Oltre 150 giovanissimi si sono lasciati “toccare il cuore”, rispondendo all’invito del Servizio diocesano per la Pastorale giovanile che, venerdì 14 novembre scorso, nella chiesa di Santa Maria Maggiore di Spello, ha organizzato il primo degli incontri diocesani rivolti a loro.
Il tema dell’incontro era “Toccare … con tutto il cuore”, e s’inserisce in una serie di appuntamenti rivolti ai giovanissimi che hanno come fil rouge il desiderio di invitare i ragazzi a mettere in gioco loro stessi in profondità, fino a giungere al proprio cuore. La partecipazione di quasi tutti i gruppi parrocchiali, accompagnati dai loro parroci ed educatori, ha permesso di vivere un momento di incontro, testimonianza, preghiera e condivisione.
Alla gioiosa accoglienza animata dalle suore Adoratrici di Cristo in Spirito e Verità e dal direttore della Pastorale giovanile, Michele Tufo, ha fatto seguito la forte testimonianza di Maddalena e delle sue sorelle della Casa della povera gente di Spello, che ha coinvolto i giovani in prima persona a riflettere sulla povertà non solo come una condizione degradante della dignità della persona, ma anche come un’occasione per accogliere e toccare l’altro e, nello stesso tempo, lasciarsi toccare profondamente dal suo bisogno. Ed è stata proprio questa riflessione che ha fatto da trait d’union con la preghiera vissuta nella chiesa delle Suore Agostiniane di S. Maria Maddalena di Spello: toccare e lasciarsi toccare dall’altro per arrivare al suo ed al nostro cuore, partendo proprio dalla parabola evangelica del “Buon Samaritano”, commentata dal vescovo Gualtiero, che ha augurato ai ragazzi di abbandonare l’indifferenza e diffidenza verso l’altro per poter toccare, con lo sguardo prima e con le mani poi, arrivando così fino al cuore, il fratello che si fa prossimo.
Il momento di preghiera, animato dalle suore di San Giuseppe di Chambery e dalle Adoratrici di Cristo in Spirito e Verità, ha consentito un coinvolgimento tra i giovanissimi della diocesi e chi la povertà l’ha scelta, fino a voler vivere nel nascondimento, cioè le suore Agostiniane di S. Maria Maddalena, che hanno “aperto” le porte del loro monastero per incontrare e toccare il cuore di questi ragazzi. La scelta di celebrare un momento di preghiera in questo luogo non è stata casuale, ma la Pastorale Giovanile ha voluto anticipare proprio con i giovani l’anno dedicato alla vita consacrata indetto da papa Francesco, facendo toccare e scoprire così il grande dono e tesoro prezioso che hanno: la semplicità, la preghiera e la condivisione.
La serata si è conclusa con un momento di agape fraterna reso possibile dall’accogliente disponibilità del parroco, don Diego, e della comunità di Santa Maria Maggiore di Spello.