Da alcuni mesi mons. Girolamo Giovannini è il nuovo responsabile della parrocchia di San Michele Arcangelo in Bastia Umbra. Lo abbiamo incontrato.
Come è stato accolto dalla parrocchia di San Michele?
“Nessuna ‘accoglienza’ specifica. Sono semplicemente entrato a lavorare in questa comunità cristiana su invito del ‘Padrone della vigna’. Non che stessi oziosamente aspettando sulla piazza che qualcuno mi ingaggiasse, perché non ero disoccupato! Ma avendo il Vescovo ritenuto necessario che dessi la mia collaborazione a Bastia, mi sono inoltrato nei filari, ben consapevole di trovare tanti altri operai al lavoro: gente operosa, generosa e anche piena di entusiasmo. Credo che vivremo insieme una bella giornata di lavoro, anche se non mancheranno il pondus diei et estus, il peso del lavoro e il caldo”.
Per la prima volta ha vissuto come parroco la festa patronale di san Michele Arcangelo: quali sono state le sue prime impressioni?
“Sono rimasto felicemente impressionato dal settembre di Bastia. La festa di san Michele ha messo in evidenza un entusiasmo impressionante, soprattutto nelle masse giovanili; un impegno straordinario; una partecipazione corale e un risultato encomiabile. Tutta l’organizzazione, messa a punto dagli organi direttivi, a cominciare dall’Amministrazione comunale e dal presidente dell’ente Palio è risultata eccellente. E mi piace sottolineare che tutta la manifestazione, a partire dalla denominazione, fa perno sul patrono della città, l’arcangelo san Michele da cui prese il via più di mezzo secolo fa, per opera dell’allora priore Toppetti, benemerito artefice della chiesa e del Palio”.
Quali sono gli obiettivi per la comunità, con le linee guida del Sinodo e con il sopraggiungere dell’Anno della Misericordia?
“Gli obiettivi che ci poniamo sono gli stessi che il Vescovo ha formulato e consegnato in San Rufino nel settembre scorso. Il clima al quale vogliamo lavorare sarà quello della collaborazione cordiale e rispettosa, della stima vicendevole, dell’accettazione degli altri nei loro valori e nei loro limiti, con una grande attenzione per i bisogni reali della gente. L’ideale per una parrocchia è fare in modo che tutti la ritengano e la sentano come la casa comune, dove chiunque viene è motivo di gioia, e gli altri sono sempre attesi, come avviene nelle migliori famiglie”.
Il presbiterio
Nella parrocchia di San Michele Arcangelo in Bastia, oltre a mons. Girolamo Giovannini, nuovo responsabile e parroco, nonché vicario episcopale per il clero della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, sono presenti don Francesco Angelini come vicario parrocchiale ormai da diversi anni, e don Carlo Cecconi, arrivato da poco tempo nella comunità di San Michele: giovane sacerdote molto impegnato nella Caritas diocesana e altre attività pastorali.