Intessanti i risultati dell’impegno della Provincia che, in maniera progressivamente crescente dal 2000 ad oggi, ha consentito l’avvio al lavoro di 538 persone appartenenti alle fasce deboli (397 uomini e 141 donne). Un’attività che il servizio disabili del ‘Centro per l’impiego’ di Terni ha svolto con una sorta di promozione e stimolo nei confronti delle aziende in obbligo di assunzione delle categorie svantaggiate, coinvolgendo varie realtà della città. Dopo la l’entrata in vigore della legge 68/99 molti sono stati gli interventi a favore delle fasce deboli in cui sono compresi non solo portatori di handicap, ma anche immigrati, detenuti ed ex detenuti, tossicodipendenti, disoccupati di lunga durata. Attraverso proficui controlli sono stati definiti i profili socio-lavorativi dei disabili per affidare ad ognuno di loro un tipo di lavoro compatibile con il proprio status e che dopo l’assunzione del soggetto disabile prosegue, concordato con l’azienda ove necessario, con un programma attraverso il quale viene monitorato il percorso lavorativo del disabile, per consentire la continuità dell’accesso al mercato del lavoro di soggetti a rischio di esclusione sociale. E, proprio con questi obiettivi, vengono attuate azioni positive per valorizzare le capacità delle persone e delle reti familiari e sociali, con l’integrazione dei vari sistemi da quello socio-sanitario a quello del lavoro e della formazione. Importanti obiettivi sul versante lavoro sono stati raggiunti con la stipula di accordi operativi e protocolli d’intesa con soggetti pubblici anche a sostegno del welfare locale, come quello siglato all’interno della progettazione ‘Umbria Network Sistema Lavoro’ e poi a seguire quelli con l’Asl n.4 e il protocollo con la casa circondariale di Terni e la casa di reclusione di Orvieto. In questo senso utile è stato l’apporto del Lions Club Terni-San Valentino che ha instaurato, già dal 2001, un confronto con la Provincia in materia di avviamento al lavoro delle categorie comprese nella legge 68/99, realizzando anche iniziative comuni. Di questo si è discusso anche in seminario: ‘Progetto per l’affidamento di servizi informativi e di consulenza finalizzato all’inserimento nel mercato del lavoro di soggetti disabili’, coordinato dalla ‘Galgano & Associati’ srl di Roma in collaborazione con Cult-Fish (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) ed Opera Don Calabria, affrontando tematiche connesse all’analisi dell’organizzazione aziendale, l’individuazione delle mansioni, il concetto di qualità sociale delle imprese ed il disability management.
Un lavoro per le fasce deboli
Non solo portatori di handicap, ma anche immigrati, detenuti, tossicodipendenti, e disoccupati
AUTORE:
Elisabetta Lomoro