“Nelle prossime ore, alcuni voli umanitari, da Varsavia, giungeranno in Italia, permettendo
centinaia di cittadini ucraini di essere accolti da circa 20 Caritas diocesane del nostro Paese”. Lo ha detto l’arcivescovo di Perugia – Città della Pieve e presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti, confermando le notizie diffuse nei giorni scorsi. Con i voli umanitari dovrebbero arrivare in Italia circa seicento profughi.
Numeri ‘destinati a crescere’
“Sono numeri che cresceranno e che richiederanno un’ accoglienza di non breve periodo”, ha aggiunto l’arcivescovo di Perugia aprendo i lavori del Consiglio episcopale permanente. “Le nostre Chiese stanno facendo e faranno la loro parte nell’accoglienza e nell’apertura di corridoi per favorire l’arrivo in sicurezza delle persone che sono bloccate nei Paesi di transito, che non riescono più a proseguire il loro viaggio o sono troppo vulnerabili per farlo. Anche questo è un contributo prezioso alla pace”, ha sottolineato Bassetti. Il cardinale ha poi aggiunto che “la pace è un valore che non si può barattare con nulla. Perché la vita umana non si compra e non si uccide! Sogniamo e vogliamo la pace tra tutti i popoli. Per questo, venerdì 25 marzo, Festa dell’Annunciazione, ci uniremo con i vescovi e i presbiteri di tutto il mondo a Papa Francesco che consacrerà la Russia e l’Ucraina al Cuore Immacolato di Maria: è un ulteriore segno della misericordia di Dio che, al contempo, esprime tutta la preoccupazione del Santo Padre per questa situazione estremamente pericolosa per l’ umanità intera”.
Bassetti: “Fermare inutile strage”
“Alle porte dell’ Europa una guerra devastante sta seminando terrore, morte e distruzione. Il nostro pensiero va alle vittime, ai loro cari e a quanti sono costretti a lasciare le proprie case per cercare un luogo sicuro: uniamo la nostra voce a quella del Santo Padre, affinché ‘ in nome di Dio, si ascolti il grido di chi soffre e si ponga fine ai bombardamenti e agli attacchi’. La nostra voce sale a Dio perché questa ‘inutile strage’ del nostro tempo sia fermata. L’umanità implora un’alba nuova”. Ha detto poi il cardinale aprendo i lavori del Consiglio episcopale permanente. “Di fronte alla fuga di milioni di persone, soprattutto donne e bambini, esprimiamo il nostro vivo e sincero ringraziamento a quanti, in Italia e in tanti altri Paesi, sono impegnati a dare forma e anima all’ accoglienza. È una testimonianza di carità e di fraternità che diventa impegno concreto per un futuro di pace contro il virus dell’ egoismo e dell’ indifferenza”, ha sottolineato l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve. Il cardinale ha detto ancora che “la grave crisi internazionale che stiamo vivendo per via del conflitto in Ucraina evoca per l’Europa il fantasma di un passato che si riteneva ormai definitivamente archiviato. Invece le bombe, la distruzione, le morti ucraine e russe, la devastazione di queste ultime settimane ci hanno messo di fronte a un pericolo, a una minaccia, sempre in agguato”.
Importanza dell’informazione
“Grazie alle testimonianze di giornalisti e operatori della comunicazione, pericolosamente in prima linea per documentare gli accadimenti, ci arrivano le notizie di migliaia di morti, gran parte dei quali sono civili”. “L’auspicio è che la mobilitazione della comunità politica internazionale possa trovare una soluzione al conflitto, intensificando gli sforzi diplomatici per arrivare alla cessazione delle ostilità e dell’indiscriminata violenza, che rappresentano sempre un passo indietro nel cammino dell’umanità”, ha concluso il cardinale Bassetti.