Il Solco seminava odio ovunque, specialmente nelle campagne. Allora nacque L’Aratro. Durò solo due anni consumando denaro e fatica inutilmente, ma padre Mariangelo da quel fallimento trovò la sua via più efficace e, apparentemente innocua… trovò la via giusta. La trovò Lui o la Provvidenza? Lui o la sua devozione alla Madonna? Tutti insieme. E anche chi scrive fece la sua piccola parte, perché tra i preti e i laici, più impegnati nelle pastorale, era nata una gran solidarietà con Mariangelo. Per esempio il primo articolo su Frate indovino comparve su stampa nazionale: terza pagina di un rachitico quotidiano cattolico che si chiamava, appunto, Il Quotidiano. Rachitico, ma diffuso in tante parrocchie. Il calendario era appena al quarto anno di vita, lo conoscevano pochissimi. La creatura di Mariangelo prosperò crebbe e portò a casa tanti soldi. I soldi mandano l’acqua all’insù… Ma padre Mariangelo la sparse “abbastanza” bene e ora tutti possono vedere e ora tutti possono narrare e ora tutti possono esaltare e ringraziare. Padre Mariangelo non era un indovino, è stato un santo sacerdote, come quelli che hanno avuto anche talenti naturali e hanno saputo spenderli bene. E’ morto la mattina del 15 novembre, ma la sera del 12 potei vederlo per l’ultima volta. Era, naturalmente, farcito di preghiere, benedizioni e sacre unzioni, ma desiderai impartirgli anche la mia assoluzione: tentativo di restituirgli qualche cosa dei molti doni di grazia da lui ricevuti.
Un lungo periodo di storia travagliata: dall’Aratro al calendario
Padre Mariangelo ci ha lasciato. Non era un indovino ma un buon frate francescano
AUTORE:
Don Remo Bistoni