Centinaia di palloncini gialli hanno riempito il cielo sopra Perugia in occasione di “Una giornata senza di noi”, l’iniziativa per sostenere i diritti degli immigrati e contro il razzismo, promossa dal Comitato Primo marzo 2010, appositamente costituito, che si è tenuta anche in altre 60 piazze italiane e in Francia, Spagna e Grecia. E così lunedì 1° marzo oltre 600 immigrati sono scesi in piazza, accompagnati da un folto gruppo di cittadini italiani e rappresentanti delle istituzioni locali per manifestare la loro protesta. Molti gli striscioni e i cartelli con frasi come: “No al razzismo istituzionale”, “Italiani e migranti per una nuova cittadinanza”, “Troppa intelligenza nessun diritto”, “Siamo tutti cittadini”e hanno anche esposto una grande bandiera della pace. Il corteo, partito da piazza Italia, ha percorso corso Vannucci e in piazza IV Novembre si è svolta la manifestazione conclusiva con l’intervento dei partecipanti. Un grido unanime si è levato contro il razzismo e contro le leggi recentemente approvate dal Governo italiano, soprattutto contro la legge riguardante il permesso di soggiorno a punti, dichiarato da molti vergognoso. “Io chiedo il rispetto dei diritti fondamentali della persona – dice una donna algerina -: prima di tutto la dignità, poi la residenza, il permesso di soggiorno, chiedo di capire i nostri problemi e di non fare le leggi senza fondamento. Se una persona non ha lavoro come fa a rinnovare il permesso di soggiorno? La crisi la stiamo vivendo tutti. Io vivo in Italia da 7 anni, mio marito da 20. Abbiamo due figli e ora che non c’è lavoro la situazione si è complicata, prima, invece, stavamo abbastanza bene perché lavoravamo, ora abbiamo un sacco di difficoltà. Rispetto ad altri cittadini stranieri mi sento molto fortunata perché ho il permesso di soggiorno”. Al suo accorato appello si è associato Michele Mommi, uno degli organizzatori della giornata di Perugia, che ha dichiarato: “Questa giornata, dedicata allo sciopero dei migranti, serve per fare capire la loro importanza nell’economia italiana. Da una recente indagine è emerso che il lavoro degli immigrati influisce per il 10% sul Pil italiano. Abbiamo deciso di portare avanti questa manifestazione anche per questo, oltre che per cercare di sconfiggere il razzismo istituzionale che sta condizionando sempre di più l’agenda politica. Vogliamo dare un segnale forte in questo senso. Ci sono anche italiani che manifesteranno oggi, perché la manifestazione è aperta anche a chi si sente straniero in patria, chi si sente estraneo al clima che c’è in Italia”. “Personalmente non ho mai avuto grossi problemi – ha detto Ismael Ali Mouktar –, sono diversi anni che vivo qui a Perugia. Ma non devo guardare la mia situazione. Sono venuto a manifestare perché intorno a me vedo tante persone che soffrono per queste leggi razziste che ogni giorno il Governo approva”.
Tutti in piazza per i diritti
Manifestazione degli immigrati - e anche italiani - a Perugia per iniziativa del noenato Comitato Primo marzo
AUTORE:
Elena Pescucci