Un porporato e il suo “passato che non passa”

Al card. Ennio Antonelli il premio Bandiera Gubbio 2008

La famiglia, come soggetto da sostenere da parte della società civile e della Chiesa, ha trovato diritto di cittadinanza in occasione della consegna del premio ‘Bandiera Gubbio 2008’ al card. Ennio Antonelli, già vescovo dal 1982 all’88. Non poteva essere altrimenti, sia perché il porporato umbro è presidente del Pontificio consiglio per la famiglia, sia perché, in fondo, anche il gruppo Sbandieratori, che ha istituito il prestigioso riconoscimento insieme al Comune di Gubbio, può essere considerata una famiglia che ha trovato collante nella tradizione e nella cultura della propria terra. Valori con i quali da quasi quarant’anni si alimenta, ed ai quali attinge ispirazione e stimoli per numeri e figure che il fruscio suggestivo delle bandiere squaderna da anni (fino ad oggi le manifestazioni sono state 1.588 di cui 817 a Gubbio, 251 in Umbria, 376 in Italia e 144 all’estero); pagine di storia e di costume nelle piazze del mondo tra applausi e consensi. La cerimonia, svoltasi in una sala trecentesca gremita di autorità e cittadini, è stata introdotta dai saluti del prof. Giuseppe Sebastiani, presidente e guida preziosa del gruppo Sbandieratori (ruolo riconosciuto e sottolineato con l’attribuzione del premio Gabriele Bettelli, istituito dai genitori Mario e Lina in memoria del figlio bandierante deceduto prematuramente) e del sindaco Orfeo Goracci. Sebastiani, oltre ai ringraziamenti ed alla soddisfazione per le tante presenze, ha ricordato che le ‘bandiere esprimono non tanto un gesto tecnico, quanto un vero e proprio progetto’. Mentre il sindaco Goracci ha espresso la soddisfazione della città per il ritorno del card. Antonelli, cittadino onorario e ‘figura di riferimento importante per la comunità religiosa e laica’. La presentazione del premiato, precisa e densa di affetto, è stata dell’emerito mons. Pietro Bottaccioli. Da parte sua il card. Antonelli, prima di ricevere un riconoscimento ‘che mi onora e rallegra’, ha riconfermato il suo attaccamento a Gubbio ed ai suoi abitanti, ‘un passato che non passa’. Ha ricordato che in tutti i suoi spostamenti è stato seguito da una scultura di Giuseppe Calzuola che sintetizza storia, valori umani e cristiani della terra di sant’Ubaldo: palazzo dei Consoli e Campanone dominati dal volto del Patrono cui guardano gli occhi della folla. Quindi la consegna del premio Bandiera e della motivazione da parte del sindaco Goracci e del presidente Sebastiani, mentre il quintetto ‘Ars Musica’ sottolineava il tutto con suggestivi brani di musica classica. Ancora una bella pagina di un progetto di grande vitalità.Giampiero Bedini’Stato e Chiesa diano attenzione alla famiglia’ Al termine della cerimonia, grazie anche alla sua straordinaria affabilità e disponibilità, al card. Ennio Antonelli sono state chieste alcune riflessioni riferite all’esperienza che sta portando avanti quale presidente del Pontificio consiglio per la famiglia, un compito di particolare importanza, riferito com’è ad un organismo fondamentale che sconta troppo spesso tensioni, sottovalutazioni e spesso disinteresse. Nella sua nuova responsabilità, tra l’altro, ha partecipato al recente VI Incontro mondiale delle famiglie svoltosi a Città del Messico (14-18 gennaio) sul tema: ‘La famiglia, educatrice dei valori umani e cristiani’. ‘È stata un’esperienza molto interessante ‘ ha dichiarato il Cardinale ‘ alla quale hanno partecipato 21 cardinali, 180 vescovi, 99 delegazioni di altrettanti paesi e mediamente 12.000 persone al giorno, interi nuclei familiari’. In tale circostanza è stata affrontata e ripensata la sua missione educativa, inquadrata nelle prospettive pastorali, politiche e sociologiche. È stata messa in evidenza la famiglia come soggetto della società civile, bisognosa di cure e di attenzioni, ma anche risorsa che si porta dietro e garantisce una quantità di benefici. A lei debbono guardare con la stessa attenzione e tensione sia lo Stato che la Chiesa. Da qui la necessità di una politica attenta alle attese della famiglia ed al modo più efficace per garantirle risposte adeguate, con un percorso che coinvolga le associazioni rappresentative delle famiglie stesse. ‘Se sostenuta ‘ ha sottolineato Antonelli ‘ può dare molto; la sua salute è una risorsa che può concorrere a risolvere la crisi demografica, dove c’è, oltre che ad una migliore educazione dei figli’. La stessa attenzione va messa in atto da parte della Chiesa con una pastorale per e con la famiglia, sempre più ‘insostituibile per una efficace azione di evangelizzazione. La famiglia è Vangelo vivo, un esempio concreto del modo di rapportarsi’. Il Cardinale ha fatto riferimento ad una catechesi in quattro tempi che coinvolga, in successione, ‘parroci, catechisti, genitori’, ‘catechisti, genitori’, ‘figli, catechisti’, ‘figli, catechisti, genitori, parroci’.