Il turismo è una risorsa acclarata ed apprezzata per valori storici, ambientali, artistici e tradizionali, possiede risorse ricettive ed organizzative di qualità che riescono ad ammortizzare in qualche maniera difficoltà infrastrutturali. E’ questa la fotografia del territorio eugubino riepilogata dal Centro Italiano di Studi superiori sul turismo di Assisi a conclusione di una “indagine” durata diversi mesi ed elaborata da specialisti del settore, esperti e conclusa con la sottolineatura che il settore possiede ancora notevoli margini di sviluppo. Questa la ricetta: è la formazione, da parte di esperti e professionisti, sia degli operatori che degli addetti, il terreno sul quale Gubbio deve insistere ed impegnarsi per sviluppare le potenzialità del proprio territorio, attraverso un “modello di sviluppo che sappia cogliere le giuste sinergie, fra il settore turistico e quelli tradizionali, e fra questi ed il territorio”. In particolare è “la dotazione culturale” quella che, per qualità e rilevanza, “presenta ampi margini per una valorizzazione elevata”. Sono queste le conclusioni cui è giunta una indagine del Cst di Assisi, condotta con il patrocinio del Comune ed il contributo della Fondazione Cassa di risparmio di Perugia su Turismo a Gubbio: realtà, prospettive, formazione. Analisi dei fabbisogni professionali e formativi del settore, presentata ieri nella sala trecentesca della residenza comunale. Dinanzi ad una platea dove si segnalava purtroppo l’assenza degli operatori, il progetto, frutto di una ricerca approfondita andata avanti per diversi mesi, è stato introdotto da Loris Nadotti, Stefano Poeta e Maria del Duca, Presidente, Direttore scientifico ed esperta del Cst ed illustrato in dettaglio da Sara Ricci. In avvio anche un intervento di Giuliano Masciarri, segretario generale della Fondazione Carisperugia e del sindaco di Gubbio Orfeo Goracci. Proprio da Goracci sono arrivate alcune anticipazioni interessanti sulle strategie ed iniziative future per il potenziamento del turismo “una realtà che ha un peso rilevantissimo tanto da coinvolgere, dopo il pubblico impiego e le grandi aziende eugubine, centinaia e centinaia di operatori e di imprese”. Un settore che presenta quest’anno, nel quadro di una situazione fortemente negativa, dati in controtendenza rispetto all’andamento generale. Al 30 settembre infatti gli arrivi denunciano un calo dello 0,77% e le presenze del 2,1%. Collegandosi alle conclusioni degli esperti del Cst, richiamando l’incidenza, a livello di promozione e di immagine, delle grandi manifestazioni, ha annunciato, è una autentica anticipazione, l’intenzione di promuovere nei prossimi due anni “eventi culturali” legati alle celebri “Tavole Eugubine”, una risorsa unica e tipica per rilevanza scientifica, o agli episodi della vita di San Francesco che hanno avuto Gubbio per scenario.
Turismo a Gubbio
La fotografia del territorio eugubino riepilogata dal Centro italiano di studi superiori sul turismo di Assisi a conclusione di una "indagine"
AUTORE:
G.B.