{"id":10380,"date":"2012-05-03T17:25:05","date_gmt":"2012-05-03T15:25:05","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=10380"},"modified":"2012-05-18T17:25:41","modified_gmt":"2012-05-18T15:25:41","slug":"litalia-che-cambia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/litalia-che-cambia\/","title":{"rendered":"L’Italia che cambia"},"content":{"rendered":"

I primi dati, seppur provvisori, del Censimento Istat 2011, presentati a Roma il 27 aprile, fanno emergere il volto di un\u2019Italia che cambia. Pi\u00f9 che sui dati generali, ormai noti (59.464.644 abitanti, 2 milioni di donne in pi\u00f9 rispetto agli uomini, 27 milioni di persone al Nord e 32 milioni di persone al Centro-Sud, 2 milioni e mezzo di persone in pi\u00f9 rispetto al 2001, Roma il Comune pi\u00f9 popoloso con 2.600.000 abitanti, seguito da Milano, Napoli, Torino, Palermo e Genova), esistono alcuni dati particolari nel Censimento che possono illuminare percorsi educativi e sociali. Un primo dato che credo importante riguarda i Comuni italiani. Oltre il 70% ha una popolazione non superiore ai 5.000 abitanti. Qui vivono 47 milioni di persone, mentre nelle grandi citt\u00e0 13 milioni di persone. La vita italiana \u00e8 ancora fortemente segnata dal \u201cmunicipio\u201d, cio\u00e8 dalla possibilit\u00e0 di costruire una partecipazione di base, popolare, capace di sollecitare responsabilit\u00e0 comune. Nel e dal \u201cmunicipio\u201d pu\u00f2 crescere un progetto politico e amministrativo che offre strumenti per la gestione delle relazioni: dalla registrazione anagrafica al permesso di soggiorno, alla vita scolastica e formativa, alla tutela della salute e dell\u2019ambiente, all\u2019accompagnamento personale di chi \u00e8 in difficolt\u00e0… Forse il nuovo welfare sociale ha i caratteri pi\u00f9 municipali, non nei suoi principi ispiratori e nei suoi livelli essenziali, ma nei suoi strumenti operativi e di garanzia e tutela delle persone e delle famiglie, soprattutto dei pi\u00f9 deboli e fragili. Un secondo dato riguarda la popolazione straniera presente in Italia. Il dato della presenza straniera in Italia \u00e8 ancora provvisorio (3.770.000) rispetto alle stime – legate alle registrazioni anagrafiche, ai permessi di soggiorno e ai minori stranieri – finora note (cio\u00e8 pari a circa 4.900.000 persone), perch\u00e9 mancano all\u2019appello del Censimento ancora 1.300.000 persone, molte delle quali forse straniere, per l\u2019alta mobilit\u00e0 e le difficolt\u00e0 di comunicazione. In ogni caso, il dato rispetto al 2001 \u00e8 superiore di 2.440.000 persone. \u00c8 facile dedurre che la crescita della popolazione italiana in questi dieci anni sarebbe stata zero senza gli immigrati. Il peso di questa presenza \u00e8 soprattutto al Nord (64,3%); met\u00e0 vive nei Comuni sopra i 5.000 abitanti fino a 20.000 abitanti, l\u2019altra met\u00e0 nelle citt\u00e0 di provincia e nelle aree metropolitane. Sono due livelli di presenza degli immigrati in Italia, che meriterebbero una differente attenzione e strutturazione dei servizi alla persona. L\u2019incidenza del 16,1% di presenza straniera immigrata rispetto alla popolazione a Brescia non ha lo stesso peso e non pu\u00f2 avere gli stessi servizi rispetto all\u2019incidenza del 25% di popolazione straniera a Corte de\u2019 Cortesi con Cignone, un paese di meno di 1.000 abitanti nel Cremonese. L\u2019ultimo dato che vorrei segnalare riguarda il numero di famiglie, triplicato dal 2001 ad oggi, che vive in baracche o roulotte: da 23.336 del 2001 a oltre 71.000 di oggi. \u00c8 un ritorno a una situazione di povert\u00e0 e di miseria di persone che impressiona, e che segnala la necessit\u00e0 di un\u2019attenzione alla povert\u00e0 estrema, alla precariet\u00e0 anche nel nostro Paese. Una povert\u00e0 che riguarda, in particolar modo, minoranze, apolidi, stranieri, ma anche molte persone in Italia da anni. Leggere il Censimento con gli occhi dell\u2019interculturalit\u00e0, della ricerca di nuove forme di tutela delle persone, della povert\u00e0 e dell\u2019impoverimento, per ridisegnare il nostro Paese con gli occhi del bene comune, pu\u00f2 aiutare a costruire la crescita dell\u2019Italia. Giancarlo Perego Fondazione Migrantes<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

I primi dati, seppur provvisori, del Censimento Istat 2011, presentati a Roma il 27 aprile, fanno emergere il volto di un\u2019Italia che cambia. Pi\u00f9 che sui dati generali, ormai noti (59.464.644 abitanti, 2 milioni di donne in pi\u00f9 rispetto agli uomini, 27 milioni di persone al Nord e 32 milioni di persone al Centro-Sud, 2 […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[10],"tags":[1120,1119],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/10380"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/1"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=10380"}],"version-history":[{"count":0,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/10380\/revisions"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=10380"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=10380"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=10380"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}