Le strade per raggiungere Città della Pieve dal resto dell’Umbria sono entrambe tortuose, ma a pochi chilometri dalla meta svelano tutta la particolarità di un castello di confine immerso nel verde a strapiombo sulle vallate toscane.Per chi volesse trascorrere una giornata in città numerose sono le possibilità di svago per adulti e bambini. Dal punto di vista storico culturale la città offre il ‘Percorso del Perugino’, una passeggiata dentro e fuori le mura cittadine per conoscere da vicino dove nacque, visse e operò il Divin Pittore. Il percorso si affianca ad una delle sezioni della ben nota mostra regionale, ma nel contesto fruisce di un valore aggiunto: tutte le opere sono ancora là dove il mastro le pensò, le dipinse e le vide per lungo tempo. Ancora oggi è possibile entrare nel piccolo Oratorio dei Bianchi, lungo il corso dedicato al Vannucci, per respirare l’aria mistica di quel luogo e rimanere meravigliati dalla maestosità di un affresco che compie in questi mesi ben cinquecento anni. Una composizione vigorosa che pone la Natività al centro di un corteo cavalleresco con costumi d’epoca. I volontari della Confraternita dei Bianchi sono a disposizione dei visitatori per offrire informazioni e notizie, ma soprattutto per la meraviglia dei più curiosi (spesso i più piccoli), possono, attraverso un pc, mostrare le curiosità del celebre affresco: le pennellate, le figure più nascoste e le scene del quotidiano che si svolgono sullo sfondo. Il percorso comprende anche la chiesa Cattedrale dedicata ai Santi Gervasio e Protasio nella quale alle ore 10.30 della domenica è possibile prendere la messa di fronte alla pala d’altare del Maestro Vannucci. Uno spunto di riflessione in più che ci consente di comprendere l’opera d’arte nel suo contesto meramente estetico, ma anche nella funzione liturgica per cui fu commissionata e realizzata. Una dolcissima Madonna che sorregge il Figlio, quasi si sovrappone al sacrificio eucaristico consumato sull’altare maggiore. Un giro della città può sicuramente mostrare vicoli suggestivi e piccole piazzette riscaldate dal colore rosso dei mattoni, tipici del centro storico medioevale. Il resto della giornata si può trascorrere nei parchi della città, numerose sono le zone verdi attrezzate dentro e fuori del centro storico. Subito dietro al Monastero di Santa Lucia, a pochi passi dalla Cattedrale, c’è un parco di lecci fresco e ombreggiato dove è possibile consumare un pranzo al sacco e far giocare i bambini fin nella vicinissima pineta, polmone verde della città.Per chi volesse concludere la giornata fra arte sacra e relax con una ulteriore riflessione, nella chiesa di Santa Lucia le sorelle clarisse cantano i vespri alle ore 18. Per chi invece volesse organizzare diversamente la giornata, nel Santuario della Madonna di Fatima c’è ancora una celebrazione eucaristica alle 18.
Una domenica a Città della Pieve
AUTORE:
Gaetano Fiacconi