Venerdì 20 marzo a Norcia, nelle celebrazioni di san Benedetto, alcuni Comuni dell’Umbria entreranno a far parte dell’associazione “Città per la fraternità”, promossa dal movimento dei Focolari. Si tratta di un’esperienza di dialogo e confronto tra Comuni ed altri enti locali che sentono, nell’ambito del più vasto e complesso lavoro di tipo politico-amministrativo, la necessità di promuovere un laboratorio permanente di esperienze positive, da mettere in rete e da moltiplicare. I confini immodificabili entro cui si muove l’associazione sono la pace, i diritti umani, la giustizia sociale e, in particolar modo, la fraternità universale. Questa rete tra istituzioni sta prendendo il via – promotore ne è il sindaco di Rocca di Papa nel Lazio, Pasquale Boccia – nel primo anno della morte di Chiara Lubich.
Ricordando la grande donna trentina, non possono non venire in mente le sue parole al Parlamento europeo, carta valoriale dell’associazione: “Chiunque, da solo, si accinge oggi a spostare le montagne dell’indifferenza, se non dell’odio e della violenza, ha un compito immane. Ma ciò che è impossibile a milioni di uomini isolati e divisi, pare diventi possibile a gente che ha fatto della fraternità universale il movente essenziale della vita”. Vi possono aderire Comuni di ogni parte d’Italia e di ogni dimensione; possono farne parte anche Province e Regioni. L’associazione “Città per la fraternità” vuole essere un punto di riferimento, autonomo ed indipendente, un luogo agile, snello e flessibile di idee, verifica e progettazione comune. Vuole essere una sorta di pensatoio per progettare le città del futuro, per immaginarle come contenitori di fiducia, come spazi dove sviluppare relazioni nuove, come luoghi di rapporti contagiosi, come risposte alle profonde domande che l’umanità si pone.
Questo progetto, dunque, vuole essere raccordo e spazio, autonomo ed indipendente, per la conoscenza, lo scambio di informazioni e lo sviluppo della collaborazione tra chi intende lavorare per la fraternità. Vuole anche essere luogo d’unità: il luogo dove il movimento delle Città per la fraternità può definire un programma di attività e un’agenda comune ed attivare e alimentare processi e non solo realizzare eventi. In Umbria l’associazione prende il via sotto l’egida di san Benedetto, il grande patriarca dei monaci d’Occidente e patrono d’Europa. Il convegno è costituito da due parti: la prima con un tema sul carisma di Chiara Lubich; la seconda, che finirà con l’adesione dei Comuni umbri all’associazione, parlerà della concezione della città secondo l’ideale della fraternità della Lubich. L’associazione è stata promossa da un gruppo di sindaci delle città che hanno conferito a Chiara la cittadinanza onoraria. Naturalmente sono collegati al Mppu (Movimento politico per l’unità dei Focolari.