Ho un masso enorme sul cuore. Non ci dormo. Sono le 4 del mattino. Stavolta sì che nella crisi dei preti pedofili sento come mio il dolore del Papa! Quando, nei primi anni ’70, qui a Gubbio uscì Il Buratto (la staccia), uno dei primi articoli, firmato P.B., giudicava eccessiva la spesa per la sala Nervi, i 6 miliardi per vedere il Papa.
Subito alcuni esponenti del clero eugubino scrissero a Roma, ritagliarono e condirono di aloe e mirra quell’articolo, e rivelarono il teatrino: P.B. era don Pietro Bottaccioli, appoggiato nelle sue incursioni sataniche da un giovane e spregiudicato don Angelo Fanucci. Che perdonasse, il Santo Padre, questi due incoscienti che lo avevano fatto piangere! Non che l’articolo del futuro Vescovo di Gubbio fosse oro colato, ma mi irritò come uno straccio ruvido su una ferita aperta l’ipocrisia di chi (preti coi fiocchi, per altro verso!) misurava i grandi temi del rinnovamento della Chiesa sui doloretti del Papa.
Ma oggi no. Il 19 aprile, per solidarietà con Benedetto XVI, riprenderò l’usanza del digiuno totale per il Venerdì santo, che ho osservato da quando sono prete e ho interrotto solo quest’anno, e pregherò anch’io per lui, forte, per quanto posso.
Ho un masso enorme sul cuore.
Accanto alla comunità di disabili nella quale vivo, c’è anche Igor, 11 anni, con la sua famiglia. Accanto: spesso è a tavola con noi, e io lo guardo, lo contemplo, mi sembra quasi di vederlo crescere, fisicamente, sotto i miei occhi, limpido, sereno, snello accanto alle silhouette di papà Antonio (robusta) e di mamma Nicoletta (filiforme). Lo guardo e mi torna in mente il versetto del Salmo: “I tuoi figli come virgulti d’ulivo intorno alla tua mensa”. Un masso enorme. Sul cuore. A quale costo di coscienza obnubilata è stato possibile che un prete abbia potuto approfittare di un Essere di Grazia come questo? Eppure avrebbe potuto capitare anche a me! Un brivido.
Qui stat videat ne cadat. Ma, d’altra parte, che senso ha da parte dei mass media questo sadico sfrugugliare dentro una piaga orribile, fetida, purulenta, questo tentativo oggettivamente malsano di mettere in crisi il progetto pedagogico più significativo del mondo, quello dei preti giovani che si dedicano alla gioventù, e per questo hanno rifiutato di farsi una famiglia propria!…
Mi angoscia anche questo non rendersi conto di quella percentuale (piccola, piccolissima, ma reale percentuale) di motivi che potevano indurre la Chiesa a tenere nascoste, anche se con metodi assolutamente deprecabili, quelle nefandezze! Ma lo sanno i laici quanto sia divorante l’amore per la Chiesa, anche quando uno ne è stato tenuto ai margini? L’Osservatore Romano ha ipotizzato che l’insopportabile grancassa di questi giorni sia improntata soprattutto a desiderio di vedere aumentare il portafoglio vendite.