Francesca è partita come volontaria della Gmg, insieme ad altri umbri e italiani era nel piccolo esercito che curava l’accoglienza dei pellegrini di tutto il mondo. Tornerà a Perugia a fine settimana, intanto ci ha inviato via e-mail alcune impressioni raccolte dal suo invidiabile punto d’osservazione: l’Info – Centre della Gmg.L’interesse dei canadesi per la Giornata mondiale della gioventù si è destato all’improvviso dopo mesi e mesi di preparazione e dopo un’opera di sensibilizzazione fatta anche attraverso manifesti pubblicitari e stendardi posti qua e là per la città, oltre che nelle parrocchie. Sembra che alla fine l’impatto sulla città di migliaia e migliaia di giovani arrivati all’improvviso nel giro di pochi giorni abbia prodotto il suo effetto. L’arrivo del Papa martedì 23 luglio ha fatto il resto: le prime pagine dei giornali principali della città e della regione pubblicavano foto giganti di Giovanni Paolo II e l’interesse è salito come mai prima. Misuratore di questo fenomeno è stato l’Info Centre della Gmg 2002, il cui numero telefonico è stato attivo 24 ore su 24 per tutta la settimana dal 21 al 28 luglio. Il crescendo di chiamate, nel corso della settimana, ha raggiunto le punte massime nei giorni di giovedì, quando il Papa ha incontrato i giovani per la cerimonia di accoglienza, con 3.005 chiamate e di più ancora, il venerdì, con 3.250. Un notevole numero di volontari, provenienti dalle Americhe e anche dall’Europa, ha supportato il lavoro dello staff vero e proprio dell’Info Centre, operante già dal settembre 2001. Giovani e meno giovani hanno garantito una risposta alle migliaia di telefonate riguardanti alloggio, trasporti, sicurezza, iscrizioni e via dicendo, in inglese, francese, spagnolo, italiano, polacco e tedesco, solo per dire le lingue più conosciute. Un servizio radio provvedeva, quindi, a contattare i vari settori dell’organizzazione per risolvere i problemi che si presentavano. Le iscrizioni, aperte fino all’ultimo momento, hanno contribuito certamente a questo crescendo di telefonate: le registrazioni si potevano fare anche ai cancelli d’ingresso di Downsview Park. Ma anche il fatto che la Messa di domenica fosse aperta a tutti ha suscitato l’interesse non solo dei canadesi, ma anche dei vicini statunitensi. “Voglio vedere il Papa!” era la motivazione più frequente tra quei tanti che chiamavano per avere informazioni su orario e modalità di accesso al Downsview Park. Erano disposti, e di fatto molti lo sono stati, ad andare ai cancelli d’ingresso fin dalle 4.00 del mattino, orario di apertura a tutti coloro che non si erano registrati come pellegrini, pur di vedere il Papa da vicino. Non sapevano di dover fare i conti con i pellegrini che hanno passato la notte all’aperto in attesa dell’inizio della Messa. Ma molti hanno comunque osato, sfidando le cattive condizioni del tempo. L’interesse non era solo dei giovani cattolici: molti adulti e anziani, alcuni anche cristiani di altre confessioni, si sono lasciati prendere da questo “fenomeno” che è la Gmg… e il Papa! “Riuscirò a fargli delle foto da vicino?”, “Potete fare in modo di far arrivare uno dei miei dipinti al Papa?”. Ma c’era anche chi era interessato semplicemente a ricevere la sacca del pellegrino e si domandava se l’avesse potuta ricevere ugualmente qualora si fosse iscritto ai cancelli di Downsview. Purtroppo non sono mancate le numerose lamentele giunte anche via e-mail per problemi logistici. La più simpatica quella di un cittadino di Toronto: “Ricevevo una telefonta ogni ora circa che chiedeva informazioni sulla Gmg… vedete, il mio cellulare personale ha il numero uguale al vostro, se non fosse per una cifra… Spero che in futuro non accadano cose simili ad altri!”.
Toronto si è improvvisamente “risvegliata”
Un crescendo di interesse per avere informazioni non solo da parte dei giovani
AUTORE:
da TorontoFrancesca Acito