[via del forte]

Pare che lasci, Bonaduce, così il ”caso” omonimo, che ha tenuto banco da fine estate a oggi, dovrebbe – e c’ e’ da sottolineare ”dovrebbe” – concludersi. Come? con un nuovo presidente del consiglio regionale prima di tutto (che potrebbe essere un popolare, forse Liviantoni) e l’ ingresso ”riparatorio” di un Cossuttiano in giunta (a scapito di chi, non si sa). Poi, via come se nulla fosse accaduto, nel centro sinistra? Probabile, non c’ e’ tempo per altre beghe tutte politiche, e la governatrice Lorenzetti vuole, appunto, governare. Cominciando, con tutta probabilita’, da quella ricostruzione post terremoto che aveva seguito da Roma come presidente della commissione parlamentare e che adesso deve guidare da timoniera della Regione. Ma anche in questo caso, di sonni tranquilli non si parla. L’ opposizione ha attaccato subito duro, e a qualcuno sono già saltati i nervi. La polemica e’ rovente, sul dopo sisma, che intanto assomma a tre anni: con quali sviluppi? Il più evidente e’ l’ operazione ”Tutti fuori dai container”: casette di legno, alloggi in affitto e quant’ altro per non far dormire piu’ i terremotati nelle ”scatole di latta”. Ma le case, quelle vere, quando saranno pronte? Di questo non si sente quasi piu’ parlare. ”Il mio cuore e’ lassu’ in montagna, tra la gente dei container”, ha detto, in una cerimonia in cui si riapriva una chiesa, monsignor Goretti, vescovo di Assisi. Il cuore di tutti quelli che hanno un cuore e’ con quella gente. Ma per quanto?

AUTORE: Gad