A nome dei Vescovi della nostra Regione, ho l’onore di dare voce alla gioia delle chiese dell’Umbria che, nella festa del santo Patrono di Perugia, si raccolgono intorno a mons. Bassetti per esprimergli i sentimenti più affettuosi per il prestigioso riconoscimento che ha ricevuto con la chiamata al Collegio cardinalizio. La nostra piccola ma tanto bella regione è stata da sempre baciata dall’amore di Dio. Su di noi si poggia anche volentieri lo sguardo del successore di Pietro. Solo qualche mese fa, il 4 di ottobre, papa Francesco ci incontrava tutti ad Assisi. Qualche settimana fa il suo sguardo è tornato in Umbria, nella sua capitale storica, ricca di una tradizione cristiana che si è sviluppata nella fede del popolo di Dio, nella cultura e nell’impegno sociale, misurandosi spesso con non piccole resistenze e ostilità. Oggi questa storia di fedeltà è premiata dal riconoscimento che papa Francesco ha voluto dare a mons. Bassetti, Pastore amabile e amato di questa Santa Chiesa, vice Presidente della Conferenza episcopale italiana e Presidente della nostra Conferenza regionale. Un riconoscimento tanto più significativo, in quanto non previsto dalla tradizione delle sedi cardinalizie, benché proprio Perugia vanti un precedente di grande prestigio nel cardinalato conferito, nel lontano 1853, all’arcivescovo Pecci, futuro Leone XIII. Nomina inattesa, dunque, da leggere con criteri ecclesiali e non mondani. Quello che avviene nella Chiesa, anche quando sembra riguardare gli aspetti più esteriori, sottende sempre il suo mistero. Siamo vicini a mons. Bassetti nella gratitudine a papa Francesco. Attraverso la figura amabile del nostro Pontefice, la Chiesa e il mondo stanno sperimentando un sorprendente impulso al rinnovamento. Quanto papa Francesco ci sta chiedendo non è poco: Essere Chiesa in uscita, al rischio della strada, povera a servizio dei poveri. Questo grande appello deve trovare convinta e operosa corrispondenza. A partire dal collegio cardinalizio. Non abbiamo dubbi che mons. Bassetti, le cui doti di uomo e di pastore sono a noi tutti ben note, sarà di consolazione per il Santo Padre. Il riconoscimento che gli è stato conferito ce lo rende, ancor più caro e autorevole anche come presidente della nostra Conferenza episcopale regionale. È un evento che ci spinge a una ulteriore fedeltà, a una più convinta comunione di propositi, a una più efficace condivisione di opere. Grazie a Dio, in fatto di unità fraterna, tra vescovi, sacerdoti, e comunità delle diverse diocesi umbre, abbiamo una bella tradizione, che abbiamo lo scorso anno sperimentato nel cammino verso San Francesco per l’offerta dell’olio. Possa quella lampada che abbiamo acceso in Assisi, brillare in tutti gli angoli della nostra regione. E qui in Perugia continui ad esserlo anche attraverso la figura amata di mons. Gualtiero, al quale ci stringiamo con fraterno affetto augurandogli nella preghiera efficacia di ministero e vera consolazione del cuore. Caro mons. Gualtiero, ci dovremo un po’ allenare a chiamarti “Signor Cardinale”, ma il tuo sorriso e la tua semplicità non ne soffriranno, e noi continueremo ad esserti cordiali amici e compagni di strada. Il Signore ti benedica e ti dia pace.
Un momento di grazia per tutta l’Umbria
AUTORE:
† Domenico Sorrentino
Vescovo di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino.