Con questa intervista al sindaco Paolo Raffaelli concludiamo la nostra inchiesta sulla situazione socio-economica di Terni e sulle prospettive per il suo futuro. Dopo gli interventi di responsabili di associazioni di categorie imprenditoriali e di organizzazioni sindacali, ci è sembrato doveroso ascoltare anche il parere del Sindaco dal momento che l’Amministrazione comunale – e non poteva essere altrimenti – è stata più volte, direttamente o indirettamente, chiamata in causa.Quasi tutte le persone intervistate hanno lamentato una eccessiva burocratizzazione che rende difficile l’attività economico – produttiva. Quale il suo parere?”Lo snellimento della macchina burocratica è una necessità primaria di tutta la Pubblica amministrazione, e non riguarda soltanto il Comune di Terni che, tuttavia, con l’avvio delle procedure per lo Sportello unico e con la pratica della concertazione ha compiuto passi avanti su questo versante e altri ne realizzerà con l’imminente ristrutturazione della macchina comunale e con il varo della nuova dotazione organica. L’obiettivo è quello di un Comune che gestisca meno e progetti di più; in questa direzione il forte impulso alla liberalizzazione dei servizi pubblici che abbiamo dato con la trasformazione in Spa dell’Asm e con il riassetto societario del Centro multimediale sono lì a dimostrare che questa strada la stiamo percorrendo nei fatti e non a parole”. C’è la necessità di un miglioramento urbanistico delle zone industriali …”Il miglioramento urbanistico delle zone industriali lo stiamo concretamente realizzando. Basti pensare al Centro servizi alle imprese di Maratta che sarà ultimato nei prossimi mesi e che doterà il sistema di aree Maratta-Sabbione di una struttura di servizio, di aggregazione, di esposizione e di rappresentanza che prima mancava. Sul versante delle migliorie ambientali stiamo andando avanti gradualmente ma in maniera ben visibile: basti pensare all’importante e costoso intervento per la sistemazione della Marattana, con il rifacimento del manto stradale e la predisposizione degli apparati di sicurezza, che è un intervento che riguarda non solo la circolazione tra Terni e Narni ma anche la infrastrutturazione delle principali aree industriali. Non c’è dubbio tuttavia che quella del miglioramento ulteriore di aree industriali da troppo tempo abbandonate è una delle priorità assolute”. Quale contributo l’Amministrazione comunale può dare per lo sviluppo economico?”Il Comune non deve essere imprenditore, ma protagonista dell’impulso, della promozione e della predisposizione delle condizioni ottimali per lo sviluppo. Ho già detto quel è, sotto questo profilo, il compito fondamentale anche di gran parte dei pubblici servizi: energia, acqua, rifiuti, trasporti, telecomunicazioni. Il Comune può poi lavorare per favorire, anche in aree di sua proprietà e con procedure snelle, interventi che abbiano valenza economica in settori innovativi: penso allo sviluppo turistico della cascata delle Marmore, che ormai stacca più biglietti di ogni altro museo umbro. Penso al progetto cinematografico per Papigno, imperniato sull’attività produttiva di Roberto Benigni e di grandi gruppi come la Melampo e la Exxon. Penso al lavoro intensissimo per la definizione delle politiche culturali della città, sia sul versante dei cartelloni e degli spettacoli, sia sul versante dell’attrazione di utenza e di clientela che su quello dei beni culturali. Il sistema museale, il nuovo corso della programmazione culturale cittadina, il salto di qualità di rassegne come il Febbraio valentiniano, sono altrettanti passi importanti di questo percorso”. Come sono i rapporti dell’Amministrazione con le varie categorie produttive?”Molto buoni. Il tavolo di concertazione è un banco di prova impegnativo ma anche uno straordinario strumento di arricchimento e di qualificazione del confronto economico. Dopodiché l’autonomia tra istituzioni e forze economiche e sociali costituisce un principio e un valore. Non è sempre obbligatorio essere d’accordo su tutto, anzi a volte dalla dialettica e dal confronto serrato può venire un impulso determinante allo sviluppo economico cittadino: è già successo, basti pensare all’impulso dato dal Comitato interassociativo al confronto sul Piano regionale dei rifiuti”. Prospettive, impegni ed iniziative per il futuro?”Si tratta di proseguire su una strada già tracciata: recupero e valorizzazione delle aree irrisolte della città, riequilibrio tra centro e periferia, forte impulso ai settori innovativi, uniforme crescita culturale della città. Il tema dei temi, tuttavia, se guardo al prossimo triennio, è quello dell’Università: il confronto avviato con l’Ateneo perugino pone le condizioni per un vero salto di qualità e per la creazione finalmente, di una vera e propria Università ternana, con Medicina, Ingegneria ed Economia, ma anche con Scienze politiche, Lettere, Lingue, Master in settori innovativi, specializzazioni post-laurea e la creazione di vere e proprie facoltà autonome. L’Università e la definitiva sistemazione del sistema infrastrutturale, con la superstrada Terni-Rieti e le cinque arterie di accesso alla città (bretella dell’Ast, variante dello Staino, completamento della variante di Borgo Rivo, variante Polymer e variante Cospea-Ponte La Cave) sono tra i cardini della nuova Terni”.
Università e infrastrutture cardini della nuova città
Terni e il suo futuro / 7 Intervista al sindaco Paolo Raffaelli
AUTORE:
Mino Valeri