La festa che nel pomeriggio di domenica scorsa ha richiamato un numero persino inaspettato di ragazzi e di genitori presso l’oratorio di San Martino in Colle per l’apertura dell’anno catechistico è una delle più belle dimostrazioni della validità del lavoro svolto dall’Unità pastorale Santa Famiglia di Nazareth, che sull’attività per i giovani da sempre crede e punta molto.
Cosa significa “oratorio diffuso”
L’Unità pastorale, che comprende le frazioni di San Martino in Campo, Sant’Enea, San Martino in Colle, Santa Maria Rossa e Sant’Andrea d’Agliano, storicamente ha sempre avuto a disposizione due oratori, uno a San Martino in Campo e l’altro a San Martino in Colle, che vengono gestiti come una singola entità con la denominazione di “Oratori riuniti Giampiero Morettini”.
Da un paio d’anni la struttura di San Martino in Campo non veniva più utilizzata, essendo ormai obsoleta e dichiarata inagibile, ma lo scorso luglio sono iniziati i lavori di abbattimento e di ricostruzione dell’oratorio, un’operazione che rientra nel progetto di rilancio degli oratori dell’Up.
“Il progetto – dice il parroco don Antonio Sabatini – che nasce dall’esigenza pastorale di fare attività per i giovani, ha bisogno anche di strutture. Sin dall’inizio l’idea del Consiglio pastorale è stata creare un ‘oratorio diffuso’ tra le nostre cinque parrocchie, quindi non necessariamente un luogo statico, ma un insieme di più luoghi dove si può svolgere l’attività per i giovani.
IN DIRETTA su Umbria Radio
Durante il mese di ottobre Umbria Radio trasmetterà in diretta la messa della domenica dall’Unità pastorale 18 “Santa Famiglia di Nazareth”di Perugia, ogni domenica da una chiesa dell’UP.
Domenica 14 ottobre la messa verrà trasmessa da Sant’Enea alle ore 11.30 e sarà preceduta dalla trasmissione “Aspettando la Domenica fuori porta” .
Una struttura nuova a S. Martino in Campo
E la ricostruzione dell’oratorio di San Martino in Campo chiaramente rientra in questo progetto. La nostra idea è che questo nuovo oratorio in pianura dovrà avere una destinazione culturale-ludica, mentre la struttura di San Martino in Colle (a cui in futuro si aggiungerà una terza struttura a Sant’Enea) sarà rivolta più all’attività sportiva, perché al Colle abbiamo i campi da calcio, e a breve ci occuperemo anche del rifacimento dei relativi spogliatoi”.
“Il vecchio edifico, che risaliva agli anni Trenta, necessitava di interventi sostanziali di adeguamento alle varie normative. L’intervento economico sarebbe stato, quindi, molto consistente e la parrocchia non sarebbe riuscita a sostenerlo, per cui è stata valutata la possibilità di accedere ai fondi Cei dell’8 per mille” spiega Gianni Lagi, geometra, membro del Consiglio economico della parrocchia, oltre che del Consiglio pastorale.
“Il nuovo oratorio, che si sviluppa su 750 metri quadrati coperti, avrà un ampio salone polivalente e dieci aule, distribuite su due piani, con pareti mobili che consentiranno di ottenere ambienti più grandi”.
Le aziende che realizzano l’opera sono state scelte, spiega ancora Lagi, “attraverso una piccola gara, non necessaria in realtà trattandosi di appalto privato, ma l’abbiamo fatta per la massima trasparenza. E sono tre, tutte con sede nel territorio dell’Unità pastorale: l’impresa edile Novatecno, la Due Effe per gli impianti idrico-sanitario e di riscaldamento, e la Test Energia per l’impianto elettrico. Quindi – conclude l’operazione ha una ricaduta economica positiva anche per il nostro territorio”.
“L’intera operazione – prosegue richiede circa 1.150.000 euro, di cui la Cei coprirà quasi 900.000 euro. La restante parte sarà coperta dalle economie dovute agli sconti delle imprese, dalle risorse che già ha la parrocchia, da donazioni di benefattori e dai fondi che riusciremo a reperire tramite iniziative come la cena che si è tenuta sabato 29 settembre a San Martino in Campo.”.
La fine dei lavori è prevista per dicembre 2019, ma la speranza di don Antonio “è poter inaugurare il nuovo oratorio addirittura il 21 agosto, quinto anniversario della morte del nostro seminarista Giampiero Morettini. Sarebbe bellissimo, ma più realisticamente prevedo che ad ottobre dell’anno prossimo potremo ripartire con l’attività pastorale forti del nuovo oratorio”.
A cura della redazione de “Il Sagrato” Notiziario informativo dell’UP “Santa Famiglia di Nazareth”