{"id":10087,"date":"2012-04-06T00:00:00","date_gmt":"2012-04-06T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=10087"},"modified":"2015-06-15T14:44:10","modified_gmt":"2015-06-15T12:44:10","slug":"la-notte-in-cui-cristo-risorse","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/la-notte-in-cui-cristo-risorse\/","title":{"rendered":"La Notte in cui Cristo risorse"},"content":{"rendered":"

Le celebrazioni liturgiche della Pasqua iniziano solennemente nella notte fra il Sabato santo e la Domenica, con l\u2019annuncio della risurrezione del Signore Ges\u00f9. Il canto che apre la celebrazione proclama che questa notte \u00e8 \u201cla notte di tutte le notti e madre di tutte le veglie\u201d; non ci fu nella storia altra notte che vide tanta meraviglia. Il Vangelo secondo Giovanni, che sar\u00e0 letto l\u2019indomani, nella messa del giorno, racconta che Maria di Magdala \u201csi rec\u00f2 al sepolcro quando era ancora buio\u201d (Gv 20,1) e trov\u00f2 che la tomba era stata aperta e che il corpo di Ges\u00f9 non c\u2019era pi\u00f9. Pi\u00f9 tardi lo vedr\u00e0 vivo e si sentir\u00e0 chiamare per nome. Dunque Ges\u00f9 \u00e8 risorto prima dell\u2019alba, durante la notte, compimento delle profezie dell\u2019Antico Testamento. Per questo i cristiani sono invitati a vegliare in questa notte, perch\u00e9 il risveglio del Messia non debba trovarli addormentati. Le antiche Scritture sante dicono che Dio vegli\u00f2 in questa notte, \u201cper condurre il suo popolo fuori della terra d\u2019Egitto\u2026 una veglia del Signore per tutti i figli di Israele nelle loro generazioni\u201d (Es<\/em> 12,42). Le dodici letture previste durante i riti notturni sono altrettante profezie della risurrezione del Signore e come tali vanno ascoltate. Le prime quattro evocano i cardini della storia del mondo: la notte della creazione (Gn<\/em> 1,1-5), la notte del sacrificio e della liberazione di Isacco (Gn<\/em> 22), la notte della liberazione del popolo ebraico dalla schiavit\u00f9 d\u2019Egitto (Es<\/em> 12,42), la notte della liberazione definitiva da parte del Messia (Is<\/em> 65,17).<\/p>\n

Le antiche tradizioni ebraiche ne avevano gi\u00e0 fatto un poema, il Poema delle Quattro Notti, che cos\u00ec canta: \u201cQuattro notti sono scritte nel Libro dei memoriali davanti al Signore del mondo. La prima notte quando l\u2019Eterno si manifest\u00f2 per creare il mondo. Il mondo era confusione e caos, e la tenebra era diffusa sulla superficie dell\u2019abisso. E la Parola dell\u2019Eterno era luce che brillava. Ed Egli la chiam\u00f2 Prima Notte. La seconda notte, quando apparve ad Abramo all\u2019et\u00e0 di cento anni e Sara sua moglie all\u2019et\u00e0 di novanta anni, per compiere quello che dice la Scrittura: Forse all\u2019et\u00e0 di cento anni Abramo potr\u00e0 generare e Sara, sua moglie, all\u2019et\u00e0 di novanta anni, potr\u00e0 partorire? E Isacco aveva trentasette anni quando fu offerto sull\u2019altare\u2026 Egli la chiam\u00f2 Seconda Notte (Gn<\/em> 15,17-18; 17,17; 22,9-12).<\/p>\n

La terza quando Egli apparve in Egitto: la sua mano uccise i primogeniti d\u2019Egitto e la sua destra salv\u00f2 i primogeniti di Israele, perch\u00e9 si adempisse quello che dice la Scrittura: mio figlio primogenito \u00e8 Israele. Egli la chiam\u00f2 Terza Notte (Es<\/em> 4,22-23). La quarta, quando si manifester\u00e0 per liberare il popolo di Israele di mezzo alle nazioni (Is<\/em> 65,17)\u2026 e il re Messia verr\u00e0 dall\u2019Alto. E tutte egli chiama Notti di Veglia\u2026\u201dColpisce che il poema dica che sia stato Dio stesso a nominare le singole notti, e a chiamarle Notti di Veglia; a somiglianza di quanto \u00e8 scritto nel libro della Genesi a proposito delle opere che una dopo l\u2019altra Egli chiamava all\u2019esistenza: \u201cE chiam\u00f2 la luce giorno e le tenebre chiam\u00f2 notte\u201d (Gn<\/em> 1,5).<\/p>\n

Il poema vede uniti insieme quattro interventi della potenza di Dio, che possono essere compresi come interventi di creazione, di nascita, di liberazione. Questo si avverer\u00e0 pienamente nella notte della Risurrezione di Ges\u00f9, che assume e riassume i fatti fondamentali della storia della salvezza, mostrando Dio come Creatore e come Salvatore. Riguardo alla prima notte, nella tenebra e nella confusione globale, la Parola dell\u2019Eterno \u00e8 stata luce. La luna piena di primavera ne fu come il simbolo. La creazione \u00e8 considerata l\u2019inizio del disegno salvifico di Dio. Se tutto \u00e8 perfetto, significa che essa \u00e8 orientata verso il suo compimento. La Pasqua \u00e8 il compimento della creazione.<\/p>\n

La seconda notte presenta il momento decisivo, in cui l\u2019Eterno compare ad Abramo, nostro padre della fede: strinse un\u2019alleanza con lui e, dopo avergli promesso il figlio Isacco, gli chiese di offrirglielo in sacrificio; ma poi ne impedir\u00e0 l\u2019uccisione (Gn<\/em> 15 e 22). La Pasqua evoca quindi anche la liberazione dalla morte di Isacco, il primogenito della promessa (Eb<\/em> 11,19). La terza notte \u00e8 quella che pi\u00f9 direttamente fa riferimento alla risurrezione del Signore Ges\u00f9. \u00c8 il passaggio dalla schiavit\u00f9 dell\u2019Egitto alla libert\u00e0 del cammino nel deserto, dal pianto all\u2019allegria esultante, dalla morte alla vita. Si celebra in primavera, quando dalla morte dell\u2019inverno la natura passa alla vita di una nuova fioritura. La quarta notte guarda verso il futuro, quando la liberazione sar\u00e0 definitiva, con l\u2019avvento del Messia; e il vecchio ordine di cose scomparir\u00e0 e ne sar\u00e0 inaugurato uno totalmente nuovo.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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