Arriva, finalmente, la convocazione della prima seduta del Consiglio regionale dell’Umbria, alla nona legislatura. L’assemblea si riunirà martedì 18 maggio, alle 10, con eventuale prosecuzione dei lavori per il giorno successivo. All’ordine del giorno della seduta, convocata dal presidente provvisorio, il consigliere anziano Paolo Brutti (Idv), l’elezione del presidente e dell’ufficio di presidenza. E non sarà una cosa semplice: non è stato sciolto il nodo dell’assessore della Federazione della sinistra (il designato dal comitato regionale del Prc è Stefano Vinti senza, però, ottenere il via libera da Catiuscia Marini). Forse si attende l’intesa sul presidente del Consiglio (Brega, Stufara o Dottorini?) per poi nominare l’ottavo assessore. L’attesa è diventata un po’ stucchevole perché sono passati quasi due mesi dalle elezioni e ancora non si è trovata una soluzione a causa dell’eterna caccia alla poltrona. All’inizio della legislatura – ma, purtroppo, avviene sempre così – c’è sempre un manipolo di scontenti che vorrebbero esercitare un ruolo diverso da quello che poi ricopriranno nel corso dei cinque anni di dorata legislatura. Va ricordato che il presidente è eletto a maggioranza dei quattro quinti dei componenti del Consiglio ma, se dopo tre scrutini nessun candidato ottiene la maggioranza richiesta, nella quarta votazione, da tenersi nel giorno successivo, è sufficiente la maggioranza assoluta dei consiglieri. E i malumori dei consiglieri scontenti potrebbero incidere nella scelta del presidente designato (è prevista in questi giorni una riunione del centrosinistra per evitare sorprese). La prima seduta del Consiglio regionale sarà sicuramente importante per le novità, già conosciute da tempo, ma anche per le “assenze”. Dopo 10 anni non ci sarà più Maria Rita Lorenzetti. Un volto storico della Regione, presente in diverse vesti sin dal 1985, come Carlo Liviantoni, esce di scena. Per non parlare di Maurizio Rosi, assessore regionale (agricoltura e sanità) dal 1995. Dalle presenze “forti” a quelle più recenti, non riconfermate, come Maria Prodi (assessore regionale uscente, candidata ma non rieletta), Giancarlo Cintioli e Enzo Ronca (dopo una legislatura non sono stati rieletti). Fuori dal Consiglio anche Enrico Sebastiani e Armando Fronduti, sconfitti nella contesa delle preferenze per il Pdl. Di rilievo il ruolo delle donne. Dopo la presidente Catiuscia Marini, al suo esordio, c’è curiosità per Carla Casciarri (Idv), volto e nome nuovo della politica umbra, nominata vicepresidente della Giunta. Il sindaco uscente di Città di Castello, Fernanda Cecchini, ricopre l’incarico di assessore all’agricoltura. Paola Binetti, candidata alla presidenza per l’Udc, lascia il posto ad un’altra donna, Sandra Monacelli, prima dei non eletti. Nel Pdl, oltre che per Fiammetta Modena, c’è posto per Maria Rosi (Pdl), neoeletta.
Una poltrona per due, tre, quattro…
Si terrà il 18 maggio la prima seduta del “neo” eletto Consiglio regionale dell’Umbria
AUTORE:
Emilio Querini