Un’Aula Magna affollatissima ha ascoltato questa mattina i programmi e gli appelli dei cinque candidati al ruolo di Rettore dell’Università degli studi di Perugia, che verrà eletto il prossimo 10 ottobre. Gianni Bidini, Fausto Elisei, Franco Moriconi, Maurizio Oliviero e Mauro Volpi si sono, infatti, dati battaglia nel corso dell’assemblea generale che si è svolta questa mattina al Rettorato dell’Ateneo.
Per garantire la massima trasparenza ed imparzialità, l’incontro è stato scandito in due fasi. La prima parte dedicata ad un intervento di dieci minuti per ciascun candidato ed una seconda riservata a cinque domande rivolte da alcuni professori dell’Ateneo; al termine un appello di 3 minuti a testa.
I cinque aspiranti rettori si sono pronunciati su alcuni temi caldi dell’Ateneo perugino, come ricerca, didattica, finanziamenti, internazionalizzazione, docenti e personale. “Dobbiamo dire basta – ha sottolineato Gianni Bidini – alla politica delle emergenze. L’Ateneo deve navigare secondo una programmazione definita per i prossimi 6 anni”.
Per Volpi, invece, le priorità da affrontare riguardano dipartimenti e studenti. “Siamo l’ultimo Ateneo in Italia che non ha ancora avviato i dipartimenti, servono risposte certe e veloci. Inoltre, è mia volontà istituire una commissione d’Ateneo che affronti il calo delle iscrizioni, l’aumento degli abbandoni e dei trasferimenti degli studenti in altri Atenei”.
Le parole chiave di Maurizio Oliviero sono, invece, “discontinuità e internazionalizzazione. Occorre cambiare rotta, perché la linea fin qui adottata ci ha portato a risultati deludenti sia nella ricerca che nella didattica”.
“Basta alla logica dell’uomo solo al comando e alle decisioni prese nei corridoi – ha sottolineato il prof. Moriconi -. Io non prometto miracoli, ma un impegno concreto, fermo e determinato e una partecipazione al potere di tutte le componenti dell’Ateneo”. Infine, Fausto Elisei che ha rivendicato l’operato svolto come preside della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali. “Quando sono arrivato – ha specificato – era una facoltà divisa al suo interno e priva di una linea comune, ora è un corpo unico in cui tutte le sue parti dialogano e cooperano. Questo è il modello che voglio replicare all’Ateneo di Perugia”.
Il video integrale dell’Assemblea è disponibile sul sito dell’Università.