Lo striscione ufficiale della Marcia della pace Perugia-Assisi ha espresso quest’anno il bisogno di “un’altra cultura”. In circa 100 mila l’hanno seguito, nonostante il tempo inclemente, fino alla Rocca maggiore dove gli organizzatori della manifestazione hanno messo l’accento su mancanza di lavoro, integrazione, accoglienza del diverso, tutela della Costituzione, crisi economica e povertà. Nei giorni scorsi il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano aveva inviato un telegramma definendo la Marcia “di grande significato per quanti quotidianamente sono impegnati in difesa di fondamentali valori umani e sociali”. È stato padre Giuseppe Piemontese, custode del Sacro Convento, ad accogliere il “popolo della Marcia, un arcobaleno” alla basilica pontificia. Padre Piemontese si è rivolto “al popolo della pace, componenti della Tavola della pace, autorità, uomini e donne della politica e dei sindacati, associazioni, giovani, famiglie, gente comune, appassionati cercatori e operatori di pace. In questo luogo – ha quindi detto -, reso significativo dalla presenza e dalla testimonianza di Francesco d’Assisi, che è stato riconosciuto in tutto il mondo quale araldo e messaggero di pace, i vostri ideali e le vostre aspirazioni acquistano consistenza di speranza”. “Nell’incontro e nel confronto col Poverello di Assisi – ha proseguito -, la passione per la pace trova approvazione e sostegno, riceve identità di percorso e concretezza di metodo per sfociare nella beatitudine evangelica dei figli di Dio, promessa agli operatori di pace. Ognuno di noi porta nel cuore un sogno ed un progetto: un’umanità e una società giusta e onesta, un ambiente sano e bello, un mondo dove tutti si relazionano con gioia e trascorrono l’esistenza senza conflitti, in pace”. Alla marcia hanno aderito quest’anno 635 città e 335 enti locali, 130 associazioni e reti nazionali, 518 associazioni locali e 125 scuole. La prossima edizione si svolgerà il 25 settembre 2011, a cinquant’anni esatti dalla prima storica camminata per la pace di 24 chilometri tra Perugia ed Assisi, ideata dal filosofo pacifista perugino Aldo Capitini. La marcia seguirà il percorso tradizionale. Proprio riguardo all’evento del prossimo anno, una proposta interessante è giunta dal sindaco di Assisi, Claudio Ricci, che vorrebbe vedere segnata, in modo permanente, la “Via della pace” Perugia-Assisi, posizionando una scultura al punto di partenza, una scultura all’arrivo e altre opere d’arte nei punti di riferimento dell’itinerario. Il Saluto del Papa«A sua Eccellenza Rev.ma Monsignor Domenico Sorrentino, Vescovo di AssisiIn occasione della sosta alla basilica di San Francesco della Marcia per la pace Perugia-Assisi, il Santo Padre rivolge ai presenti un cordiale saluto e auspica che il generoso impegno e costante esempio di cristiani e persone di buona volontà favoriscano nelle famiglie, negli ambienti di lavoro e nei diversi contesti sociali pace vera e duratura nel rispetto della giustizia, dialogo paziente, convinta stima verso gli altri, sacrificio personale e comunitario. Affidando tali voti all’intercessione di san Francesco d’Assisi, profeta e testimone di pace, il Sommo Pontefice assicura il ricordo nella preghiera e invia a vostra eccellenza, alle autorità civili e a tutti i partecipanti, la implorata benedizione apostolica. Cardinale Tarcisio BertoneSegretario di Stato di Sua Santità»
Un popolo arcobaleno
Marcia della pace Perugia - Assisi. E c’è già una proposta per il prossimo anno
AUTORE:
Paolo Giovannelli