Le riforme istituzionali, a cominciare da quella elettorale; il ruolo della societ\u00e0 civile e delle imprese, nel segno di una piena sussidiariet\u00e0; un sistema fiscale equo per la famiglia e il lavoro. Sono stati gli argomenti trattati nei giorni scorsi a Torino al primo seminario in preparazione della 47a Settimana sociale dei cattolici italiani, che si terr\u00e0 nel capoluogo piemontese nell\u2019autunno 2013 e sar\u00e0 incentrata sul tema della famiglia.<\/p>\n
\u201cLe Settimane sociali sono un\u2019occasione straordinaria di riflessione per l\u2019intera Chiesa italiana, ma anche uno strumento capace di stimolare il rilancio del Paese in momenti particolarmente difficili come quello attuale\u201d, ha detto mons. Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino, salutando gli intervenuti all\u2019incontro \u201cRiforme istituzionali e sussidiariet\u00e0: strumenti per una cittadinanza attiva\u201d, primo di una serie di tre seminari preparatori che si svolgeranno poi a Perugia (12 maggio) e a Potenza (18 maggio).<\/p>\n
L\u2019Arcivescovo di Torino ha richiamato alla \u201cnecessit\u00e0 di riscoprire l\u2019importanza di \u2018guardarsi a fianco\u2019 per vedere gli uomini e le donne di oggi con compassione e responsabilit\u00e0\u201d, mettendo \u201cal centro della riflessione la famiglia, luogo educativo privilegiato dove si sperimenta naturalmente il concetto di solidariet\u00e0 e bene comune\u201d. E ha aggiunto: \u201cTorino sa di essere, con le sue caratteristiche di citt\u00e0-laboratorio, il luogo adatto per dare segnali forti al nostro Paese, attraverso l\u2019evento della prossima Settimana sociale\u201d.<\/p>\n
\u201cIl lavoro, specialmente per i giovani, le famiglie e la politica sono parole che si rivelano sempre pi\u00f9 urgenti e pesanti, a causa della difficolt\u00e0 di trovare risposte soddisfacenti in tempi ragionevoli ai problemi che richiamano\u201d, ha affermato mons. Arrigo Miglio, presidente del Comitato scientifico delle Settimane sociali, presentando il percorso di avvicinamento alla prossima Settimana che, \u201ca partire dall\u2019Agenda di speranza di Reggio Calabria, individua nella famiglia un tema trasversale, senza cui non \u00e8 immaginabile una ripresa economica sotto il segno della coesione e di una solidariet\u00e0 duratura e giusta\u201d.<\/p>\n
Il richiamo, anche in vista dell\u2019Incontro mondiale delle famiglie a Milano, \u00e8 \u201cal tipo di citt\u00e0 che vogliamo costruire – ha spiegato mons. Miglio -, una civitas dove la famiglia abbia lo spazio che merita, nella ricerca del bene comune, ma pure nella costruzione di una societ\u00e0 dove ci siano spazi di libert\u00e0, da quella religiosa alla libert\u00e0 di scelta educativa\u201d. In un contesto, ha specificato l\u2019arcivescovo, in cui \u201cle riforme istituzionali rappresentano un\u2019esigenza complementare e sempre pi\u00f9 urgente\u201d.<\/p>\n
La crisi di rappresentativit\u00e0 dei partiti, con la \u201cconseguente incapacit\u00e0 di interpretare la volont\u00e0 popolare\u201d, compresi i problemi delle famiglie e delle imprese, \u00e8 stata al centro della relazione di Anna Maria Poggi, docente di Istituzioni di diritto pubblico all\u2019Universit\u00e0 di Torino, su \u201cRiforma elettorale e democrazia nei partiti\u201d. La professoressa ha sottolineato come la \u201criforma elettorale sia prioritaria, e non debba essere soltanto un esercizio di ingegneria costituzionale, ma un\u2019occasione unica per i partiti di riappropriarsi del ruolo istituzionali che gli spetta\u201d.<\/p>\n
\u201cPi\u00f9 che la stabilit\u00e0 del Governo, che ha contraddistinto l\u2019attuale legge elettorale – ha auspicato la professoressa Poggi -, gli obiettivi da tenere fermamente in conto per un progetto di riforma elettorale sono il riavvicinamento dei partiti alla loro base elettorale e il radicamento degli eletti al proprio territorio di riferimento\u201d.<\/p>\n
\u00a0<\/p>\n
\u201cL\u2019eccesso di Stato ha prodotto in questi anni una de-responsabilizzazione delle imprese e dei cittadini, che si sono concentrati egoisticamente sui loro interessi, con una dipendenza dalla politica e dalla burocrazia che ha finito per \u2018far pagare cari\u2019 i propri servizi\u201d, ha sostenuto Vera Negri Zamagni, docente di Storia economica all\u2019Universit\u00e0 di Bologna, parlando di \u201cMutualit\u00e0, corpi intermedi e protagonismo sociale\u201d. Per Negri Zamagni, \u201cuno Stato troppo esteso non si cura secondo la logica dualistica liberismo-statalismo, ma attraverso un sistema incentrato sulla sussidiariet\u00e0 basata su tre pilastri: Stato, societ\u00e0 civile e mercato\u201d.<\/p>\n
Analogamente, Paolo Balduzzi, ricercatore in Scienza delle finanze all\u2019Universit\u00e0 Cattolica di Milano, relazionando sul sistema fiscale per le famiglie, si \u00e8 chiesto: \u201cHa ancora senso continuare a insistere sull\u2019aumento delle imposte? Nel breve periodo sarebbe ragionevole chiedere di pi\u00f9 allo Stato in termini di servizi, ma nel lungo periodo \u00e8 bene auspicare una riduzione della spesa pubblica, a favore di una ridistribuzione del carico fiscale per le famiglie e il lavoro\u201d.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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