Per la dichiarazione ufficiale di chi sarà sindaco di Terni a seguito delle elezioni del 25 maggio scorso si dovrà attendere l’8 giugno, perché nessuno dei 12 candidati a sindaco ha raggiunto il 50% dei voti validamente espressi più uno.
Il sindaco uscente Leopoldo Di Girolamo del Pd ha avuto 22.930 voti pari al 47,5% e se la dovrà vedere con il candidato di FI Paolo Crescimbeni, giunto secondo con 9.581 voti, pari al 19,8%. Tra questi due ci sarà il ballottaggio. A dire il vero, al momento in cui scriviamo, c’è una riserva da parte del Movimento 5 stelle, terzo con la candidata Angelica Trenta e 8.889 voti, pari al 18,41%, che ha chiesto un riconteggio dei voti contestati per una differenza con Crescimbeni di 600 voti circa. Inoltre non è ancora stata scrutinata una sezione elettorale, ma poco cambierà. È facile prevedere che vincerà Di Girolamo, sindaco uscente, perché la differenza di voti con lo sfidante è notevole. A priori, nessuna sorpresa può essere esclusa, ma al ballottaggio si sa che calerà significativamente il numero dei votanti perché alcuni non troveranno più sulla scheda il loro candidato preferito, perché cala l’interesse generale e infine perché molti dei candiati consiglieri non “concorreranno” più (come si dice) a conquisare voti per sé, il che in ogni modo significava voti anche per il candidato sindaco cui facevano riferimento.
Va anche considerato che non tutto il centro-sinistra era confluito sulla candidatura a sindaco di Di Girolamo: Rifondazione comunista, diversamente dalle elezioni precedenti del 2009, aveva presentato un proprio candidato, e all’ultimo momento l’ex presidente della Circoscrizione Est, Stefano Bolletta del Pd, avendo chiesto invano le elezioni primarie, aveva presentato una propria lista con la sua propria candidatura a sindaco. È presumibile che questi voti adesso andranno a Di Girolamo. Dall’esito del ballottaggio dipenderà la composizione del Consiglio comunale, di 32 eletti. Fin d’ora, al prossimo Sindaco e ai consiglieri eletti l’augurio di buon lavoro: la città molto si attende da loro. I cittadini hanno dato loro fiducia, ed essi non dovranno deluderli.
Il voto nei comuni del territorio diocesano
ALVIANO Giovanni Ciardo, della lista civica Nuovi Orizzonti, che, con 607 voti (il 59,21%) si aggiudica la poltrona di sindaco contro lo sfidante Alfredo Santi di Alviano in movimento, fermo al 40,78%.
GUARDEA Il nuovo sindaco è Giampiero Lattanzi di Per Guardea, che ha preso il 57,41% dei voti (720 sui 1254 totali) contro il 42,58% di Andrea Basilici, candidato di Cittadini in Comune.
LUGNANO IN TEVERINA Vince con il 64,58% dei voti (662 voti su 1025) Gianluca Filiberti di Uniti per unire, mentre Eleonora Ruco di Obiettivo Comune si ferma al 35,41%.
OTRICOLI È ufficialmente sindaco Domenico Gregori di Fare per Otricoli, unico candidato presentatosi alle urne.
PENNA IN TEVERINA Anche Stefano Paoluzzi di Progetto Penna, unico candidato, è ufficialmente sindaco.
SAN GEMINI Leonardo Grimani di Uniti per San Gemini con il 53,30% delle preferenze (1558 voti su 2912) vince su Gianni Medei di Obiettivo Comune ( 46,49% ).
STRONCONE Alberto Falcini di Insieme per cambiare con il 45,24% dei voti si aferma (1305 su 2884) contro gli avversari Elisabetta Corbucci di Stroncone Democratica (35,22%) e Nicola Beranzoli di Stroncone protagonista (19,52%).
CONFIGNI (RI) Angelandrea Angelici di Uniti per rinascere con 244 voti su 467 (52,24%), batte Luciano Leonardi di Crescere Insieme.
VACONE (RI) Sono bastati 97 voti (53,29%) a Roberto Renzi di Per Vacone per diventare sindaco del piccolo Comune. Niente da fare per Giuseppe Mellini di Patto per la Sabina, fermo a 85 preferenze.