come il Vivente, Primogenito di coloro che risorgono dai morti. \u201cEcco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo\u201d (Mt<\/em> 28,20).<\/p>\n L\u2019altra espressione, scarsamente comprensibile: \u201cSedette alla destra di Dio\u201d. Per la verit\u00e0 la ripetiamo tranquillamente nella recita del Credo, incuranti di afferrarne il senso. Nel linguaggio dell\u2019antichit\u00e0 biblica, sedere alla destra di qualcuno, era come dire: essergli pari. Dicendo che Ges\u00f9 si sedette alla destra di Dio, i nostri antichi Padri intesero confessare la divinit\u00e0 di Ges\u00f9. Del resto non aveva detto egli stesso: \u201cIo e il Padre siamo una cosa sola\u201d (Gv<\/em> 10,30)? Forse non tutti quelli che festeggiano l\u2019Ascensione hanno la consapevolezza di quanto questa festa abbia a che fare con la vita concreta. In mezzo alla confusione di questi giorni, elezioni amministrative in varie parti d\u2019Italia, cambio di presidenza in Francia, problemi seri in Grecia – per non parlare che di quello che accade nel cortile di casa nostra – tanti probabilmente si domandano quanto possa essere influente, per la storia attuale, un avvenimento antico come l\u2019Ascensione e che pare perfino confinare con la leggenda.<\/p>\n La risposta si trova in una mezza riga della seconda lettura: \u201cAsceso in alto, ha portato con s\u00e9 prigionieri\u2026\u201d (Ef<\/em> 4,8). Cos\u00ec Paolo apostolo scriveva alla comunit\u00e0 cristiana abitante nella citt\u00e0 di Efeso. Questa espressione ci risulta ancora pi\u00f9 enigmatica. Non lo era tuttavia per i cristiani di Efeso, che condividevano con il loro ambiente culturale la visione del mondo secondo cui gli spazi fra la terra e il cielo erano pieni di misteriosi esseri viventi – che chiamavano Principati, Potest\u00e0, Potenze, Troni, Dominazioni\u2026 – ritenuti capaci di schiavizzare gli uomini per i loro interessi. Gli uomini, a loro volta, tentavano invano ogni sforzo per liberarsene. Paolo annuncia agli efesini che, salendo al cielo, Ges\u00f9 ha tratto in schiavit\u00f9 quelle potenze schiaviste, aggiogandole al suo carro trionfale.<\/p>\n Noi oggi abbiamo una visione ben diversa della realt\u00e0. \u00c8 innegabile tuttavia che esistano forze di fronte a cui l\u2019uomo avverte di essere irrimediabilmente pi\u00f9 debole: che si tratti di poteri economici o politici, o comunque legati al denaro, o che si tratti di forze interiori come la paura, l\u2019insicurezza del domani, la cosiddetta depressione\u2026 Gli antichi davano loro nomi diversi, ma si tratta delle stesse realt\u00e0, che anche noi oggi sperimentiamo. Coloro che allora divennero credenti riconobbero che Ges\u00f9 aveva il potere di liberarli, e lo espressero a loro modo. Noi ci esprimiamo in modi diversi ma, come loro, intendiamo confessare Ges\u00f9 come nostro vero Liberatore. \u00c8 questa la Buona Notizia che i discepoli sono mandati ad annunziare \u201ca ogni creatura\u201d (Mc<\/em> 16,15).<\/p>\n La parola Vangelo significa appunto Buona Notizia, l\u2019annuncio cio\u00e8 della liberazione da ogni schiavit\u00f9. La Lettera agli Ebrei commenter\u00e0 che Ges\u00f9 prese la nostra stessa natura \u201cper ridurre all\u2019impotenza, mediante la propria morte, colui che della morte ha il potere, cio\u00e8 il diavolo, e liberare cos\u00ec quelli che per paura della morte erano soggetti a schiavit\u00f9 per tutta la vita\u201d (Eb<\/em> 2,14-15). La paura della morte \u00e8 il simbolo e la sintesi di ogni schiavit\u00f9. L\u2019uomo tenta di difendersene, sottomettendosi al padrone della morte, che per\u00f2 gli impedisce di fare il bene, che pure egli vorrebbe compiere. La paura di perdere qualcosa fa percepire l\u2019altro come una possibile minaccia. Con l\u2019Ascensione, Ges\u00f9 comunica al credente il suo Spirito, datore di una Vita che sa di essere custodita da un Potere pi\u00f9 forte di ogni minaccia.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" La lettura evangelica di oggi \u00e8 presa dai versetti finali del Vangelo secondo Marco. Dopo aver riferito le parole con cui Ges\u00f9 si congeda dai suoi discepoli, l\u2019evangelista riprende la narrazione interrotta, scrivendo che \u201cil Signore Ges\u00f9\u2026 fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio\u201d. 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