di Pier Giorgio Lignani
“Via l’Italia dalla Nato, via la Nato dall’Italia!” era uno degli slogan preferiti dai cortei studenteschi negli anni Settanta. Sono passati decenni, ma la Nato è sempre lì; anche se adesso è arrivato a confonderci le idee il presidente Trump, che in un vertice a Bruxelles ha minacciato di ritirare gli Usa dalla Nato se gli alleati europei non faranno il loro dovere per quanto riguarda le spese dell’alleanza. Il che suona un po’ strano, come se il Papa minacciasse di ritirare il Vaticano dalla Chiesa cattolica se le diocesi non verseranno i contributi. Poi si è rimangiato tutto, ma intanto ha dato l’ennesima conferma dell’imprevedibilità del personaggio, e questo non aiuta, in un momento nel quale i rapporti internazionali stanno diventando difficili e riaffiorano rancori e diffidenze che sembravano spariti per sempre.
Ma che cos’è la Nato, a che serve, chi l’ha voluta? È stata un sottoprodotto della pace susseguita alla Seconda guerra mondiale, o più precisamente della “guerra fredda” sorta fra quelle che erano state le due maggiori potenze vincitrici, gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica, portatrici di due ideologie politiche antitetiche, ma anche di aspirazioni molto concrete di egemonia politica, economica e militare (continua a leggere gratuitamente sull’edizione digitale de La Voce).