Nel giorno in cui la Chiesa ricorda i 50 anni dall’apertura del Concilio Vaticano II, mons. Domenico Cancian ha inaugurato l’anno 2012-2013 della Scuola diocesana di formazione teologica. Illustrando le linee guida recentemente consegnate alla comunità locale, il Vescovo ha voluto sottolineare come la scuola “Cesare Pagani” rappresenti uno strumento idoneo ed appropriato per approfondire e ravvivare la propria conoscenza teologica, particolarmente in un momento di speciale grazia come è l’anno della fede voluto da Benedetto XVI.
Coltivare la fede che attraverso l’amore qualifica la nostra vita come buona, riuscita e felice; significa mettere in discussione una pigra cristianità fatta di abitudini e tradizioni, scuotere noi stessi, il nostro animo ed aprire attivamente le porte della fede lasciandoci guidare dalla Parola. Nelle linee pastorali il Vescovo indica, per una riflessione personale, il Vangelo di Matteo al capitolo 14, particolarmente ricco di profonde indicazioni sulla fede; personaggi come Giovanni Battista e Pietro, con i loro dubbi, possono aiutarci a trovare risposte alle nostre incertezze. Perseverare con costanza nella preghiera e nella meditazione della Parola sono i passi certi per alimentare l’intimo rapporto con il Padre, sostenendo quella fede viva che accende come fuoco la speranza cristiana e porta l’amore e la carità.
Le tre virtù teologali sono richiamate congiuntamente dal Concilio Vaticano II come impianto base della vita cristiana, doni che Dio ha fatto a tutti gli uomini ma che spetta a ciascuno recepire come terreno fertile o non recepire come terreno arido e infruttuoso. Alla vigilia del Concilio il clima che respirava la Chiesa era di una profonda stanchezza della fede, allora come oggi – continua il Vescovo. – Si avvisava la necessità di riportare l’attenzione su questo tema fondamentale della vita umana. Con uno stile semplice e accessibile il Concilio ha prodotto una molteplicità di documenti necessari al cammino di aggiornamento che la Chiesa era chiamata ad affrontare per stare nel presente e dare forma al futuro. Esso rappresenta in quest’ottica una grande grazia che ha consentito di riaprire il dialogo con l’uomo moderno. Lo studio e l’approfondimento dei documenti conciliari è tutt’oggi indispensabile per dare continuità alla riforma intrapresa cinquanta anni or sono.
Al termine della serata don Romano Piccinelli, da anni direttore della Scuola, ha sollecitato i presenti ad estendere l’invito ad altri perché già dal prossimo appuntamento di giovedì 25 ottobre ore 20.45 presso i locali del Seminario si possa iniziare un cammino formativo condiviso e partecipato.