E’ in programma giovedì 21 ottobre, alle ore 21, presso la chiesa parrocchiale di Monteluce di Perugia, la Veglia diocesana in occasione dell’annuale Giornata missionaria mondiale (domenica 24 ottobre), presieduta dal vescovo ausiliare monsignor Marco Salvi.
Il presule interverrà sul tema Testimoni e profeti, dopo l’ascolto della testimonianza di un giovane rientrato dalla missione in America Latina sulla sua esperienza del non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato (At 4,20).
La sensibilità missionaria è la misura della fede
“La Chiesa ha sempre ritenuto come sua ragion d’essere l’annuncio del Vangelo a tutti i popoli. Siamo tutti invitati ad uscire, come discepoli missionari, ciascuno mettendo a servizio i propri talenti”.
Ad auspicarlo è monsignor Orlando Sbicca, neo direttore del Centro missionario diocesano, organismo pastorale che promuove ogni anno, in una diversa comunità parrocchiale, la Veglia di preghiera per le missioni. Don Orlando, in quest’occasione, ricorda quanto da lui detto ai confratelli, facendo autocritica, all’ultimo ritiro mensile del Clero diocesano
“La sensibilità missionaria è la misura della fede anche di noi preti! Ricordiamo quanto Gesù ci ha lasciato detto nelle ultime parole del Vangelo di Matteo: Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato“.
Il navigatore della Chiesa
“Il Centro missionario diocesano -secondo il suo direttore- dovrebbe essere come il navigatore della Chiesa. Per non perdere tempo a girare su noi stessi intorno all’ombelico, il Centro missionario dovrebbe ricordarci e indicarci il cammino giusto. Diamo importanza a tutto l’Ottobre missionario e celebriamo con entusiasmo e convinzione la Giornata mondiale. Non manchi anche l’impegno della solidarietà: se noi stiamo male a causa del Covid, pensiamo un po’ (o meglio, seriamente!), alla situazione di tantissime parti del mondo dove la gente è alla fame.
Pensiamo ai missionari e alle missionarie che in questi ultimissimi anni hanno dato la vita; il loro ricordo ci liberi da ogni forma di egoismo e di meschinità”.
Testimoni e profeti
Il tema di quest’anno, come già citato, è Testimoni e profeti.
“Un invito a guardarci dentro ed a sentire che il Signore ci chiama a testimoniare con la vita e non con le parole la nostra fede -commenta Anna Maria Federico, operatrice missionaria perugina e coordinatrice della Commissione regionale per l’evangelizzazione dei popoli e la cooperazione tra le Chiese della Ceu– Spesso anche nelle nostre realtà parrocchiali ci lasciamo prendere dalle cose da fare e non guardiamo dentro al cuore, siamo incapaci di testimoniare la gioia e la pace che il Signore ci insegna”.
Un cambio di rotta
“Quello che l’Ottobre missionario vuole invitarci a fare -sottolinea la coordinatrice Ceu- è un cambio di rotta per essere profeti di Speranza a partire dal nostro ambiente fino agli estremi confini della terra. E tutti possiamo esserlo giovani ed adulti accomunati dalla forza che viene dallo Spirito Santo”.
Un momento di comunione
“Ci auguriamo che anche quest’anno la veglia possa essere un momento di comunione e condivisione -conclude Anna Maria Federico- tra animatori missionari e parrocchiali, tra gruppi di giovani ed adulti. Anche quest’anno non sarà possibile organizzare, a causa della pandemia, l’iniziativa della cena povera di solidarietà da tenersi prima della veglia.
Ci saranno altre occasioni per condividere e conoscere più da vicino anche le opere di carità portate avanti da diversi nostri missionari religiosi e laici nei Paesi più bisognosi del nostro sostegno spirituale e materiale”.