Vita, uomo, universo: scienziati e teologi a confronto

Beccarini racconta come è nato il progetto delle tre conferenze che si terranno all’Università per stranieri

A chi può venire in mente di organizzare tre conferenze sui grandi temi della vita? Ci verrebbe da rispondere l’Università oppure un qualche filosofo ma per il ciclo di conferenze “Come e perché” saremmo fuori strada.

L’ideatore è Alessandro Beccarini, un medico ortopedico, padre di cinque figli e tutto ha origine da un percorso personale che Beccarini racconta ai lettori de La Voce.

«Poco più di un anno fa, ho cominciato a notare in me qualcosa che non andava, anche se non sapevo identificare precisamente cosa fosse. Provando ad analizzare la mia vita, mi vedevo come il classico “brav’uomo” e/o “buon cristiano”, e per la prima volta, tutto ciò mi ha fortemente preoccupato! Gesù infatti predicava tutti i sabati nelle sinagoghe e proprio lì non è stato riconosciuto: come mai gli Ebrei praticanti non hanno riconosciuto il Figlio di Dio promesso? Quanto potevo io essere più bravo o meno bravo di loro? Ho cominciato così a percepire addosso,  una sorta di abito, con il quale era facile far valere le mie buone ragioni, i distinguo, le differenze, i giudizi, essere capace a criticare gli altri perché non capivano cose a me ovvie, contemporaneamente sentirmi a posto con la coscienza e invocare la Grazia per le cose che mi sembravano impossibili da praticare (il perdono, porgere l’altra guancia, morire a me stesso, ecc).
E se anch’io non sappia riconoscere Gesù quando mi passa accanto, o peggio ancora lo allontani percependolo più come una minaccia che come salvezza?
Mi tornavano alla mente quelle parole del vangelo dove, sia i giusti che i malvagi, chiedono: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere?” Il dubbio di sbagliare tutto, mi ha cominciato ad assillare.  Ho deciso di ricominciare da zero.
La lettura del bellissimo libro “Introduzione al Cristianesimo”, dell’attuale Sommo Pontefice, Benedetto XVI, mi ha cominciato a riorientare in modo nuovo, nella ricerca del senso della nostra esistenza, aiutandomi a dare sostanza ad una fede creduta ma non capita.
Importante si è  rivelata anche, la lettura di alcuni sermoni del Beato John Henry Newman, il quale diffidava, in egual misura, del razionalismo e del fideismo, mentre esaltava la ragione e la fede.
Infine, l’astrofisico Sir John Polkinghorne, ponendomi di fronte alla fatidica domanda: “Perché l’acqua sta bollendo nella teiera”, mi ha permesso di capire quale errore si commette, ogni qualvolta,  andiamo avanti nella nostra storia, forti solo o di un perché o di un come. L’uomo ha bisogno di entrambi, per poter fare il passaggio dal capire al comprendere.
Tutto questo ha provocato in me, il desiderio di provare a condividere con i mie figli (ne abbiamo cinque con mia moglie Silvia), un approccio più profondo su temi fondamentali ai quali spesso si danno risposte parziali, di comodo, di parte o si evitano: Universo, Vita Uomo. Pensai di chiamare a tal proposito, un mio ex compagno di banco del liceo, diventato Direttore del Dipartimento di Fisica all’Università di Pisa, Prof. Mauro Dell’Orso, per farci spiegare cosa ci dice la scienza, cioè il come, dell’Universo.  Per il perché, avevo contattato Padre Raniero Cantalamessa, Predicatore Apostolico per la Santa Sede, il quale recentemente nelle sue prediche alla Casa Pontificia, aveva fatto riferimento ad argomenti riguardanti il rapporto tra scienza e fede. Padre Raniero, declinò l’invito per i troppi impegni già assunti, che lo portano a girare il mondo, ma, colpito favorevolmente dell’idea, mi incoraggiò ad andare avanti tranquillizzandomi sul fatto che avrei trovato qualcun altro più preparato di lui su un argomento del genere.  La lettura affascinante del libro “Spirito creatore – Novità del cosmo” Ed. Paoline, di Valentino Maraldi, mi fece mettere alla sua ricerca con esito positivo.
Mano a mano che raccontavo queste cose ai miei figli, ai loro amici o ai figli di miei amici, si è sviluppato un interesse e un desiderio sempre più grandi, di partecipare a questo evento. Questo mi ha dato la gioia di verificare che in loro c’erano gli stessi interrogativi o lo stesso desiderio di senso, che albergava in me, e che finalmente tornava a galla, tornava alla luce. Ho capito, un po’ tardi, quanto sia fondamentale non sopprimere questa ricerca nei ragazzi, imponendogli delle regole (nostre) che spesso non riusciamo per primi a vivere; mentre è fondamentale per la crescita umana, lasciare spazio a quella parte invisibile  che ci mette in crisi quando non sappiamo risponderle adeguatamente o che si tende a minimizzare, o peggio ancora, a negare. Uomo ritrova te stesso!
Oggi sembra che tutto debba funzionare per forza e bene! Lo verifico in particolare nel mio mestiere di medico, quando mi rendo conto che viene data per scontata la guarigione, la soluzione a qualunque problema, e che se ciò non avviene,  è solo colpa del medico che non ha capito niente o ha “certamente” sbagliato la cura. Nessuno accetta la morte neanche come possibilità, e se questa un giorno verrà bisogna morire sani!  Quanti ultraottantenni pregano per la loro salute!
In quanti rischiamo di vivere la vita senza aver capito niente del suo perché? Cerchiamo di avere tutto, sapere tutto del come e invece di stare meglio, stiamo peggio. Assurdo. Che fine ha fatto la nostra ragione? Se la utilizziamo solo come uno strumento per attuare i nostri desideri, finiamo per renderla un organo inutile. E che farcene di una fede emotiva, moralista, che non sa rendere ragione di sé?
Lo scopo di questi incontri, è quello di verificare, dialogando, a che punto siamo nel nostro cammino umano offrendoci la possibilità di motivarci maggiormente per la ricerca di senso; il senso infatti, non è solo una direzione, ma anche un significato.
La risposta quindi, è più agevole trovarla facendo vibrare insieme le ali (nel logo è rappresentata un’aquila che vola a ridosso di una montagna), sapendo che questo fa elevarci verso il sole e la comprensione del mistero di ciò che siamo. Non cadiamo più nell’errore di contrapporre i perché ai come, la fede alla ragione; difendiamo queste due ali e impediamo che siano amputate dal nostro essere.
La nostra libertà è pagata a caro prezzo, sia da noi quando ne abusiamo vivendo da schiavi, sia da Colui che per amore ce l’ha donata».

 

Il programma

Le conferenze si terranno a Perugia, nell’Aula magna dell’Università per Stranieri (ore 17.30-19.30)

UNIVERSO Venerdì 14 settembre

Come: Mauro Dell’Orso Direttore Dipartimento di Fisica Università Normale di Pisa

Perché: Valentino Maraldi Istituto Superiore Scienze Religiose Trento e Bolzano

 

VITA Venerdì 5 Ottobre

Come: Carlo Cirotto Ordinario di Biologia Università degli studi di Perugia

Perché: P. Rafael Pascual Direttore Master Scienza e Fede Università Regina Apostolorum di Roma

 

UOMO Venerdì 26 Ottobre

Come: Vito Enrico Pettorossi Ordinario di Fisiologia Umana Università di Perugia

Perché: Fr. Alberto Carrara Neurobioetico Università Regina Apostolorum di Roma

(info: www.comeperche.it)

AUTORE: Maria Rita Valli