E’ stata una grande festa per la diocesi di Gubbio, quella che ha salutato la consacrazione al sacerdozio di Marco Cardoni e quelle al diaconato permanente di Mauro Pierucci e Carlo Carosati. Una festa in Cattedrale, con la lunga e suggestiva celebrazione seguita da centinaia e centinaia di persone, in particolare dai giovani, e trasmessa anche in diretta televisiva da Trg. Una festa di allegria e di gioia, nella stessa giornata di sabato scorso, presso l’oratorio cittadino, seguita domenica da quella della parrocchia di Casamorcia in occasione della prima messa celebrata dal novello sacerdote. In duomo, presentando all’assemblea i tre candidati alla consacrazione, anche monsignor Pietro Bottaccioli si è commosso, ricordando che il seme della vocazione al sacerdozio e al diaconato è stato piantato in tutti e tre da don “Leo” Giannelli, nei suoi anni di lavoro con l’Ufficio di pastorale giovanile. “Carissimi Marco, Carlo e Mauro – ha detto il Vescovo durante l’omelia – l’intenzione di servire i fratelli da tempo è viva in voi, trasmessavi come per contagio da don Leonardo, il prete a cui fin dall’inizio del mio episcopato affidai i giovani della diocesi. Un prete con una presa straordinaria sui giovani perché testimone di una dedizione senza risparmio ai fratelli, i più bisognosi di aiuto umano e spirituale. Un prete per gli altri e preferibilmente per gli ultimi: dalla sua scuola siete venuti tutti e tre”. Parole che da un paio d’anni, ormai, don Leonardo sta testimoniando sulle alture della Bolivia, come missionario nella rete dell’Operazione Mato Grosso, l’organizzazione di padre Ugo De Censi con cui ha avuto sempre uno stretto legame, che ha trasmesso in parte anche ai tre nuovi consacrati. Marco Cardoni, 27enne della parrocchia di Casamorcia, nel settembre scorso era stato già ordinato diacono. Ha studiato teologia ad Assisi per cinque anni, poi ha svolto un anno di servizio nella delegazione Caritas regionale, lavorando spesso anche in Kosovo nel campo allestito a Klina. Ha poi ripreso e concluso gli studi teologici. Negli ultimi mesi ha svolto il suo servizio diaconale presso la parrocchia di Madonna del Prato. Svolgerà il suo servizio come amministratore apostolico della parrocchia di San Bartolomeo di Camporeggiano, anche se si tratterà solo di un incarico temporaneo. Il lavoro più consistente, di fatto, sarà quello in mezzo ai giovani. Marco abiterà nella casa di accoglienza e formazione di Branca, per essere punto di riferimento per i ragazzi e i giovani che gravitano intorno a quella struttura. Ma si dedicherà anche all’oratorio cittadino “Don Bosco” di via Massarelli, cuore pulsante delle attività di pastorale giovanile. E negli ambienti diocesani della Pastorale giovanile sono maturate anche le vocazioni al diaconato di Mauro Pierucci e Carlo Carosati. Mauro da un paio d’anni è proprio responsabile dell’Ufficio diocesano di pastorale giovanile. Trentacinque anni, sposato e con una bambina, lavora nella cooperativa sociale Corinzi 13 e proviene dall’unità pastorale di San Pietro – San Giovanni. Anche Carlo Carotati lavora nella Corinzi 13 e si occupa dell’Ufficio diocesano della Caritas. Trentanove anni, anche lui sposato, con quattro figli, da tempo ha aperto la sua famiglia all’accoglienza di giovani e persone in difficoltà. Mauro e Carlo hanno compiuto quattro anni di cammino formativo e spirituale, tra cui due anni di scuola di teologia a Perugia e un anno di formazione teologica curata da don Sergio Mangoni.
Testimoni di una dedizione senza risparmio agli ultimi
Grande festa in Cattedrale per Mauro Pierucci, Marco Cardoni e Carlo Carosati
AUTORE:
Daniele Morini