Si è concluso il Convegno regionale sull’informazione in Umbria. Una grande convergenza ha segnato l’iniziativa nei tre giorni di lavori. Ai 196 delegati ufficiali delle diocesi umbre si sono aggiunti numerosissimi addetti ai lavori, sia della stampa che degli altri linguaggi della comunicazione. Oltre cento attori sul palco di Gubbio, i sessantaquattro musici di Spoleto in Sant’Ercolano, la folta squadra dei tecnici dei servizi, degli uffici diocesani delle comunicazioni sociali, de La Voce, di Umbria Radio, del portale ‘Chiesa in Umbria’, di h24 e della Gazzetta di Foligno. Poi, ci sono stati gli ospiti, numerosissimi ad ogni sessione del convegno. Il sistema mediatico, opportunamente attivato, ha trasmesso in voce e in video, attraverso la Rete, i momenti più significativi della tre giorni di convegno. Ci risulta che siamo stati seguiti, oltre che dal livello nazionale della Conferenza episcopale italiana, che ha voluto il convegno di Perugia come un laboratorio di avanguardia, anche da osservatori assai lontani, ma interessati al fenomeno. La Rai ha dato ampio supporto all’iniziativa, non solo perché il direttore nazionale del Tgr, Angela Buttiglione, ha tenuto la prolusione, ma anche per vari servizi realizzati in questi giorni. Le testate umbre ci hanno dato spazio tutti i giorni dei nostri lavori, e le ringraziamo. L’altissimo numero di giovani presenti a convegno è uno dei dati che ci piace sottolineare, accanto alla qualità degli interventi. La prossima pubblicazione degli Atti darà ragione del lavoro compiuto. Una speciale menzione credo vada fatta per la collaborazione con l’Università di Perugia, che si è fatta presente, soprattutto, per l’animazione della seconda giornata dell’evento. La mattinata del 14 novembre si è svolta all’interno della facoltà di Scienze politiche. Numerosi docenti hanno partecipato alla presentazione della ricerca del prof. Paolo Mancini, dedicata alla rappresentazione del fatto religioso sui quotidiani locali. L’aula prima era gremita di studenti. Attenzione e qualità sono stati i segnali più vistosi registrati nei tre giorni di Perugia: sono una consegna che ci è affidata per un lavoro che necessariamente va a proseguire e di cui il convegno, con la sua lunga preparazione, è stato il primo evento. Il Corso di formazione per animatori della cultura e della comunicazione è l’immediato prosieguo del nostro impegno, in vista di un progetto culturale aperto a tutte le componenti della società, nella ricerca della verità per condividerla. L’amabilità con cui da ogni parte dell’Umbria i partecipanti si sono rapportati è lo stile di ‘Chiesa in Umbria’ che, dal sistema informatico, si è incarnato in decine di persone ben decise a far tesoro di questa felice esperienza.
Un laboratorio seguitissimo
Mons. Fontana: bilancio positivo
AUTORE:
' Riccardo Fontana