Sono quattro le aree di intervento in cui si divide il progetto ‘Verso una scuola interculturale’, realizzato dal Comune di Spoleto grazie alla collaborazione delle associazioni Mappamondo e Cidis onlus e del tavolo dei dirigenti scolastici di Spoleto. Una serie di interventi congiunti, preceduti da un’analisi del fenomeno multiculturale nelle scuole di ogni ordine e grado della città, con lo scopo di ridurre il disagio scolastico dei minori stranieri (l’8% dei giovani che abitano a Spoleto) e di promuovere la loro socializzazione. Insomma l’obiettivo che i realizzatori del progetto si sono posti è quello di creare un terreno fertile alla convivenza civile tra le diverse comunità presenti in città, favorendo l’incontro e la conoscenza delle differenti culture. Quattro dunque le aree in cui si agisce per andare ‘verso una scuola interculturale’: accoglienza, educazione interculturale, sostegno linguistico e animazione interculturale. All’interno, tanti singoli progetti, attivati all’interno delle scuole, soprattutto quelle di periferia (San Giovanni e Baiano in primis), nei luoghi in cui il fenomeno è più evidente. Tra le attività previste, lo studio dei fenomeni migratori che hanno interessato l’Italia sia come Paese di emigrazione che, ora, come società di accoglienza: è il caso del ‘Laboratorio emigrazione/immigrazione’, che vede come soggetti interessati le classi terze della scuola media di San Giovanni di Baiano. Nella stessa frazione, per citare un altro progetto, i bambini della scuola elementare saranno impegnati in ‘A scuola con Giuha’: verrà realizzato un laboratorio di lingua italiana centrato su testi semplici rielaborati dai racconti di Giuha, personaggio che ha un’origine antichissima (IX secolo) nei Paesi arabi e che si può incontrare, con nomi simili o diversi, in altri Paesi del mondo. Numerose sono poi le proposte di sostegno linguistico, sia per ragazzi che per adulti. Per questi ultimi sono tre le iniziative: presso il Centro territoriale permanente, all’interno della scuola media ‘Pianciani ‘ Manzoni’, presso l’Itis-Ipsia, grazie ad un corso serale, e quella promossa dall’associazione ‘Acas Skandemberg’, che dà un primo sostegno linguistico alle famiglie appena giunte a Spoleto. Non manca però un corso di lingua araba rivolta ai bambini e ragazzi, per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio linguistico e culturale del proprio Paese d’origine. Il tutto grazie all’impegno dell’associazione ‘Es Salam’.
“Verso una scuola interculturale”
Nelle scuole di Spoleto parte un progetto articolato per l'integrazione degli studenti stranieri
AUTORE:
Sara Fratepietro