Una famiglia, una nazione

Allerona. Presentato libro sui banchieri Cahen dall’Unità d’Italia all’epoca del fascismo

Ad Allerona, alla presenza di un pubblico folto ed interessato, è stato presentato il 12 febbraio il volume I Cahen, storia di una famiglia di Alessio Mancini. Agli interventi introduttivi dell’assessore Gilibini e del sindaco Rocchigiani è seguita l’esposizione, da parte di Luciana Brunelli, cultrice di Storia contemporanea presso l’Università di Perugia. Il testo tratta la storia di questa ricca famiglia di banchieri ebrei di origine belga che si intreccia alla storia del Risorgimento, dal processo di unificazione alla speculazione edilizia in Roma capitale, dalla denuncia del fenomeno del brigantaggio alla partecipazione euforica al primo conflitto mondiale, fino all’avvento del fascismo con la sua politica razzista e il suo epilogo nella Seconda guerra mondiale con la difficile eredità di un’identità nazionale da ricostruire. In ognuno di questi momenti cruciali, che possono rappresentare i capitoli di un libro sulla storia dei primi cento anni della nostra nazione, i Cahen, nelle persone di Joseph Mayer, Edoardo, Teofilo Rodolfo ed Ugo, hanno svolto un preciso ruolo, certo non sempre in grado di condizionare le sorti nazionali, ma che incarna, nel complesso della meteora familiare, molte (se non tutte) le tappe del processo di creazione identitaria del popolo italiano. La monografia si apre con un rapido quadro generale del contesto socio-economico di metà Ottocento, e prosegue con il passaggio del testimone da Joseph Mayer Cahen d’Anvers al primogenito Edoardo con il quale si assiste, nell’ultimo quarto del XIX secolo, alla nascita del ramo italiano della famiglia. Dalla speculazione edilizia di Roma neo capitale, vero e proprio trampolino socio-economico per Edoardo Cahen, l’analisi prosegue indagando la sua parabola sociale, dalla breve apparizione nel mondo politico romano al conseguimento del titolo di marchese di Torre Alfina, alla nascita della seconda generazione dei Cahen italiani con Teofilo Rodolfo e Ugo. La seconda parte del lavoro, dopo la morte di Edoardo, si concentra sui diversi destini delle proprietà della famiglia Cahen e sulle separate sorti che condurranno sia Ugo che Teofilo Rodolfo a lasciare definitivamente l’Italia. Il primo, dopo aver risieduto per vent’anni nell’incantata villa “La Selva” ed aver ricoperto un ruolo di spicco nella piccola comunità di Allerona fino a divenirne sindaco, decide improvvisamente di abbandonare l’Italia nel 1920. Ad allontanare definitivamente i Cahen dall’Italia, nella persona di Teofilo Rodolfo, già diplomatico dell’ambasciata del Regno a Parigi, sarà l’avvento delle leggi razziali nel 1938. Proprio il tema dell’ebraismo e più in generale dell’appartenenza religiosa e culturale dei Cahen nel corso della loro storia hanno nel corso della ricerca acquisito un peso via via crescente. La pubblicazione di questo volume si propone l’intento di restituire la storia dei Cahen, caduti nell’oblio generale o nella paludosa realtà della memoria locale, al suo giusto ambito storiografico.

AUTORE: C. U.