Unitalsi Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/unitalsi/ Settimanale di informazione regionale Fri, 28 Jun 2024 10:16:51 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 https://www.lavoce.it/wp-content/uploads/2018/07/cropped-Ultima-FormellaxSito-32x32.jpg Unitalsi Archivi - LaVoce https://www.lavoce.it/tag/unitalsi/ 32 32 Unitalsi umbra a Lourdes: il racconto del pellegrinaggio https://www.lavoce.it/unitalsi-umbra-a-lourdes-il-racconto-del-pellegrinaggio/ https://www.lavoce.it/unitalsi-umbra-a-lourdes-il-racconto-del-pellegrinaggio/#respond Fri, 28 Jun 2024 09:18:23 +0000 https://www.lavoce.it/?p=76777 La celebrazione nella grotta di Massabielle a Lourdes, davanti i pellegrini seduti

Anche quest’anno, (dal 13-19 giugno) il “treno bianco” della sezione umbra dell’Unitalsi è partito dalla nostra regione per raggiungere il santuario mariano di Nostra Signora di Lourdes, in Francia. Insieme alla sezione della Calabria dell’Unione nazionale italiana trasporto ammalati a Lourdes e santuari internazionali si è costituita una grande famiglia di malati, volontari e pellegrini.

Il viaggio in treno

Parte proprio dal viaggio in treno l’inizio della condivisione di questa intensa ed emozionante esperienza, che si realizza grazie al coraggio e alla passione di persone che ogni anno salgono a bordo con fede e speranza. Ventiquattro ore di viaggio in cui dame e barellieri hanno prestato il loro servizio rendendo possibili l’assistenza ai fratelli più fragili e bisognosi, le attività religiose, la pulizia e la distribuzione dei pasti. Una quotidianità vissuta tutti insieme nella preghiera, nella fraternità, nell’aiuto del prossimo e di chi è in difficoltà.

I vescovi che hanno accompagnato il pellegrinaggio

Con vista sul santuario di Notre Dame de Lourdes e a ridosso del fiume Gave, sorge il “Salus Infirmorum”, la casa di accoglienza dell’Unitalsi. È proprio qui che alloggia questa splendida realtà durante il pellegrinaggio. La sezione Umbria ha potuto condividere questa esperienza con mons. Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia e presidente della Conferenza episcopale umbra, mons. Luciano Paolucci Bedini, vescovo delle diocesi di Gubbio e di Città di Castello, e con mons. Benedetto Tuzia, vescovo emerito di Orvieto-Todi, insieme a vari sacerdoti delle nostre Chiese umbre.

La riflessione dell'arcivescovo Renato Boccardo

"Perché siamo venuti alla Grotta? - sono alcune delle parole di riflessione di mons. Boccardo (articolo completo nell'edizione digitale) - Il mettersi in viaggio verso un luogo santo presuppone - più o meno direttamente - una chiamata, un impulso, un’azione dello Spirito santo. È infatti lo Spirito la guida di ogni cammino personale e comunitario. L’iniziativa di Dio e la certezza di camminare verso una meta fanno sì che non si tratti di nomadi o beduini o zingari che vagano, ma di 'pellegrini' che sanno dove vanno e sono attratti dalla luce della meta, sostenuti nelle fatiche del cammino dalla speranza di raggiungere colà l’incontro desiderato e interiormente agognato. Molte e diversificate sono le ragioni che hanno motivato questo convenire: siamo venuti a portare gioie e dolori, fatiche e speranze, sospinti da una ricerca, gravati da una qualche sofferenza, o anche per un semplice gesto d’amore o un atto devoto di affidamento".

Le sottosezioni Unitalsi presenti

Al pellegrinaggio erano presenti le sottosezioni di Perugia, Gubbio, Gualdo-Tadino, Assisi, Foligno, Terni, Spoleto-Norcia, Orvieto, Todi e i gruppi di Umbertide, Castiglione del Lago e Narni. Con la sezione Umbria hanno raggiunto Lourdes complessivamente 175 persone in treno e 189 in aereo. Tra queste erano presenti circa 80 malati.

“Si venga qui in processione” è la richiesta di Nostra Signora a Bernardette Soubirous nella grotta di Massabielle, il luogo dove non esistono barriere e diversità, ma pace, gioia, preghiera e riflessione. Qui sono state depositate dai volontari tutte le intenzioni raccolte durante la Peregrinatio Mariae dello scorso mese di marzo.

Rosario, Via Crucis, messa e processione

È alla grotta che i vescovi umbri, alla presenza di malati e pellegrini, hanno recitato la preghiera del rosario il 15 giugno scorso, in diretta sul canale Tv2000. Sono state concelebrate, inoltre, la messa di apertura del pellegrinaggio nella chiesa di santa Bernadette (con il rito di accoglienza dei volontari del primo anno), la messa alla grotta di Massabielle e la messa internazionale nella basilica sotterranea dedicata a san Pio X.

Un momento importante di meditazione e preghiera è stato quello della Via Crucis dei malati, celebrata alla Prateria. Un’evocazione delle difficoltà della vita umana, che portando la propria croce cerca la strada verso Dio. Simbolo di Lourdes è la processione: i pellegrini umbri si sono messi in cammino per la processione eucaristica e per quella aux flambeaux. Quest’ultima al tramonto, tra luci, silenzio e commozione, vede ogni giorno una folla ammirare e pregare la statua di Nostra Signora, con migliaia di fiaccole che illuminano l’esplanade del santuario.

E, come ogni anno, gli ammalati sono stati accompagnati da volontari e pellegrini alle piscine per compiere il “gesto dell’acqua”. Un rito intimo e prezioso, che consiste nel bagnarsi mani e viso alla ricerca di una guarigione fisica e spirituale. Nelle varie attività sono stati tanti i momenti di ascolto, conforto, calore umano, condivisione. Ognuno dal pellegrinaggio porta con sé piccoli gesti che ci fanno gioire del Regno di Dio in mezzo a noi.

Silvia Bellucci Unitalsi Umbria

Le varie attività annuali Unitalsi

Durante tutto l’anno, ogni sezione dell’Unitalsi - compresa quella dell’Umbria - svolge attività sociali e di beneficenza nelle abitazioni, nelle comunità e nelle piazze. Straordinario il supporto costante dei volontari a disabili, anziani e persone bisognose di aiuto fisico e morale. Si realizzano pesche di beneficenza e mercatini, che permettono che il ricavato venga utilizzato per garantire agli ammalati la gratuità del pellegrinaggio a Lourdes.

Pellegrinaggio Unitalsi il 23-27 settembre 2024

Un’organizzazione che prevede un impegno sempre vivo dei volontari, che mette a disposizione risorse umane ed economiche affinché si possa realizzare questo splendido mondo del volontariato. Vengono organizzati pellegrinaggi anche in altri santuari mariani come Loreto, Fatima, Medjugorje.

Il prossimo pellegrinaggio regionale a Lourdes è già previsto per il 23-27 settembre 2024, con viaggio in aereo. Importanti incontri dell’associazione avvengono in occasione della Giornata del malato, l’11 febbraio di ogni anno, così come la vendita della pasta per la Giornata nazionale Unitalsi e i mercatini natalizi con prodotti realizzati a mano da artigiani locali e da ospiti di centri diurni per anziani e disabili.

Numerosi sono gli incontri nelle case di riposo per favorire la socialità e portare gesti di allegria ai nostri anziani, risorsa preziosa della comunità. Non meno importante è il progetto di carità verso i più piccoli, con realizzazione di case di accoglienza a sostegno di famiglie che devono curare i propri figli fuori dal luogo di residenza per molto tempo.

Accanto a preghiera e speranza, l’associazione sostiene la fragilità e abbraccia la disabilità, affinché possano essere valorizzate e accresciute le capacità di ognuno.

S. B. [gallery td_select_gallery_slide="slide" ids="76806,76807,76808,76811,76812,76813,76814,76815"]]]>
La celebrazione nella grotta di Massabielle a Lourdes, davanti i pellegrini seduti

Anche quest’anno, (dal 13-19 giugno) il “treno bianco” della sezione umbra dell’Unitalsi è partito dalla nostra regione per raggiungere il santuario mariano di Nostra Signora di Lourdes, in Francia. Insieme alla sezione della Calabria dell’Unione nazionale italiana trasporto ammalati a Lourdes e santuari internazionali si è costituita una grande famiglia di malati, volontari e pellegrini.

Il viaggio in treno

Parte proprio dal viaggio in treno l’inizio della condivisione di questa intensa ed emozionante esperienza, che si realizza grazie al coraggio e alla passione di persone che ogni anno salgono a bordo con fede e speranza. Ventiquattro ore di viaggio in cui dame e barellieri hanno prestato il loro servizio rendendo possibili l’assistenza ai fratelli più fragili e bisognosi, le attività religiose, la pulizia e la distribuzione dei pasti. Una quotidianità vissuta tutti insieme nella preghiera, nella fraternità, nell’aiuto del prossimo e di chi è in difficoltà.

I vescovi che hanno accompagnato il pellegrinaggio

Con vista sul santuario di Notre Dame de Lourdes e a ridosso del fiume Gave, sorge il “Salus Infirmorum”, la casa di accoglienza dell’Unitalsi. È proprio qui che alloggia questa splendida realtà durante il pellegrinaggio. La sezione Umbria ha potuto condividere questa esperienza con mons. Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia e presidente della Conferenza episcopale umbra, mons. Luciano Paolucci Bedini, vescovo delle diocesi di Gubbio e di Città di Castello, e con mons. Benedetto Tuzia, vescovo emerito di Orvieto-Todi, insieme a vari sacerdoti delle nostre Chiese umbre.

La riflessione dell'arcivescovo Renato Boccardo

"Perché siamo venuti alla Grotta? - sono alcune delle parole di riflessione di mons. Boccardo (articolo completo nell'edizione digitale) - Il mettersi in viaggio verso un luogo santo presuppone - più o meno direttamente - una chiamata, un impulso, un’azione dello Spirito santo. È infatti lo Spirito la guida di ogni cammino personale e comunitario. L’iniziativa di Dio e la certezza di camminare verso una meta fanno sì che non si tratti di nomadi o beduini o zingari che vagano, ma di 'pellegrini' che sanno dove vanno e sono attratti dalla luce della meta, sostenuti nelle fatiche del cammino dalla speranza di raggiungere colà l’incontro desiderato e interiormente agognato. Molte e diversificate sono le ragioni che hanno motivato questo convenire: siamo venuti a portare gioie e dolori, fatiche e speranze, sospinti da una ricerca, gravati da una qualche sofferenza, o anche per un semplice gesto d’amore o un atto devoto di affidamento".

Le sottosezioni Unitalsi presenti

Al pellegrinaggio erano presenti le sottosezioni di Perugia, Gubbio, Gualdo-Tadino, Assisi, Foligno, Terni, Spoleto-Norcia, Orvieto, Todi e i gruppi di Umbertide, Castiglione del Lago e Narni. Con la sezione Umbria hanno raggiunto Lourdes complessivamente 175 persone in treno e 189 in aereo. Tra queste erano presenti circa 80 malati.

“Si venga qui in processione” è la richiesta di Nostra Signora a Bernardette Soubirous nella grotta di Massabielle, il luogo dove non esistono barriere e diversità, ma pace, gioia, preghiera e riflessione. Qui sono state depositate dai volontari tutte le intenzioni raccolte durante la Peregrinatio Mariae dello scorso mese di marzo.

Rosario, Via Crucis, messa e processione

È alla grotta che i vescovi umbri, alla presenza di malati e pellegrini, hanno recitato la preghiera del rosario il 15 giugno scorso, in diretta sul canale Tv2000. Sono state concelebrate, inoltre, la messa di apertura del pellegrinaggio nella chiesa di santa Bernadette (con il rito di accoglienza dei volontari del primo anno), la messa alla grotta di Massabielle e la messa internazionale nella basilica sotterranea dedicata a san Pio X.

Un momento importante di meditazione e preghiera è stato quello della Via Crucis dei malati, celebrata alla Prateria. Un’evocazione delle difficoltà della vita umana, che portando la propria croce cerca la strada verso Dio. Simbolo di Lourdes è la processione: i pellegrini umbri si sono messi in cammino per la processione eucaristica e per quella aux flambeaux. Quest’ultima al tramonto, tra luci, silenzio e commozione, vede ogni giorno una folla ammirare e pregare la statua di Nostra Signora, con migliaia di fiaccole che illuminano l’esplanade del santuario.

E, come ogni anno, gli ammalati sono stati accompagnati da volontari e pellegrini alle piscine per compiere il “gesto dell’acqua”. Un rito intimo e prezioso, che consiste nel bagnarsi mani e viso alla ricerca di una guarigione fisica e spirituale. Nelle varie attività sono stati tanti i momenti di ascolto, conforto, calore umano, condivisione. Ognuno dal pellegrinaggio porta con sé piccoli gesti che ci fanno gioire del Regno di Dio in mezzo a noi.

Silvia Bellucci Unitalsi Umbria

Le varie attività annuali Unitalsi

Durante tutto l’anno, ogni sezione dell’Unitalsi - compresa quella dell’Umbria - svolge attività sociali e di beneficenza nelle abitazioni, nelle comunità e nelle piazze. Straordinario il supporto costante dei volontari a disabili, anziani e persone bisognose di aiuto fisico e morale. Si realizzano pesche di beneficenza e mercatini, che permettono che il ricavato venga utilizzato per garantire agli ammalati la gratuità del pellegrinaggio a Lourdes.

Pellegrinaggio Unitalsi il 23-27 settembre 2024

Un’organizzazione che prevede un impegno sempre vivo dei volontari, che mette a disposizione risorse umane ed economiche affinché si possa realizzare questo splendido mondo del volontariato. Vengono organizzati pellegrinaggi anche in altri santuari mariani come Loreto, Fatima, Medjugorje.

Il prossimo pellegrinaggio regionale a Lourdes è già previsto per il 23-27 settembre 2024, con viaggio in aereo. Importanti incontri dell’associazione avvengono in occasione della Giornata del malato, l’11 febbraio di ogni anno, così come la vendita della pasta per la Giornata nazionale Unitalsi e i mercatini natalizi con prodotti realizzati a mano da artigiani locali e da ospiti di centri diurni per anziani e disabili.

Numerosi sono gli incontri nelle case di riposo per favorire la socialità e portare gesti di allegria ai nostri anziani, risorsa preziosa della comunità. Non meno importante è il progetto di carità verso i più piccoli, con realizzazione di case di accoglienza a sostegno di famiglie che devono curare i propri figli fuori dal luogo di residenza per molto tempo.

Accanto a preghiera e speranza, l’associazione sostiene la fragilità e abbraccia la disabilità, affinché possano essere valorizzate e accresciute le capacità di ognuno.

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Unitalsi Umbria. Il racconto del pellegrinaggio regionale https://www.lavoce.it/unitalsi-umbria-pellegrinaggio/ Fri, 12 Jul 2019 12:46:51 +0000 https://www.lavoce.it/?p=54859 pellegrinaggio

Ogni anno l’Unitalsi (Unione nazionale italiana trasporto ammalati a Lourdes e santuari internazionali) nella sua sezione umbra, organizza un pellegrinaggio regionale con il caratteristico treno bianco. Il treno, che è attrezzato per il trasporto di persone anche gravemente disabili, è partito quest’anno il 26 giugno ed è arrivato a Lourdes il giorno dopo.

“Il pellegrinaggio comincia ben prima di arrivare a destinazione già sul treno, dove noi volontari ci alterniamo sia per assistere i malati in tutti i loro bisogni, che nella preghiera. Da qualche anno infatti il treno ha al suo interno anche una piccola cappella”.

A raccontarci l’ultima esperienza a Lourdes è Rita, giovane volontaria della sezione di Perugia, che da anni svolge il suo servizio tra le “sorelle d’assistenza” dell’Unitalsi. “Ho iniziato nel 2004, per caso. Facevo l’animatrice nella mia parrocchia e con una ragazza che frequentava il gruppo decidemmo di fare un’esperienza di volontariato insieme. Da allora sono ripartita ogni anno perchè è un’esperienza di servizio e di amore gratuito unica”.

“Il viaggio è lungo - continua Rita serve a prepararsi ad abbandonare le comodità e le sicurezze. Poi, nei giorni del pellegrinaggio, ci si dimentica di se stessi e si diventa tutto un dono per gli altri”.

Il pellegrinaggio Unitalsi Umbria si è arricchito quest’anno della presenza di circa 40 volontari giovani e giovanissimi, che hanno vissuto un’esperienza di servizio forte. “Sembra difficile - commenta Rita - accostare il mondo dei giovani, così pieni di energie e vitalità, a tutto il contesto di Lourdes, alle disabilità, alle malattie e alle sofferenze. I ragazzi invece ci hanno stupito per quanto siano stati capaci di mettersi in gioco.

La sofferenza degli altri non è diventata un muro per loro ma un ponte. Sono partiti un po’ timidi, rintanandosi nel loro angolino sul treno a suonare la chitarra e sono tornati cantando per tutto il treno. Gli abbiamo chiesto servizi a tutte le ore e non si sono mai tirati indietro, con un entusiasmo che è prezioso per chi vive una condizione di difficoltà o di disabilità”.

Molti giovani poi, dopo una prima esperienza di gruppo, diventano volontari fissi. “L’anno scorso sono partiti con noi i ragazzi dell’oratorio di Prepo e uno di loro è tornato anche quest’anno. A 16 anni è partito da solo, senza il suo gruppo, perchè evidentemente il servizio viene riconosciuto come qualcosa di molto prezioso anche dai più piccoli”.

Al pellegrinaggio, conclusosi il 2 luglio, hanno preso parte malati, volontari e pellegrini, molti dei quali sono arrivati a Lourdes in aereo e non sul treno bianco. “I giorni a Lourdes però li abbiamo vissuti tutti insieme (continua a leggere sull'edizione digitale de La Voce).

Valentina Russo

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pellegrinaggio

Ogni anno l’Unitalsi (Unione nazionale italiana trasporto ammalati a Lourdes e santuari internazionali) nella sua sezione umbra, organizza un pellegrinaggio regionale con il caratteristico treno bianco. Il treno, che è attrezzato per il trasporto di persone anche gravemente disabili, è partito quest’anno il 26 giugno ed è arrivato a Lourdes il giorno dopo.

“Il pellegrinaggio comincia ben prima di arrivare a destinazione già sul treno, dove noi volontari ci alterniamo sia per assistere i malati in tutti i loro bisogni, che nella preghiera. Da qualche anno infatti il treno ha al suo interno anche una piccola cappella”.

A raccontarci l’ultima esperienza a Lourdes è Rita, giovane volontaria della sezione di Perugia, che da anni svolge il suo servizio tra le “sorelle d’assistenza” dell’Unitalsi. “Ho iniziato nel 2004, per caso. Facevo l’animatrice nella mia parrocchia e con una ragazza che frequentava il gruppo decidemmo di fare un’esperienza di volontariato insieme. Da allora sono ripartita ogni anno perchè è un’esperienza di servizio e di amore gratuito unica”.

“Il viaggio è lungo - continua Rita serve a prepararsi ad abbandonare le comodità e le sicurezze. Poi, nei giorni del pellegrinaggio, ci si dimentica di se stessi e si diventa tutto un dono per gli altri”.

Il pellegrinaggio Unitalsi Umbria si è arricchito quest’anno della presenza di circa 40 volontari giovani e giovanissimi, che hanno vissuto un’esperienza di servizio forte. “Sembra difficile - commenta Rita - accostare il mondo dei giovani, così pieni di energie e vitalità, a tutto il contesto di Lourdes, alle disabilità, alle malattie e alle sofferenze. I ragazzi invece ci hanno stupito per quanto siano stati capaci di mettersi in gioco.

La sofferenza degli altri non è diventata un muro per loro ma un ponte. Sono partiti un po’ timidi, rintanandosi nel loro angolino sul treno a suonare la chitarra e sono tornati cantando per tutto il treno. Gli abbiamo chiesto servizi a tutte le ore e non si sono mai tirati indietro, con un entusiasmo che è prezioso per chi vive una condizione di difficoltà o di disabilità”.

Molti giovani poi, dopo una prima esperienza di gruppo, diventano volontari fissi. “L’anno scorso sono partiti con noi i ragazzi dell’oratorio di Prepo e uno di loro è tornato anche quest’anno. A 16 anni è partito da solo, senza il suo gruppo, perchè evidentemente il servizio viene riconosciuto come qualcosa di molto prezioso anche dai più piccoli”.

Al pellegrinaggio, conclusosi il 2 luglio, hanno preso parte malati, volontari e pellegrini, molti dei quali sono arrivati a Lourdes in aereo e non sul treno bianco. “I giorni a Lourdes però li abbiamo vissuti tutti insieme (continua a leggere sull'edizione digitale de La Voce).

Valentina Russo

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L’Unitalsi festeggia gli ottant’anni https://www.lavoce.it/lunitalsi-festeggia-gli-ottantanni/ Fri, 17 Jun 2016 09:00:50 +0000 https://www.lavoce.it/?p=46481 lourdes-UnitalsiCMYKTra il 1936 quando l’Unitalsi (Unione nazionale italiana trasporto ammalati a Lourdes e santuari internazionali) arrivò in Umbria. L’anno dopo, i volontari della regione partirono per il primo pellegrinaggio a Loreto.
Non era passato molto tempo da quando, nel 1903, il fondatore dell’associazione Giovanni Battista Tomassi, figlio dell’amministratore dei principi Barberini, partecipò al suo primo pellegrinaggio. Il giovane, affetto da una grave forma di artrite deformante, giunto davanti alla grotta di Massabielle, dove Bernardette aveva visto la Madonna, rimase così colpito dalla presenza dei volontari e dal loro servizio ai sofferenti che decise di fondare l’associazione.
Da allora lo spirito dell’Unitalsi non è cambiato e i suoi volontari si dedicano ad “aiutare con amore e gratuitamente coloro che sono nella sofferenza e nella difficoltà fisica e psichica. Far parte di questa associazione significa essenzialmente entrare in un gruppo di persone che cercano Gesù nei fratelli più bisognosi”, ricorda la presidente di Unitalsi Umbria, Laura Giovagnoni.
In Umbria l’Unitalsi è radicata nel territorio con sezioni in tutte le diocesi. La sua attività principale resta quella legata ai pellegrinaggi con il “treno bianco”. “In primis, ovviamente – spiega Giovagnoni – quello per Lourdes, che si svolge due volte l’anno: a fine giugno il pellegrinaggio regionale e a fine settembre quello nazionale. Ad aprile organizziamo poi il pellegrinaggio a Loreto. Negli anni abbiamo intrapreso viaggi a Fatima e in Terra Santa. A Fatima torneremo sicuramente il prossimo anno, in occasione del centenario dell’apparizione”.
Ma le attività dell’Unitalsi Umbria non si fermano qui. “Durante l’anno – continua la presidente – organizziamo anche eventi e incontri per far trascorrere agli anziani e malati che fanno parte dell’associazione momenti di serenità, di condivisione e fraternità. E iniziative di beneficienza o raccolta fondi”.
In particolare, da segnalare è il progetto “Casa Diletta”, una struttura realizzata dalla sezione umbra dell’Unitalsi per accogliere in modo gratuito disabili, persone malate e i loro familiari, costretti a lunghi periodi di degenza presso l’ospedale Santa Maria della Misericordia, “nella piena consapevolezza che l’amore e l’affetto sono la cura più importante per tutti”.
Si tratta infatti di un appartamento perfettamente fruibile da ospiti con disabilità. Ha due posti letto ed è situato accanto alla sede della sezione Unitalsi Umbria in via Campo di Marte 4/Q, a 200 metri dalla principale stazione ferroviaria di Perugia. È attualmente disponibile per tutti coloro che ne avessero bisogno. Per informazioni: tel/fax 075 5004152 oppure e-mail umbra@unitalsi.it.

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