Ha aperto i battenti il 18 giugno e si concluderà domenica 26, il “Meeting dei giovani” di San Nicolò (Spoleto), con un’interrogativo forte al centro di tutto, come ogni anno. In questa diciannovesima edizione, infatti, il titolo di tutto è “‘Salute, ambiente, lavoro’ quale relazione?” .
Si tratta certamente di tre elementi correlati, “tre aspetti di un unico cammino” – scrive il parroco di San Nicolò, don Vito Stramaccia, nell’invito – “Tutti sappiamo molto bene che non può coesistere l’uno senza l’altro. La qualità della vita è un aspetto importante, ma per raggiungere questo quale ambiente deve esserci? E il lavoro è solo una meteora per qualcuno? Allora, nella misura in cui tutte e tre queste dimensioni sono ben armonizzate c’è futuro per tutti”.
Da qui scaturiscono altri interrogativi, in merito a comportamenti scelte politiche e sociali, tutti aspetti che il meeting di San Nicolò ha voluto mettere in luce per scuotere gli animi di chi è chiamato a “dare una mano” per un futuro migliore, se così si può dire.
E chi è “chiamato”? tutti, chi in qualità di cittadino e chi in funzione della mansione che si assume più direttamente nella società. “Il Meeting di San Nicolò” – dice ancora don Vito – vuol porre l’attenzione sulla qualità della vita, sull’ambiente e sul lavoro nella logica di trovare convergenze e motivazioni per provare a non piangerci più addosso, ma a lavorare insieme per il nostro futuro”.
È così che la manifestazione della parrocchia dell’Alta Marroggia ha messo insieme varie attività per dieci giorni, dalla fiaccolata per le vittime della strada – organizzata come ogni anno grazie al Comitato per la Vita “O. Cialucco” – alla tavola rotonda di domenica scorsa, proprio incentrate sul tema principale. Ma anche tanti spettacoli differenti, “per tutti i gusti” e questo ha fatto sì che ogni giorno il tendone della festa fosse affollato: dallo spettacolino dei bambini del catechismo alla serata di cabaret, dall’esibizione della scuola di danza alla serata con i gruppi parrocchiali dell’Arcidiocesi.