VIII centenario francescano Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/viii-centenario-francescano/ Settimanale di informazione regionale Fri, 23 Jun 2023 15:46:53 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 https://www.lavoce.it/wp-content/uploads/2018/07/cropped-Ultima-FormellaxSito-32x32.jpg VIII centenario francescano Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/viii-centenario-francescano/ 32 32 Papa Francesco incontra il coordinamento ecclesiale per l’VIII Centenario Francescano https://www.lavoce.it/papa-francesco-incontra-il-coordinamento-ecclesiale-per-lviii-centenario-francescano/ Wed, 02 Nov 2022 11:36:50 +0000 https://www.lavoce.it/?p=69141 Udienza Papa Francesco VIII Centenario

Papa Francesco ha ricevuto in udienza nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico il coordinamento ecclesiale per l'VIII Centenario Francescano. Costituito circa un anno fa a Greccio, dalle Diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, di Rieti e di Arezzo, con rappresentanti di tutte le famiglie francescane del primo e secondo ordine, dell’ordine francescano secolare e delle congregazioni francescane. L’organismo ecclesiale sta curando l’organizzazione di una serie di eventi, dal 2023 al 2026, riguardanti eventi legati alla realizzazione del primo presepe, al cantico delle creature e al transito di San Francesco d’Assisi. Celebrazioni, che abbracceranno i territori dal Lazio alla Toscana per culminare in Umbria ad Assisi nel 2025 e 2026. "Siamo stati invitati -ha affermato il sindaco Stefania Proietti- dal coordinamento ecclesiale all’incontro con Papa Francesco, che ha dato il via a un percorso che auspichiamo diventi un passaggio spirituale ma anche culturale per le nostre città e per l’Italia intera. La volontà delle diocesi coinvolte e delle famiglie francescane, è di organizzare e celebrare insieme questi storici anniversari e anche noi amministratori vogliamo compiere questo percorso con spirito sinodale. Per questo ci siamo già dati appuntamento il prossimo 23 dicembre ad Assisi, dove sigleremo formalmente il patto di amicizia con il Comune di Greccio che si appresterà a vivere il centenario del primo presepe che culminerà a dicembre 2023. Sarà una occasione di coordinamento e di lavoro comune per partecipare tutti i nostri territori di questi importantissimi momenti celebrativi, valorizzando reciprocamente città e comunità nello spirito di San Francesco. Avere la benedizione del Papa per l’avvio di questo cammino -ha concluso il sindaco- è uno stimolo e un incitamento ad attuare sempre di più i valori francescani della pace e della fraternità, a lavorare insieme oltre i confini per valorizzare ogni posto dove il nostro Santo ha operato per evangelizzare". Nelle mani di Papa Francesco il sindaco di Assisi ha consegnato i disegni e i pensieri di pace raccolti dagli alunni e dagli studenti delle scuole del territorio comunale, per testimoniare come l’intera comunità assisana voglia essere ogni giorno coerente con il messaggio coraggioso di Papa Francesco per la pace e la giustizia sociale.]]>
Udienza Papa Francesco VIII Centenario

Papa Francesco ha ricevuto in udienza nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico il coordinamento ecclesiale per l'VIII Centenario Francescano. Costituito circa un anno fa a Greccio, dalle Diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, di Rieti e di Arezzo, con rappresentanti di tutte le famiglie francescane del primo e secondo ordine, dell’ordine francescano secolare e delle congregazioni francescane. L’organismo ecclesiale sta curando l’organizzazione di una serie di eventi, dal 2023 al 2026, riguardanti eventi legati alla realizzazione del primo presepe, al cantico delle creature e al transito di San Francesco d’Assisi. Celebrazioni, che abbracceranno i territori dal Lazio alla Toscana per culminare in Umbria ad Assisi nel 2025 e 2026. "Siamo stati invitati -ha affermato il sindaco Stefania Proietti- dal coordinamento ecclesiale all’incontro con Papa Francesco, che ha dato il via a un percorso che auspichiamo diventi un passaggio spirituale ma anche culturale per le nostre città e per l’Italia intera. La volontà delle diocesi coinvolte e delle famiglie francescane, è di organizzare e celebrare insieme questi storici anniversari e anche noi amministratori vogliamo compiere questo percorso con spirito sinodale. Per questo ci siamo già dati appuntamento il prossimo 23 dicembre ad Assisi, dove sigleremo formalmente il patto di amicizia con il Comune di Greccio che si appresterà a vivere il centenario del primo presepe che culminerà a dicembre 2023. Sarà una occasione di coordinamento e di lavoro comune per partecipare tutti i nostri territori di questi importantissimi momenti celebrativi, valorizzando reciprocamente città e comunità nello spirito di San Francesco. Avere la benedizione del Papa per l’avvio di questo cammino -ha concluso il sindaco- è uno stimolo e un incitamento ad attuare sempre di più i valori francescani della pace e della fraternità, a lavorare insieme oltre i confini per valorizzare ogni posto dove il nostro Santo ha operato per evangelizzare". Nelle mani di Papa Francesco il sindaco di Assisi ha consegnato i disegni e i pensieri di pace raccolti dagli alunni e dagli studenti delle scuole del territorio comunale, per testimoniare come l’intera comunità assisana voglia essere ogni giorno coerente con il messaggio coraggioso di Papa Francesco per la pace e la giustizia sociale.]]>
Senatori Nencini e Alessandrini in visita al santuario della Spogliazione di Assisi https://www.lavoce.it/senatori-nencini-e-alessandrini-in-visita-al-santuario-della-spogliazione-di-assisi/ Tue, 04 Jan 2022 08:42:01 +0000 https://www.lavoce.it/?p=64349

Visita ufficiale al vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino del senatore Riccardo Nencini, presidente della Commissione culturale di Palazzo Madama e relatore del Disegno di Legge sulle celebrazioni per l’VIII centenario dalla morte di San Francesco D’Assisi e della senatrice Valeria Alessandrini, membro della 7a commissione del Senato e referente umbra per l'VIII centenario francescano.

La visita al santuario della Spogliazione

I due parlamentari sono stati accolti nel Santuario della Spogliazione e accompagnati dal Vescovo e dal vicario per l'economia, don Cesare Provenzi, alla scoperta di questo luogo, prima icona francescana e simbolo di diverse stratificazioni storiche che partono dall'era pre-cristiana con la Domus di Properzio all'epoca contemporanea con il Museo della Memoria e la presenza nella chiesa di Santa Maria Maggiore del corpo del Beato Carlo Acutis. All'incontro erano presenti anche l'architetto Alfio Barabani e la collega Elisa Brunelli che hanno guidato i due parlamentari nell'area del cantiere dove sono in corso i lavori di riscoperta dell'antico episcopio all'epoca di San Francesco.

Mons. Sorrentino: "il cuore religioso dell'Assisi di Francesco era proprio qui"

“Siamo felici di questa visita – ha detto mons. Domenico Sorrentino – perché il cuore religioso dell'Assisi di Francesco era proprio qui; qui dove il giovane re delle feste si fece povero per essere tutto di Dio e dei fratelli. In questo luogo si è consumato un altro momento importante della storia di Santo – ha aggiunto il vescovo – quando, prima di andare a morire alla Porziuncola, Francesco passò qui gli ultimi giorni della sua vita, forse componendo l'ultima strofa del Cantico di Frate Sole dedicato proprio a sorella morte”.

"L'importanza di far conoscere la storia attraverso la valorizzazione dei luoghi"

Vivo apprezzamento per l'opera di riscoperta dell'antico Episcopio e alla promozione del polo spirituale e culturale del Santuario della Spogliazione è stata espressa dai due senatori che hanno sottolineato “l'importanza di far conoscere la storia, attraverso la valorizzazione dei luoghi e dei momenti della vita di San Francesco, santo del mondo, simbolo di fratellanza, pace, custodia del Creato e amore universale”.

Nencini: "Visita indispensabile per definire il disegno di legge per l'ottavo centenario"

Nencini ha aggiunto: “Una visita indispensabile per definire il disegno di legge per l’ottavo centenario coinvolgendo da subito i tanti protagonisti a partire dal mondo ecclesiastico”.]]>

Visita ufficiale al vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino del senatore Riccardo Nencini, presidente della Commissione culturale di Palazzo Madama e relatore del Disegno di Legge sulle celebrazioni per l’VIII centenario dalla morte di San Francesco D’Assisi e della senatrice Valeria Alessandrini, membro della 7a commissione del Senato e referente umbra per l'VIII centenario francescano.

La visita al santuario della Spogliazione

I due parlamentari sono stati accolti nel Santuario della Spogliazione e accompagnati dal Vescovo e dal vicario per l'economia, don Cesare Provenzi, alla scoperta di questo luogo, prima icona francescana e simbolo di diverse stratificazioni storiche che partono dall'era pre-cristiana con la Domus di Properzio all'epoca contemporanea con il Museo della Memoria e la presenza nella chiesa di Santa Maria Maggiore del corpo del Beato Carlo Acutis. All'incontro erano presenti anche l'architetto Alfio Barabani e la collega Elisa Brunelli che hanno guidato i due parlamentari nell'area del cantiere dove sono in corso i lavori di riscoperta dell'antico episcopio all'epoca di San Francesco.

Mons. Sorrentino: "il cuore religioso dell'Assisi di Francesco era proprio qui"

“Siamo felici di questa visita – ha detto mons. Domenico Sorrentino – perché il cuore religioso dell'Assisi di Francesco era proprio qui; qui dove il giovane re delle feste si fece povero per essere tutto di Dio e dei fratelli. In questo luogo si è consumato un altro momento importante della storia di Santo – ha aggiunto il vescovo – quando, prima di andare a morire alla Porziuncola, Francesco passò qui gli ultimi giorni della sua vita, forse componendo l'ultima strofa del Cantico di Frate Sole dedicato proprio a sorella morte”.

"L'importanza di far conoscere la storia attraverso la valorizzazione dei luoghi"

Vivo apprezzamento per l'opera di riscoperta dell'antico Episcopio e alla promozione del polo spirituale e culturale del Santuario della Spogliazione è stata espressa dai due senatori che hanno sottolineato “l'importanza di far conoscere la storia, attraverso la valorizzazione dei luoghi e dei momenti della vita di San Francesco, santo del mondo, simbolo di fratellanza, pace, custodia del Creato e amore universale”.

Nencini: "Visita indispensabile per definire il disegno di legge per l'ottavo centenario"

Nencini ha aggiunto: “Una visita indispensabile per definire il disegno di legge per l’ottavo centenario coinvolgendo da subito i tanti protagonisti a partire dal mondo ecclesiastico”.]]>
VIII centenario francescano. Nasce il coordinamento per i tre anni di celebrazioni. https://www.lavoce.it/viii-centenario-francescano-nasce-il-coordinamento-per-i-tre-anni-di-celebrazioni/ Sun, 28 Nov 2021 12:00:21 +0000 https://www.lavoce.it/?p=63368

Domani 29 novembre 2021 alle ore 17, nel giorno della festa dei Santi Francescani, si terrà al Santuario di Greccio la cerimonia per l’Annuncio dell’VIII Centenario Francescano 2023-2026. Un “centenario” lungo tre anni che attraversa momenti signficativi della vita di san Francesco: la “Regola Bollata” a Fonte Colombo (Rieti) e il Primo Presepe di Greccio  nel 1223, le Stimmate della Verna nel 1224, la composizione del Cantico delle Creature nel 1225 e della morte del Santo avvenuta il 3 ottobre del 1226.

Coordinamento tra diocesi e Province dei frati minori

Per l'occasione sarà siglato un Coordinamento ecclesiale tra i soggetti a diverso titolo impegnati a promuovere la celebrazione di tali ricorrenze, perché le celebrazioni avvengano nel modo più coordinato e fruttuoso. I firmatari del Coordinamento saranno: monsignor Domenico Sorrentino per la Diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino, monsignor Domenico Pompili per la Diocesi di Rieti, monsignor Riccardo Fontana per la Diocesi di Arezzo, padre Francesco Piloni per la Provincia Serafica dei Frati Minori di San Francesco (Umbria e Sardegna), padre Luciano De Giusti per la Provincia dei Frati Minori di San Bonaventura da Bagnoregio (Abruzzo e Lazio) e padre Livio Crisci per la Provincia dei Frati Minori di San Francesco Stimmatizzato (Toscana).

In diretta da Betlemme ... e in tv

Nel corso della cerimonia interverrà in collegamento da Betlemme il Custode di Terra Santa padre Francesco Patton e l’evento sarà trasmesso in diretta da TV2000.

Dai santuari del centro Italia a tutto il mondo

«Non ci sfugge l'importanza di questo Centenario che non riguarda solo alcune celebrazioni nei Santuari del centro Italia, ma - scrivono i Ministri Generali dei diversi Ordini - vuole aiutarci in tutto il mondo a riprendere e approfondire insieme i punti essenziali della nostra identità carismatica francescana. Vogliamo vivere in profonda comunione come Famiglia questo Centenario Francescano, in tutti i Paesi e i contesti del mondo in cui siamo presenti».    ]]>

Domani 29 novembre 2021 alle ore 17, nel giorno della festa dei Santi Francescani, si terrà al Santuario di Greccio la cerimonia per l’Annuncio dell’VIII Centenario Francescano 2023-2026. Un “centenario” lungo tre anni che attraversa momenti signficativi della vita di san Francesco: la “Regola Bollata” a Fonte Colombo (Rieti) e il Primo Presepe di Greccio  nel 1223, le Stimmate della Verna nel 1224, la composizione del Cantico delle Creature nel 1225 e della morte del Santo avvenuta il 3 ottobre del 1226.

Coordinamento tra diocesi e Province dei frati minori

Per l'occasione sarà siglato un Coordinamento ecclesiale tra i soggetti a diverso titolo impegnati a promuovere la celebrazione di tali ricorrenze, perché le celebrazioni avvengano nel modo più coordinato e fruttuoso. I firmatari del Coordinamento saranno: monsignor Domenico Sorrentino per la Diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino, monsignor Domenico Pompili per la Diocesi di Rieti, monsignor Riccardo Fontana per la Diocesi di Arezzo, padre Francesco Piloni per la Provincia Serafica dei Frati Minori di San Francesco (Umbria e Sardegna), padre Luciano De Giusti per la Provincia dei Frati Minori di San Bonaventura da Bagnoregio (Abruzzo e Lazio) e padre Livio Crisci per la Provincia dei Frati Minori di San Francesco Stimmatizzato (Toscana).

In diretta da Betlemme ... e in tv

Nel corso della cerimonia interverrà in collegamento da Betlemme il Custode di Terra Santa padre Francesco Patton e l’evento sarà trasmesso in diretta da TV2000.

Dai santuari del centro Italia a tutto il mondo

«Non ci sfugge l'importanza di questo Centenario che non riguarda solo alcune celebrazioni nei Santuari del centro Italia, ma - scrivono i Ministri Generali dei diversi Ordini - vuole aiutarci in tutto il mondo a riprendere e approfondire insieme i punti essenziali della nostra identità carismatica francescana. Vogliamo vivere in profonda comunione come Famiglia questo Centenario Francescano, in tutti i Paesi e i contesti del mondo in cui siamo presenti».    ]]>
FESTA DEL PERDONO. L’intervista al nuovo custode della Porziuncola, fra Massimo Travascio https://www.lavoce.it/festa-del-perdono-lintervista-al-nuovo-custode-della-porziuncola-fra-massimo-travascio/ Fri, 30 Jul 2021 12:49:06 +0000 https://www.lavoce.it/?p=61554

È una delle feste francescane più sentite e vissute dai fedeli, in particolare dai giovani e dalle famiglie. Per il secondo anno consecutivo, il Perdono di Assisi fa i conti con le restrizioni imposte dalla pandemia, ma sarà lo stesso una grande festa di popolo. Da otto secoli, i fedeli sono ancora richiamati dalle parole sferzanti e gioiose di san Francesco. “Voglio portare tutti in paradiso” fu l’imperativo che il Santo si affrettò a comunicare al popolo dei fedeli riuniti intorno alla Porziuncola, insieme ai vescovi umbri di allora. Qualche giorno prima, Francesco aveva raggiunto a Perugia papa Onorio III, mettendo bene in chiaro che la sua “contabilità” non si riferiva agli anni dell’indulgenza plenaria che stava chiedendo, ma alle anime che voleva salvare dal peccato.

Parla il nuovo Custode della Porziuncola

Con lo spirito e l’entusiasmo francescano di allora, fra Massimo Travascio si prepara a celebrare il suo primo Perdono, da quando è stato nominato custode della Porziuncola, nel settembre 2020. [caption id="attachment_61556" align="alignnone" width="400"] Fra Massimo Travascio, Custode della Porziuncola - Assisi[/caption] “Sono molto contento - ci dice fra Massimo lungo il chiostro del grande convento dei frati minori a Santa Maria degli Angeli - perché è una grande opportunità per la mia vita, un grande onore e anche un grande onere. Sento una grande responsabilità, soprattutto in questo tempo particolare della pandemia”. Quella del 2 agosto è la “festa” della misericordia di Dio, con l’autentico e profondo desiderio di Francesco di riconciliazione verso il Signore e verso i fratelli… “Chi guarda Francesco, guarda alla sua intuizione originaria, quindi a questo desiderio di piccolezza, di minorità, di prossimità. Aver compreso che dalle cose piccole e dall’umiltà si possono fare nuove tutte le cose. Come dice anche il vangelo. L’importante è ripartire da questa piccolezza che è nel desiderio di ogni uomo, sapendo che questa piccolezza contiene in sé grandi opportunità. In questo ripartire dal ‘piccolo’ c’è un desiderio di cose grandi”.

L'attualità di san Francesco

La grandezza e l’attualità di san Francesco forse stanno proprio in questo: saper coniugare l’universalità del suo messaggio con le ‘piccole cose’ della nostra quotidianità di allora e di oggi. Che ne dici, fra Massimo? “Questo è possibile farlo proprio attraverso uno sguardo rinnovato e tu hai un rinnovato sguardo sulle cose, sulle situazioni, sulle persone e sulle difficoltà che vivi, solo nella misura in cui fai esperienza di un amore più grande, che ti precede, in cui tu sei ricompreso. Questo è l’amore di Dio. Il messaggio del Perdono è proprio questo: permettere a ogni persona che varca la soglia della Porziuncola di comprendere quanto siamo amati, anche nella nostra fragilità e nel nostro limite, che non diventa più uno sbarramento per la nostra vita, ma è invece un’occasione per ripartire”. Non è affatto facile ripartire in un momento come quello che stiamo vivendo e dalla quale stiamo cercando di uscire. Epoca di conflitto e di scontro a tanti livelli, con noi stessi e con gli altri. Riusciremo a ‘perdonarci’ e a perdonare? “Anche se il tuo cuore ti rimprovera qualcosa, tu ricorda che il Signore è più grande del tuo cuore. Questa non è parola mia, ma è parola di Dio. Dobbiamo avere questa consapevolezza nel cuore. Ecco perché è importante conservare nel nostro cuore proprio la parola di Dio, che dà senso alla nostra vita, a tutte le situazioni, alle relazioni, alle difficoltà che viviamo. Nel 2016, in occasione dell’ottavo centenario del Perdono di Assisi, Papa Francesco disse che qui alla Porziuncola tutto parla di perdono e proprio dall’esperienza del perdono, dal comprendere l’amore di Dio, da quanto siamo amati che può ripartire qualcosa”.

Anno centenario

Sono anni di ‘ottocentenari’ francescani, quelli che viviamo ormai da qualche tempo. Ce n’è uno importante anche quest’anno... “Sì, infatti, ed è quello della regola non bollata. Un anno importante anche questo e il Vescovo di Assisi riprenderà un’antica tradizione legata proprio alla città di Assisi. La tradizione del pellegrinaggio degli assisani a piedi dal centro della città verso la Porziuncola, la mattina presto. Proprio per essere i primi a ricevere questo dono dell’indulgenza del Perdono di Assisi. Ciò darà una sottolineatura e una connotazione particolare a questa ricorrenza. Francesco volle riunire tutti i suoi frati, quando questi ormai erano già in numero considerevole per dare loro la prima regola non bollata. Questa del 1221, rispetto a quella del 1223 che è quella più riconosciuta, contiene veramente il ‘fuoco’ di Francesco: è un insieme continuo di riferimenti al vangelo, proprio a dire come la vita e la regola dei frati minori è proprio vivere il vangelo. E si vede come Francesco abbia compreso e desiderato che la vita di ogni frate e di ogni uomo potesse confrontarsi con la parola di vita del vangelo”.

Indulgenza in tutto il mondo

Ormai siete pronti ad accogliere qui in Porziuncola pellegrini e fedeli, nel rispetto delle indicazioni contro la pandemia. Ma va ricordato che quella del Perdono di Assisi - in un certo senso - è forse l’indulgenza più condivisa e diffusa nel mondo. Giusto? “Sì, all’inizio questo privilegio era concesso alla Porziuncola da mezzogiorno del primo agosto fino alle ore 24 del 2. Poi questo privilegio è stato esteso a tutti i giorni dell’anno per la Porziuncola e si è voluto che in tutte le chiese francescane e in tutte le parrocchie del mondo ci fosse l’indulgenza per i propri peccati dalle 12 del primo alla mezzanotte del 2 agosto. Le condizioni sono le stesse per tutti e ovunque: la confessione sacramentale, l’accostarsi all’eucarestia, la preghiera per il Papa, la recita del Credo per rinnovare la propria fede, la preghiera del Padre Nostro per rinnovare la propria figliolanza a Dio. Questo dice come il desiderio della Chiesa da sempre sia di rimettere al centro il messaggio della misericordia e del perdono di Dio”.

Le celebrazioni principali a Santa Maria degli Angeli

Dal 29 al 31 luglio, alle ore 21.15: triduo di preparazione celebrato da mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e vice presidente della Cei. Domenica primo agosto: celebrazioni eucaristiche alle ore 7, 8.30, 11, 16.30 e 18. Quella solenne delle ore 11 è presieduta dal nuovo ministro generale dei Frati minori, fra Massimo Fusarelli, e si chiude con la processione di apertura del Perdono. Alle ore 19: primi vespri della solennità celebrati dall’arcivescovo mons. Domenico Sorrentino. Lunedì 2 agosto: celebrazioni eucaristiche alle ore 7, 8.30, 10, 11.30, 16.30 e 18. Quella solenne delle ore 11.30 è presieduta dal card. Mauro Piacenza, penitenziere maggiore presso la penitenzieria apostolica. Alle ore 19: secondi vespri presieduti da fra Francesco Piloni, ministro provinciale dei Frati minori di Umbria e Sardegna. Per informazioni e dettagli: tel. 075.8051430 - www.porziuncola.org.]]>

È una delle feste francescane più sentite e vissute dai fedeli, in particolare dai giovani e dalle famiglie. Per il secondo anno consecutivo, il Perdono di Assisi fa i conti con le restrizioni imposte dalla pandemia, ma sarà lo stesso una grande festa di popolo. Da otto secoli, i fedeli sono ancora richiamati dalle parole sferzanti e gioiose di san Francesco. “Voglio portare tutti in paradiso” fu l’imperativo che il Santo si affrettò a comunicare al popolo dei fedeli riuniti intorno alla Porziuncola, insieme ai vescovi umbri di allora. Qualche giorno prima, Francesco aveva raggiunto a Perugia papa Onorio III, mettendo bene in chiaro che la sua “contabilità” non si riferiva agli anni dell’indulgenza plenaria che stava chiedendo, ma alle anime che voleva salvare dal peccato.

Parla il nuovo Custode della Porziuncola

Con lo spirito e l’entusiasmo francescano di allora, fra Massimo Travascio si prepara a celebrare il suo primo Perdono, da quando è stato nominato custode della Porziuncola, nel settembre 2020. [caption id="attachment_61556" align="alignnone" width="400"] Fra Massimo Travascio, Custode della Porziuncola - Assisi[/caption] “Sono molto contento - ci dice fra Massimo lungo il chiostro del grande convento dei frati minori a Santa Maria degli Angeli - perché è una grande opportunità per la mia vita, un grande onore e anche un grande onere. Sento una grande responsabilità, soprattutto in questo tempo particolare della pandemia”. Quella del 2 agosto è la “festa” della misericordia di Dio, con l’autentico e profondo desiderio di Francesco di riconciliazione verso il Signore e verso i fratelli… “Chi guarda Francesco, guarda alla sua intuizione originaria, quindi a questo desiderio di piccolezza, di minorità, di prossimità. Aver compreso che dalle cose piccole e dall’umiltà si possono fare nuove tutte le cose. Come dice anche il vangelo. L’importante è ripartire da questa piccolezza che è nel desiderio di ogni uomo, sapendo che questa piccolezza contiene in sé grandi opportunità. In questo ripartire dal ‘piccolo’ c’è un desiderio di cose grandi”.

L'attualità di san Francesco

La grandezza e l’attualità di san Francesco forse stanno proprio in questo: saper coniugare l’universalità del suo messaggio con le ‘piccole cose’ della nostra quotidianità di allora e di oggi. Che ne dici, fra Massimo? “Questo è possibile farlo proprio attraverso uno sguardo rinnovato e tu hai un rinnovato sguardo sulle cose, sulle situazioni, sulle persone e sulle difficoltà che vivi, solo nella misura in cui fai esperienza di un amore più grande, che ti precede, in cui tu sei ricompreso. Questo è l’amore di Dio. Il messaggio del Perdono è proprio questo: permettere a ogni persona che varca la soglia della Porziuncola di comprendere quanto siamo amati, anche nella nostra fragilità e nel nostro limite, che non diventa più uno sbarramento per la nostra vita, ma è invece un’occasione per ripartire”. Non è affatto facile ripartire in un momento come quello che stiamo vivendo e dalla quale stiamo cercando di uscire. Epoca di conflitto e di scontro a tanti livelli, con noi stessi e con gli altri. Riusciremo a ‘perdonarci’ e a perdonare? “Anche se il tuo cuore ti rimprovera qualcosa, tu ricorda che il Signore è più grande del tuo cuore. Questa non è parola mia, ma è parola di Dio. Dobbiamo avere questa consapevolezza nel cuore. Ecco perché è importante conservare nel nostro cuore proprio la parola di Dio, che dà senso alla nostra vita, a tutte le situazioni, alle relazioni, alle difficoltà che viviamo. Nel 2016, in occasione dell’ottavo centenario del Perdono di Assisi, Papa Francesco disse che qui alla Porziuncola tutto parla di perdono e proprio dall’esperienza del perdono, dal comprendere l’amore di Dio, da quanto siamo amati che può ripartire qualcosa”.

Anno centenario

Sono anni di ‘ottocentenari’ francescani, quelli che viviamo ormai da qualche tempo. Ce n’è uno importante anche quest’anno... “Sì, infatti, ed è quello della regola non bollata. Un anno importante anche questo e il Vescovo di Assisi riprenderà un’antica tradizione legata proprio alla città di Assisi. La tradizione del pellegrinaggio degli assisani a piedi dal centro della città verso la Porziuncola, la mattina presto. Proprio per essere i primi a ricevere questo dono dell’indulgenza del Perdono di Assisi. Ciò darà una sottolineatura e una connotazione particolare a questa ricorrenza. Francesco volle riunire tutti i suoi frati, quando questi ormai erano già in numero considerevole per dare loro la prima regola non bollata. Questa del 1221, rispetto a quella del 1223 che è quella più riconosciuta, contiene veramente il ‘fuoco’ di Francesco: è un insieme continuo di riferimenti al vangelo, proprio a dire come la vita e la regola dei frati minori è proprio vivere il vangelo. E si vede come Francesco abbia compreso e desiderato che la vita di ogni frate e di ogni uomo potesse confrontarsi con la parola di vita del vangelo”.

Indulgenza in tutto il mondo

Ormai siete pronti ad accogliere qui in Porziuncola pellegrini e fedeli, nel rispetto delle indicazioni contro la pandemia. Ma va ricordato che quella del Perdono di Assisi - in un certo senso - è forse l’indulgenza più condivisa e diffusa nel mondo. Giusto? “Sì, all’inizio questo privilegio era concesso alla Porziuncola da mezzogiorno del primo agosto fino alle ore 24 del 2. Poi questo privilegio è stato esteso a tutti i giorni dell’anno per la Porziuncola e si è voluto che in tutte le chiese francescane e in tutte le parrocchie del mondo ci fosse l’indulgenza per i propri peccati dalle 12 del primo alla mezzanotte del 2 agosto. Le condizioni sono le stesse per tutti e ovunque: la confessione sacramentale, l’accostarsi all’eucarestia, la preghiera per il Papa, la recita del Credo per rinnovare la propria fede, la preghiera del Padre Nostro per rinnovare la propria figliolanza a Dio. Questo dice come il desiderio della Chiesa da sempre sia di rimettere al centro il messaggio della misericordia e del perdono di Dio”.

Le celebrazioni principali a Santa Maria degli Angeli

Dal 29 al 31 luglio, alle ore 21.15: triduo di preparazione celebrato da mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e vice presidente della Cei. Domenica primo agosto: celebrazioni eucaristiche alle ore 7, 8.30, 11, 16.30 e 18. Quella solenne delle ore 11 è presieduta dal nuovo ministro generale dei Frati minori, fra Massimo Fusarelli, e si chiude con la processione di apertura del Perdono. Alle ore 19: primi vespri della solennità celebrati dall’arcivescovo mons. Domenico Sorrentino. Lunedì 2 agosto: celebrazioni eucaristiche alle ore 7, 8.30, 10, 11.30, 16.30 e 18. Quella solenne delle ore 11.30 è presieduta dal card. Mauro Piacenza, penitenziere maggiore presso la penitenzieria apostolica. Alle ore 19: secondi vespri presieduti da fra Francesco Piloni, ministro provinciale dei Frati minori di Umbria e Sardegna. Per informazioni e dettagli: tel. 075.8051430 - www.porziuncola.org.]]>
Celebrazione a conclusione dell’VIII centenario del martirio dei Protomartiri Francescani in Marocco (1220 – 2020) https://www.lavoce.it/celebrazione-a-conclusione-dellviii-centenario-del-martirio-dei-protomartiri-francescani-in-marocco-1220-2020/ Thu, 14 Jan 2021 10:44:57 +0000 https://www.lavoce.it/?p=58868

TERNI- Si concluderà sabato 16 gennaio, l'ottavo Centenario dei Protomartiri Francescani, i cinque frati francescani originari della bassa Umbria: Berardo da Calvi, Pietro da Sangemini, Ottone da Stroncone, Accursio e Adiuto di Narni, primi martiri dell’Ordine francescano, uccisi in Marocco il 16 gennaio 1220. Un Giubileo straordinario, condizionato nel suo svolgersi dalla pandemia del Coronavirus, che ha avuto inizio con la solenne celebrazione di domenica 19 gennaio 2020, e come suo fulcro la chiesa di Sant’Antonio in Terni, ossia il Santuario dei Protomartiri francescani, e più in generale il Cammino dei Protomartiri francescani quale santuario diffuso dei cinque santi frati Minori che sull’esempio di San Francesco hanno seguito le orme di Gesù vivendo secondo la forma del Vangelo fino all’effusione del sangue. Sabato 16 gennaio alle ore 18.30 nella chiesa di Sant’Antonio a Terni, il vescovo Giuseppe Piemontese presiederà la Solenne celebrazione a conclusione del Centenario, alla presenza del Ministro Provinciale dei Frati Minori dell'Umbria padre Francesco Piloni, i Frati della provincia serafica, i parroci della città e l'Ordine Francescano Secolare. In preparazione alla festa si tiene dal 13 al 15 gennaio il triduo con la Santa Messa alle ore 18.30 e la predicazione sui Protomartiri e la sequela di Gesù, I Protomartiri e la missione, I Protomartiri generano la vocazione francescana di Sant'Antonio. In questo anno, pur nel rispetto delle norme antivirus liturgie, incontri, pellegrinaggi e altri momenti personali e comunitari hanno aiutato a scoprire che veramente i martiri sono coloro che hanno assunto la forma della vita di Gesù, ossia un amore eucaristico che dalla gratitudine per i doni ricevuti passa alla gratuità fino a dare la vita per i fratelli. Avanzando il Centenario anche l’aspetto della missione è emerso: infatti i Protomartiri francescani come frate Francesco d’Assisi andarono nella terra dei non cristiani ad annunciare il Vangelo; il sangue dei Protomartiri francescani fu il seme della vocazione minoritica di Sant’Antonio di Padova. Infatti, il canonico agostiniano Fernando da Lisbona vedendo a Coimbra i resti mortali dei cinque frati Minori uccisi in Marocco a Marrakesh nel 1220 decise di divenire francescano assumendo il nome di Antonio. Ultimo capitolo del programma del centenario è stato il convegno storico interreligioso di domenica 6 dicembre 2020 con gli storici Luciano Bertazzo e Christian Grasso, l’iman Nader Akkad professore presso l’Università Islamica al-Azhar del Cairo e di monsignor Giuseppe Piemontese, vescovo della Diocesi di Terni-Narni e Amelia a partire dal Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune firmato il 4 febbraio 2019 ad Abu Dhabi da Papa Francesco a dal grande imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayyeb. "In questo centenario credo che la famiglia francescana e la nostra Chiesa diocesana -ricorda monsignor Piemontese- hanno riscoperto il senso e l’attualità di questi santi martiri, che certamente hanno fecondato la Chiesa, l’Ordine e la stessa diocesi. La ricorrenza celebrativa deve condurre e spingere tutti noi a imitarli nel desiderio di diventare santi, nella testimonianza efficace ai nostri giorni. Il Santuario dei Protomartiri francescani a Terni, che unisce nella venerazione i protomartiri e Sant’ Antonio di Padova, è per la nostra diocesi, memoria e testimonianza di martirio e di santità, di ricerca della pace e di dialogo per la comprensione tra i popoli, le religioni e le nazioni, secondo gli insegnamenti attuali della Chiesa, nello stile trasmessoci dal padre San Francesco".]]>

TERNI- Si concluderà sabato 16 gennaio, l'ottavo Centenario dei Protomartiri Francescani, i cinque frati francescani originari della bassa Umbria: Berardo da Calvi, Pietro da Sangemini, Ottone da Stroncone, Accursio e Adiuto di Narni, primi martiri dell’Ordine francescano, uccisi in Marocco il 16 gennaio 1220. Un Giubileo straordinario, condizionato nel suo svolgersi dalla pandemia del Coronavirus, che ha avuto inizio con la solenne celebrazione di domenica 19 gennaio 2020, e come suo fulcro la chiesa di Sant’Antonio in Terni, ossia il Santuario dei Protomartiri francescani, e più in generale il Cammino dei Protomartiri francescani quale santuario diffuso dei cinque santi frati Minori che sull’esempio di San Francesco hanno seguito le orme di Gesù vivendo secondo la forma del Vangelo fino all’effusione del sangue. Sabato 16 gennaio alle ore 18.30 nella chiesa di Sant’Antonio a Terni, il vescovo Giuseppe Piemontese presiederà la Solenne celebrazione a conclusione del Centenario, alla presenza del Ministro Provinciale dei Frati Minori dell'Umbria padre Francesco Piloni, i Frati della provincia serafica, i parroci della città e l'Ordine Francescano Secolare. In preparazione alla festa si tiene dal 13 al 15 gennaio il triduo con la Santa Messa alle ore 18.30 e la predicazione sui Protomartiri e la sequela di Gesù, I Protomartiri e la missione, I Protomartiri generano la vocazione francescana di Sant'Antonio. In questo anno, pur nel rispetto delle norme antivirus liturgie, incontri, pellegrinaggi e altri momenti personali e comunitari hanno aiutato a scoprire che veramente i martiri sono coloro che hanno assunto la forma della vita di Gesù, ossia un amore eucaristico che dalla gratitudine per i doni ricevuti passa alla gratuità fino a dare la vita per i fratelli. Avanzando il Centenario anche l’aspetto della missione è emerso: infatti i Protomartiri francescani come frate Francesco d’Assisi andarono nella terra dei non cristiani ad annunciare il Vangelo; il sangue dei Protomartiri francescani fu il seme della vocazione minoritica di Sant’Antonio di Padova. Infatti, il canonico agostiniano Fernando da Lisbona vedendo a Coimbra i resti mortali dei cinque frati Minori uccisi in Marocco a Marrakesh nel 1220 decise di divenire francescano assumendo il nome di Antonio. Ultimo capitolo del programma del centenario è stato il convegno storico interreligioso di domenica 6 dicembre 2020 con gli storici Luciano Bertazzo e Christian Grasso, l’iman Nader Akkad professore presso l’Università Islamica al-Azhar del Cairo e di monsignor Giuseppe Piemontese, vescovo della Diocesi di Terni-Narni e Amelia a partire dal Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune firmato il 4 febbraio 2019 ad Abu Dhabi da Papa Francesco a dal grande imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayyeb. "In questo centenario credo che la famiglia francescana e la nostra Chiesa diocesana -ricorda monsignor Piemontese- hanno riscoperto il senso e l’attualità di questi santi martiri, che certamente hanno fecondato la Chiesa, l’Ordine e la stessa diocesi. La ricorrenza celebrativa deve condurre e spingere tutti noi a imitarli nel desiderio di diventare santi, nella testimonianza efficace ai nostri giorni. Il Santuario dei Protomartiri francescani a Terni, che unisce nella venerazione i protomartiri e Sant’ Antonio di Padova, è per la nostra diocesi, memoria e testimonianza di martirio e di santità, di ricerca della pace e di dialogo per la comprensione tra i popoli, le religioni e le nazioni, secondo gli insegnamenti attuali della Chiesa, nello stile trasmessoci dal padre San Francesco".]]>