Continua l’impegno per la ricostruzione degli edifici di culto danneggiati dal terremoto del 2016 che vede protagoniste le diocesi dell’area interna ed esterna al cratere. Per fare il punto della situazione e individuare i prossimi passi da compiere, mercoledì 24 marzo si è svolto un incontro – riporta un comunicato dal sito della Cei – tra il Commissario straordinario, Giovanni Legnini, il Segretario generale della Cei, mons. Stefano Russo, il direttore dell’Ufficio nazionale per i beni cultuali ecclesiastici e l’edilizia di culto, don Valerio Pennasso, i Vescovi delle diocesi interessate, alcuni tecnici della Struttura commissariale e dei territori.
“Vogliamo dire grazie – ha affermato mons. Russo – a chi si mette al servizio di questa importante opera che ha l’obiettivo di recuperare il volto riconoscibile del nostro territorio. I borghi d’Italia sono fortemente caratterizzati dalla presenza degli edifici di culto, quali luoghi aggregativi dal valore universale” . Per il Segretario generale della Cei, “se valorizzato, il Centro Italia, ricco di centri storici dal grande richiamo, può diventare il segno della rinascita per l’intero Paese”.
“L’ordinanza 105 sulla semplificazione della ricostruzione degli edifici di culto è strategica per garantire un punto di riferimento non solo alle comunità ecclesiali, ma anche ai Comuni, ai sindaci e ai cittadini”, ha aggiunto don Pennasso evidenziando che “le Chiese hanno un valore simbolico: se manca l’edificio ecclesiastico, manca il paese”. Da parte delle diocesi interessate dal sisma, ha rilevato ancora, “lo sforzo è grande: i Vescovi hanno assunto questo impegno come responsabilità verso le comunità locali, anche quelle più piccole, cercando percorsi di realizzazione degli interventi più urgenti in base all’immobile e alla sua rilevanza storico-artistica, alle necessità della comunità e al contesto territoriale”.
“Per sostenere lo sforzo organizzativo, abbiamo creato una struttura tecnica di supporto per essere concretamente al fianco delle diocesi, che sono i soggetti attuatori”, ha spiegato Legnini annunciando che “entro l’anno ci saranno nuove opportunità di finanziamento di progetti di restauro o di ricostruzione delle Chiese”.
Intanto, per verificare lo stato di avanzamento degli interventi, sono stati predisposti un’attività di monitoraggio costante e un censimento degli edifici non ancora compresi nell’elenco di quelli finanziati così da delineare un quadro completo del danneggiamento provocato dal terremoto del 2016.
Mentre è in fase di realizzazione una piattaforma che fungerà da unico database nazionale aiutando così a mantenere aggiornato lo stato dell’arte, sul portale https://bce.chiesacattolica.it/interventi/ è già possibile seguire lo stato di avanzamento degli interventi nelle diverse diocesi.