Aiutare la vita nascente e le giovani donne a divenire mamme. Anche nella nostra diocesi il Movimento per la vita torna in piazza e nelle parrocchie per celebrare la Giornata per la vita con l’iniziativa “Primule per la vita nascente”. Le offerte raccolte ai banchetti allestiti dai volontari nelle parrocchie sabato 31 gennaio e domenica 1° febbraio, sia all’ospedale di Terni il 2 e 3 febbraio, saranno destinate ad aiutare economicamente le donne in gravidanza in grave difficoltà.
In preparazione alla giornata celebrativa, venerdì 30 gennaio alle ore 21 nella chiesa di San Pietro a Terni si terrà la veglia di preghiera per la vita, presieduta dal vescovo Giuseppe Piemontese.
Attraverso questo contributo sono stati aiutati a nascere 182 bambini in questi ultimi 9 anni di attività di volontariato, e altri 9 sono in arrivo nel 2015. Lo scorso anno sono state aiutate 53 donne in gravidanza, con 21 nuovi casi e 32 bambini nati nel 2014. Sette donne sono state aiutate con il progetto Gemma a livello locale, e 41 con generi alimentari e beni essenziali fino al primo anno di vita del bambino.
Il progetto Gemma prevede l’offerta di un contributo mensile, da singoli o in gruppo, per 18 mesi per realizzare una “adozione prenatale a distanza”. In questo modo la mamma in gravi condizioni economiche riceve un aiuto dal primo trimestre di gravidanza fino al primo anno di vita del figlio.
Il Mpv, con sede in via Campomicciolo 143, svolge attività di accoglienza e compagnia alle mamme, seguite in gravidanza, e ai loro bambini, dopo la nascita. Presso la stessa sede si raccolgono vestiti per neonati, carrozzine, lettini, culle, infansit, seggioloni, ecc., il mercoledì dalle ore 16 alle ore 18, e il giovedì dalle ore 10 alle ore 12. Importante è ricordare alle mamme in difficoltà il riferimento telefonico gratuito SOS Vita 8008 13000 e quello dell’associazione di Terni, 334 147114, attivi 24 ore su 24.
Nel messaggio per la 37a Giornata per la vita, Solidali per la vita, i Vescovi italiani ricordano che “la solidarietà verso la vita – accanto a queste strade e alla lodevole opera di tante associazioni – può aprirsi anche a forme nuove e creative di generosità, come una famiglia che adotta una famiglia. Possono nascere percorsi di prossimità nei quali una mamma che aspetta un bambino può trovare una famiglia, o un gruppo di famiglie, che si fanno carico di lei e del nascituro, evitando così il rischio dell’aborto al quale, anche suo malgrado, è orientata. La fantasia dell’amore può inaugurare un nuovo umanesimo: vivere fino in fondo ciò che è umano (…) migliora il cristiano e feconda la città. La costruzione di questo nuovo umanesimo è la vera sfida che ci attende e parte dal sì alla vita”.